Il Coronavirus infetta i mercati, ma non lo spirito dell’elettronica

Coronavirus on electronics board

Momento difficile per il mercato dell'elettronica a causa del Coronavirus, niente da dire, ma noi – anche se ci adeguiamo alle direttive delle autorità nazionali – saremo sempre presenti a sostenere le aziende del settore #semprepresenti

Il 2020 non è partito sotto i migliori auspici. Dagli incendi boschivi australiani alle emergenze climatiche, ai problemi causati dall’inasprimento delle tariffe statunitensi, l'inizio del decennio non è stato molto positivo. Non solo, negli ultimi mesi si è presentato quello che sembra a tutti gli effetti essere il nemico peggiore: il Coronavirus  o, più precisamente, il Covid-19. Un nemico strisciante che conosciamo tutti ormai (anche se ci sono alcune nazioni che sembrano ancora minimizzare la portata del problema, tra cui la Gran Bretagna).

Dall’epidemia alla pandemia

Il 30 gennaio scorso il Comitato di emergenza per le norme sanitarie internazionali dell'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l'epidemia una "emergenza di salute pubblica" e ieri (11 marzo) Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato lo stato di pandemia. Per pandemia s’intende una malattia che si sta diffondendo tra più persone e nazioni allo stesso momento e viene considerata in essere quando l’epidemia colpisce contemporaneamente almeno due continenti. Sappiamo bene ormai che, a parte il continente antartico, in tutti i continenti ci sono casi conclamati di Covid-19.

Cosa è possibile prevedere per il mercato dell’elettronica?

In base a un recente articolo di IPC, i produttori di elettronica prevedono un ritardo di almeno cinque settimane nelle spedizioni dei prodotti da parte dei fornitori a causa dell'epidemia di coronavirus, ciò secondo un sondaggio condotto direttamente dall’organizzazione americana. Il gruppo afferma che i ritardi nelle spedizioni dalla Cina e da altri paesi in cui il virus si è diffuso (quindi anche la Corea del Sud e L’Italia) stanno già avendo effetti negativi sui produttori. Circa il 65 percento dei produttori riferisce che i propri fornitori si aspettano, in media, un ritardo di tre settimane. Tuttavia, i produttori di elettronica si aspettano che i ritardi siano ben più lunghi di quelli che i loro fornitori stanno attualmente citando: in media, i dirigenti si aspettano che i ritardi nelli spedizioni siano di almeno cinque settimane.

"I ritardi avranno probabilmente effetti a catena per il resto dell'anno", ha dichiarato John Mitchell, presidente e CEO di IPC. "Più a lungo la Cina è colpita dall'epidemia e più si diffonde in altre parti del mondo, più la catena di approvvigionamento subirà maggiori tensioni e interruzioni".

Il virus non riguarda solo le aziende del settore, ma anche gli eventi. SEMICON Southeast Asia 2020 è stato rinviato dal 12-14 maggio 2020 all'11-13 agosto 2020 a causa delle preoccupazioni che circondano il virus. "Dopo una stretta consultazione con i nostri stakeholder, che includono partner, espositori, colleghi del settore e la comunità generale, abbiamo preso la decisione necessaria per rinviare SEMICON Southeast Asia 2020", ha affermato Bee Bee Ng, presidente di SEMI Southeast Asia.

Questo è solo un esempio, ma lo sappiamo bene che molte fiere – fra cui la nostra MECSPE – sono slittate di qualche mese, fino al riassestamento della situazione. Altre, come PCIM prevista a Norimberga i prossimi 5-7 maggio a Norimberga, in contemporanea con STMConnect, non hanno ancora subito spostamenti, ma le strutture organizzative stanno tenendo costantemente sotto controllo la situazione dei contagi.

In che modo il Coronavirus colpisce l'economia globale?

