Al via l’European Chips Act

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Con l' European Chips Act presentato ieri dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’Europa si mobilita e stanzia 43 miliardi di euro per investimenti pubblici e privati per stabilire misure per prevenire, preparare, anticipare e rispondere rapidamente a qualsiasi futura interruzione delle catene di approvvigionamento nella fornitura di componenti elettronici. E con l'ambizione dichiarata di portare l’attuale 8% della produzione europea di chip al 20% entro il 2030

È un progetto ambizioso l’European Chips Act, perfezionato negli ultimi mesi dalla Commissione europea e che risponde alle numerose iniziative private di creazione di impianti produttivi sul territorio dell'Unione. Una sorta di variante europea dello statunitense “CHIPS For America Act” approvato dalla Camera dei rappresentanti il 4 febbraio scorso e delle dimensioni di circa 52 miliardi di dollari.

 

L’European Chips Act

Con l’European Chips Act, l’Europa ha l’ambizione di acquisire il primato nella creazione di strumenti, competenze e capacità tecnologiche in questo settore potenziando fortemente le attività di ricerca e tecnologia, di progettazione e di packaging dei microchip, riuscendo con ciò a contrastare la dipendenza dalle fonti asiatiche e far fronte agli attuali e futuri problemi legati alla catena di approvvigionamento. Così come dichiarato infatti ieri dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, “In tempi brevi la strategia che presentiamo oggi rafforzerà la nostra resilienza dinanzi a crisi future, permettendoci di evitare interruzioni nella catena d’approvvigionamento. Nel medio termine termine, contribuirà a rendere l’Europa un leader industriale in questo settore strategico. Con l'European Chips Act, stiamo mettendo in evidenza gli investimenti e la strategia. Ma la chiave del nostro successo sta negli innovatori europei, nei nostri ricercatori di livello mondiale, nelle persone che hanno fatto prosperare il nostro continente nel corso dei decenni”.
Innovazione dunque e considerazione dei talenti europei per contrastare quel chip shortage che tanto sta contribuenìdo a mantenere in sofferenza diversi comparti industriali, primo fra tutti quello dell’automotive.
Ma come sarà articolato l’European Chips Act? Ecco le tre colonne portanti del piano.

Chips for Europe Initiative

La Chips for Europe Initiative metterà in comune risorse dell'Unione, degli Stati membri e dei paesi terzi associati ai programmi dell'Unione esistenti, nonché del settore privato, attraverso una potenziata “Chips Joint Undertaking” risultante dal riorientamento strategico dell’esistente Key Digital Technologueas Joint Undertaking”. Si tratta di 11 miliardi di euro messi a disposizione per rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione esistenti, per garantire la diffusione di strumenti avanzati per semiconduttori, linee pilota per la prototipazione, il test e la sperimentazione di nuovi dispositivi per applicazioni innovative nella vita reale, per formare il personale e per sviluppare una comprensione approfondita dell'ecosistema dei semiconduttori e della catena del valore.

Sicurezza degli approvvigionamenti

Un nuovo quadro per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento attrarrà investimenti e potenzierà le capacità di produzione, importanti per far prosperare l'innovazione nei nodi avanzati, e la produzione di chip innovativi ed efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, un Chips Fund faciliterà l'accesso ai finanziamenti per le start-up per aiutarle a maturare le loro innovazioni e attrarre investitori. La manovra comprenderà anche uno strumento di investimento azionario dedicato ai semiconduttori nell'ambito di InvestEU per sostenere le scale-up e le PMI al fine di facilitarne la loro espansione sul mercato.
Ricordiamo inoltre che tale strategtia prevede aiuti pubblici solo per impianti ritenuti innovativi, i cosiddetti first-of-a-kind.

Coordinamento fra Stati membri e Commissione

Un meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione sarà implementato per monitorare l'offerta di semiconduttori, stimare la domanda e anticipare le criticità di approvvigionamento. Il meccanismo monitorerà la catena del valore dei semiconduttori raccogliendo informazioni chiave dalle aziende per mappare i principali punti deboli e i colli di bottiglia. Raccoglierà una valutazione comune delle crisi e coordinerà le azioni da intraprendere secondo un nuovo pacchetto di strumenti di emergenza. Reagirà inoltre rapidamente e con decisione insieme facendo pieno uso degli strumenti nazionali e dell'UE.

Il Chips Act for Europe è scaricabile qui, mentre le raccomandazioni della Commissione europea relative al pacchetto di strumenti comuni dell’Unione per affrontare la carenza di semiconduttori e al meccanismo dell’UE per il monitoraggio dell’ecosistema dei semiconduttori sono scaricabili qui in italiano .

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