Segnale Hdtv su cavo coassiale

La trasmissione di immagini ad alta definizione richiede un notevole aumento della larghezza di banda non solo nel broadcasting in radiofrequenza, ma anche nel collegamento tra apparati diversi all'interno di uno stesso edificio, normalmente realizzato tramite cavi. Il problema non riguarda solo gli studi televisivi ma anche tante altre applicazioni impiantistiche, industriali, medicali o consumer che possono o potranno avvalersi di immagini ad alta definizione: ad esempio videoconferenza, videosorveglianza, visione artificiale, diagnostica, collegamento di lettori Blu-ray, maxischermi per manifestazioni pubbliche ecc. La questione è stata affrontata innanzitutto nel settore televisivo, dove Smpte (Society of Motion Picture and Television Engineers) e Itu (International Telecommunication Union) hanno definito un'interfaccia denominata 3G-Sdi (Serial Digital Interface a 3 Gbit/s) che consente di trasportare il segnale Hdtv sugli stessi cavi coassiali a 75 ohm utilizzati da sempre per il cablaggio degli studi televisivi. Invariati anche i connettori, che continuano a essere i tradizionali Bnc. L'intento, ovviamente, è quello di consentire agli studi televisivi di adottare i nuovi apparati Hdtv senza dover posare nuovamente tutti i cavi e sostituire tutti i pannelli di interconnessione. Naturalmente il cavo coassiale a 75 ohm, che risale ai tempi della TV analogica a bassa definizione, è un mezzo tutt'altro che ideale per trasportare il segnale Hdtv; la scelta dei due enti citati presuppone quindi la disponibilità di tecnologie elettroniche capaci di compensare i difetti del cavo. Negli ultimi anni, infatti, i progressi nel campo degli equalizzatori hanno consentito di prolungare oltre ogni previsione la vita del rame, ritardando la diffusione delle fibre ottiche. Tra i produttori di semiconduttori, una delle società maggiormente attive nel campo dell'equalizzazione e delle altre tecniche necessarie per trasportare segnali veloci su cavi “lenti” è la canadese Gennum, che occupa una posizione di grande rilievo nel mondo dei sistemi rivolti agli studi televisivi. Forte dell'esperienza maturata in questo tipo di applicazioni, la società ha messo a punto una serie di soluzioni rivolte ad altri settori: impiantistica, consumer, ecc.

Applicazioni impiantistiche e industriali
La soluzione sviluppata da Gennum per le applicazioni impiantistiche e industriali consiste in un'interfaccia denominata Aviia, Advanced Video Interface for Industrial Applications. Basata sui chip GV 7500/7501 e GV 7600/7601, Aviia è capace di trasmettere segnale video digitale ad alta definizione (fino a 1080p) su una grande varietà di cavi coassiali. Nel caso delle applicazioni di videosorveglianza, l'interfaccia offre un vantaggio analogo a quello descritto per la 3G-SDI: consente infatti di installare nuove telecamere Hdtv senza cambiare i cavi. Grazie alla funzione Power-over-Coax, inoltre, le telecamere possono essere alimentate direttamente tramite il cavo coassiale. Aviia si rivolge anche a molte altre applicazioni, tra cui videoconferenza, visione artificiale, diagnostica, collegamento di maxischermi per manifestazioni pubbliche ecc. Secondo Gennum questa soluzione offre vantaggi anche nel caso di nuove installazioni, poiché il coassiale è preferibile ai grossi e costosi cavi Lvds o Tmds.

Centro metri di cavo tra due apparecchi Hdmi
Nel mondo dei prodotti consumer la questione del trasporto su cavo di segnali Hdtv è stata affrontata tramite la messa a punto dell'interfaccia Hdmi, che con la nuova versione 1.3 ha raggiunto una velocità di trasmissione di 10,2 Gbps. L'interfaccia Hdmi, però, è concepita prevalentemente per collegare apparati vicini tra loro: ad esempio un lettore Blu-Ray e il relativo televisore; per distanze più lunghe si rende necessario ricorrere all'equalizzazione. Al posto del cavo Hdmi equalizzato, Gennum proporre anche in questo caso l'impiego del coassiale, in particolare quello per segnali video analogici RGBHV o RGBS. Secondo la società canadese, infatti, il cavo coassiale facilita l'installazione poiché è relativamente sottile e può utilizzare connettori BNC, semplici da montare anche “sul campo”. Il cavo Hdmi, invece, è più grosso e inoltre impiega connettori difficili da applicare. La tecnologia sviluppata da Gennum per questo tipo di applicazioni si chiama ActiveConnect e consente di estendere fino a cento metri la massima distanza tra due apparecchi dotati di porte Hdmi, tipicamente un lettore Blu-ray e un televisore. La soluzione si basa sull'impiego di sistemi attivi a entrambe le estremità del cavo, un trasmettitore e un ricevitore. Il primo è alimentato da rete elettrica, mentre il secondo prende corrente direttamente dal cavo coassiale grazie a una soluzione Power-over-Cable. I collegamenti lettore-trasmettitore e ricevitore-televisore impiegano cavetti Hdmi standard. La tecnologia ActiveConnect per cavo coassiale impiega i chip GV 8500 e 8501; Gennum offre inoltre versioni per cavo Shielded Twisted Pair e CATx.

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