Il virus ha già causato molti effetti a catena per l'economia globale. Dai lunghi tempi di produzione alle vendite al dettaglio, c'è la paura globale che l'economia rallenti fino a fermarsi. Secondo City A.M, il governatore della Bank of England Mark Carney ha affermato che lo shock economico del coronavirus "potrebbe rivelarsi poderoso, ma ha cercato di rassicurare il pubblico che "alla fine sarà temporaneo". Così come dichiarato da Economic Times, il coronavirus potrebbe costare $ 1 trilione di dollari.

La preoccupante prospettiva che l'epidemia di Covid-19 possa diventare la prima pandemia davvero dirompente dell'era della globalizzazione sta dunque rinnovando i dubbi sulla stabilità dell'economia mondiale.

Proprio ieri Donald Trump ha dichiarato di aver sospeso tutti i viaggi dall'Europa agli Stati Uniti, escluso il Regno Unito (!). Il blocco ha provocato in queste un contraccolpo importante sui mercati e un sollevamento di voci di protesta dall’Unione Europea. Secondo The Guardian, il titolo Cineworld è crollato del 30% dopo aver avvertito che avrebbe potuto violare le sue alleanze bancarie se i cinema fossero costretti a chiudere. Non solo, Wall Street si sta dirigendo anche verso un'altra crisi: la negoziazione di contratti futures è stata sospesa per eccesso di perdite, dopo essere scesa del 5%.

Cosa dicono alcune aziende del settore

Ecco quanto dichiarato da alcuni responsabili di aziende del settore, raccolte da Amy Leary, responsabile marketing di eBOM.com:

SOS Electronic: “Al momento non abbiamo rilevato interruzioni specifiche all'interno della nostra catena di fornitura. Tuttavia, le date di consegna per alcuni prodotti in futuro potrebbero essere influenzate. Pertanto, non possiamo garantire che i prodotti arrivino a destinazione con certezza e incoraggiamo i clienti a effettuare nuovi ordini in tempo per evitare che problemi connessi al coronavirus possano influire sulle loro attività.”

Mouser Electronics: “Per quanto riguarda i viaggi, abbiamo limitato tutti i viaggi in Asia e all’interno del continente asiatico. Di recente abbiamo anche interrotto tutti i viaggi in Italia e stiamo limitando tutti gli altri viaggi in Europa, in Europa e da/per gli Stati Uniti. È molto probabile che pochissime persone si sposteranno in aereo per almeno tutto il mese, salvo circostanze eccezionali, e sicuramente la maggior parte dei nostri partner fornitori si comporterò nello stesso modo. Man mano che la situazione cambia, esamineremo il da farsi. Abbiamo assicurato che tutti gli uffici a livello globale abbiano a disposizione maschere e disinfettanti per la pulizia delle mani e torneremo continuamente sulla sensibilizzazione nei confronti delle buone norme igieniche.”

Digi-Key: “In Digi-Key, i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti coloro che sono stati colpiti da COVID-19 in tutto il mondo e la nostra principale preoccupazione è la salute e la sicurezza dei membri del nostro team, dei clienti e dei nostri partner commerciali. Il nostro modello di business ci posiziona con un inventario sostanziale per offrire un'interruzione minima ai nostri clienti e abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri molteplici partner di trasporto per mitigare l'impatto sui piani di carico. Stiamo fornendo aggiornamenti e domande frequenti sul nostro sito Web per i nostri clienti e siamo in costante comunicazione con i nostri fornitori.”

Questi sono solo tre esempi, ma molte delle aziende del settore elettronico hanno atteggiamenti comuni.

La situazione è grave, ma i mercati dell’elettronica stanno reagendo con lungimiranza. È ora che tutti facciano la loro parte. Anche noi di Tecniche Nuove/New Business media saremo sempre presenti per supportare le aziende che da sempre ci sono vicine con una comunicazione che non verrò mai meno. Non ci saranno stop per le nostre attività, così come la nostra azienda ha illustrato in un recente progetto che speriamo vogliate condividere:  SEMPREPRESENTI.IT

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