Apparati di rete ricondizionati: ecologici, economici, affidabili

I rifiuti elettronici vanno acquisendo un peso sempre più rilevante per via del loro volume in continua crescita, costituiscono una scomoda realtà che non è possibile fingere di non vedere. Alcune dinamiche realtà hanno visto in questo scenario (lo smaltimento dei rifiuti elettronici) la possibilità di espandere la propria mission aziendale; in particolare eco-rete, nata da un progetto di Semantic, ha optato di operare nel settore occupandosi delle reti dismesse che recupera e ricondiziona per una nuova immissione sul mercato. Non solo ricondizionamento come soluzione per un problema che contribuisce a generare buona parte dei rifiuti globali, ma come attività che crea valore aggiunto su ciò che diversamente sarebbe un rifiuto.

Ricondizionato è molto di più che ecologico!
Oltre a salvaguardare l'ambiente, un prodotto ricondizionato è anche economicamente molto più vantaggioso di uno nuovo (fino all'80% in meno), considerando che a parità di prestazioni riacquista livelli di affidabilità ed efficienza esattamente come il nuovo. La crisi che stiamo vivendo è sicuramente economica, ma ha anche una pesante implicazione ambientale e con il riuso è possibile affrontare simultaneamente ambedue i problemi. L'obiettivo del team di eco-rete è quello di allungare il ciclo di vita delle apparecchiature di rete dismesse (come router, switch, firewall, apparati wireless, telefonia IP), per ridurre l'impatto ambientale e poter usufruire di apparati di rete ricondizionati, ma affidabili, certificati e garantiti, ad un prezzo molto più economico del corrispettivo comprato al nuovo. Come detto il settore ICT è responsabile del 2% dell'inquinamento elettronico globale, questa percentuale è destinata a crescere rapidamente nei prossimi anni. Lo smaltimento dei rifiuti elettronici è un problema che investe indistintamente i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo. Oggi più che mai questi pericolosi rifiuti stanno invadendo il mondo e soprattutto il terzo mondo, con pesanti conseguenze ambientali. I problemi di smaltimento vengono così relegati ai paesi del terzo mondo, in cui i RAEE vengono inviati camuffati da aiuti umanitari. Il mondo occidentale sta utilizzando questi stati come discariche a cielo aperto, visto che il 75% di quel materiale non ha possibilità di riuso e, dati gli esigui mezzi di questi paesi, viene bruciato a cielo aperto. Regolamentare un tale flusso di materiale richiede un approccio sia da un punto di vista etico-normativo che da quello tecnologico. È essenziale e imprescindibile esercitare anche una forte spinta educativa verso il riuso, una soluzione che consente di riutilizzare tecnologie non innovative, ma sicuramente attuali, garantendo paritempo una strategia verde all'insegna della riduzione dell'impatto ambientale. Una strategia già operativa in paesi come gli Stati Uniti e in alcuni stati dell'Unione Europea, una sfida e una via obbligata per l'Italia.

Cosa significa il riuso
Intervenire sulle apparecchiature informatiche prima che vengano considerate rifiuti (e accantonate per anni in magazzini per poi smaltirle in qualche modo) comporta tutta una serie di vantaggi:

  • come primo risultato si allunga il ciclo di vita delle apparecchiature, diminuendo il peso del loro impatto ambientale;
  • si mette a disposizione del mercato una serie di sistemi a basso costo, perfettamente funzionanti e utilizzabili anche per usi complessi;
  • si crea valore rimettendo in efficienza apparecchiature usate.

Per gli apparati di rete il riuso è una soluzione sicura ed economica, in quanto le operazioni di ricondizionamento sono sempre accompagnate da una serie di verifiche e di test che ne controllano l'affidabilità e il corretto funzionamento. L'esigenza di cambiare apparati di rete è spesso legata alla riprogettazione della rete interna della struttura, sia essa commerciale, produttiva o di servizio. Non necessariamente una riprogettazione determina l'acquisto di materiale nuovo o di ultimissima generazione. Si pensi ad esempio al caso di una fusione o all'ampliamento di una struttura, dove l'esigenza sarà principalmente di poter disporre di un numero superiore di apparecchiature tra loro compatibili. In molti casi le apparecchiature che vengono dismesse, hanno ancora un potenziale valore, e soprattutto mantengono quella funzionalità che garantisce (previa una buona manutenzione che ne rigeneri al pieno l'efficienza) ancora una lunga durata operativa, potenzialmente anche una decina d'anni, motivo per cui possono essere riutilizzate nello stesso ambito o in settori diversi, a seconda delle specifiche proprie del prodotto.

