Rutronik distribuisce il nuovo sensore di qualità dell’aria di Omron

Estendendo il proprio portafoglio di soluzioni di rilevamento ambientale, Rutronik offre ora il sensore di qualità dell'aria B5W-LD0101 di Omron. Progettato per rilevare particelle con un diametro inferiore a 2,5 μm, offre un alto livello di sensibilità in un fattore di forma compatto ed è adatto per l'uso in depuratori d'aria e sistemi HVAC, nonché in altre forme di apparecchiature di monitoraggio dell'aria.

La dimensione dei particolati sospesi nell'atmosfera è stata direttamente collegata al loro potenziale di causare problemi di salute comprese reazioni allergiche, disfunzioni polmonari e malattie cardiovascolari, che possono portare a mortalità prematura. Tuttavia, la sensibilità dei sensori utilizzati per misurare la presenza di particelle è stata tipicamente limitata a particelle nella regione di 10μm, indicato come PM10. I particolati nella regione di 2,5 μm e sotto il diametro sono comunemente indicati come PM2,5.

Il sensore di qualità dell'aria B5W-LD0101 è in grado di rilevare particelle nella regione di appena 0,5 μm di diametro, aumentando in modo significativo il livello di rilevamento nell'intervallo cruciale di PM2,5. Raggiunge questo obiettivo utilizzando un sistema di rilevamento ottico proprietario e un design innovativo del flusso d'aria, che trae l'aria dall'atmosfera dalla parte inferiore del sensore e oltre gli elementi di rilevamento ottico.

Il sensore comprende LED e fotorilevatori, che rilevano le particelle in un flusso d'aria ascendente creato da un riscaldatore integrato nella parte inferiore del sensore. Il sensore fornisce due uscite come flusso di impulsi a tensione positiva; la prima indica che è stata rilevata una particella di 2.5μm o più, la seconda uscita indica che è stata rilevata una particella di 0.5μm o più. I test mostrano che il sensore può in genere rilevare 300 particelle di lattice di polistirolo che misurano 0,5 μm su un periodo di 20 secondi in una concentrazione di 100 μg per metro cubo.

La Direttiva sulla qualità dell'aria dell'Unione Europea e una serie di strumenti legislativi riconoscono che non vi sono prove che suggeriscano che vi sia un limite di concentrazione al di sotto del quale il particolato non causi problemi di salute. Sono ora in vigore misure per ridurre il livello delle concentrazioni di PM2,5 in tutte le aree.

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