Il progetto eco-rete
eco-rete è la prima iniziativa italiana nel settore dei prodotti di rete ricondizionati; un settore maturo, stabile ed affidabile in altri paesi tecnologicamente più evoluti è conosciuto come "refurbished network". Una grande fetta di mercato che in Italia sta per decollare grazie a interventi legislativi dell'Unione Europea e un interessamento sempre maggiore da parte delle imprese, unito ad un notevole vantaggio economico e ambientale. eco-rete si integra con le politiche GPP (Green Public Procurement, acquisti pubblici verdi), in atto in tutte le PA e con le iniziative di GreenIT.
Il progetto eco-rete, nasce dalla volontà di contribuire concretamente, in modo eco-compatibile, allo sviluppo tecnologico delle aziende il cui obiettivo è quello di prolungare il ciclo di vita delle apparecchiature di rete per diminuirne l'impatto ambientale.
Il processo che permette il raggiungimento di questo obiettivo è composto da tre step di base: acquisto, ricondizionamento e vendita.

  • L'acquisto di prodotti di rete usati (router, switch) avviene sul libero mercato e vede come interlocutori tanto le aziende private quanto la PA, che realizzano un guadagno immediato e l'abbattimento del 100% dei costi di smaltimento, risolvendo al contempo anche gli adempimenti relativi alle normative RAEE sullo smaltimento di rifiuti elettronici.
  • Il ricondizionamento delle apparecchiature di rete dismesse avviene, nei nostri laboratori, col sottoporle a test iniziali specifici per appurarne lo stato di conservazione, che consente poi di pianificare la dovuta procedura di rigenerazione, a cui segue il collaudo con tutte le necessarie verifiche miranti a verificarne l'affidabilità e il perfetto funzionamento sul lungo periodo. Tutti i prodotti, nessuno escluso, vengono sottoposti a scrupolose verifiche da parte di personale specializzato.
  • Vendita dei prodotti di rete ricondizionati, offrendo alle aziende un risparmio fino all'80% rispetto ai prezzi di listino.


Eco-rete e PA, una partnership efficiente

eco-rete considera la PA un partner privilegiato, senza per questo trascurare le Pmi. Molti dei vantaggi derivanti dalla proposta di servizi e prodotti trovano riscontro, nelle iniziative in ambito GPP e Agenda21 (www.agenda21.it) oltre che nelle norme sull'utilizzo di prodotti riciclati nella PA. E' indubbio il ruolo che la PA può avere nel fine educativo sulle tematiche quali la sostenibilità di una crescita responsabile e l'impatto ambientale, ma sicuramente anche le PMI possono usufruire di un notevole vantaggio economico e contribuire attivamente a politiche ambientali responsabili. La partnership efficiente (che coniuga ecologica con economica) comporta i seguenti vantaggi:

  • diminuzione dell'impatto ambientale;
  • guadagno immediato per ritiro di apparecchiature di rete usate;
  • sostanziosi risparmi sull'acquisto di apparecchiature ricondizionate, certificate e garantite, che consente potenziamenti strutturali diversamente non sempre perseguibili;
  • abbattimento pari al 100% dei costi di smaltimento;
  • per le PA incentivo al rinnovamento delle reti.


Eco-area "L'area IT si tinge di verde"

eco-rete in collaborazione con la PA e con vari istituti universitari, sta lavorando alla realizzazione di aree IT completamente verdi, con l'obiettivo di diffondere una cultura eco-compatibile esaltandone i vantaggi ecologici ed economici. Un progetto innovativo che unisce la volontà di uno sviluppo ecosostenibile da parte delle PA e la divulgazione di una cultura "verde", che responsabilizzi tutti gli attori dello scenario socio-economico del paese sui problemi ambientali. Il progetto prevede la realizzazione di aree informatizzate attrezzate con sistemi ricondizionati (pc o notebook e apparati di rete) alimentate con energia alternativa (pannelli solari) con arredamento ecologico (prodotti ottenuti da riciclaggio o mobili a cui viene cambiata la destinazione d'uso). Dati scientifici, forniti da un istituto universitario, convalideranno il contributo ambientale derivato da eco-area, in termini di riduzione dell'impatto ambientale, di risparmio energetico di riduzione dei costi di investimento. Un sito web dedicato permetterà a tutti di conoscere, vedere, capire i vantaggi del progetto. L'organizzazione di eventi didattici, la diffusione di materiale esplicativo aiuteranno a diffondere una cultura eco-compatibile esaltandone i vantaggi ecologici ed economici.

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