Rivoluzionare il settore dei Led per l'illuminazione, rendendo obsolete le tradizionali e poco efficienti tecnologie di illuminazione attraverso lo sviluppo di tecnologie Led ecocompatibili e a risparmio energetico è, come ci ha spiegato Massimo Targetti che dalla sede di Firenze imposta le strategie per il mercato europeo, l'obiettivo di Cree e della “Led Revolution” di cui la società intende essere protagonista.
• In cosa consiste la “Led Revolution” che Cree sta portando avanti?
Cree si sta impegnando affinché l'adozione dei Led si estenda su larga scala. Il nostro obiettivo è di stimolare l'uso di tecnologie sostenibili di ultima generazione come i Led, che riducano il consumo di energia e aumentino l'efficienza energetica in modo da impattare in maniera positiva non solo sull'ambiente, ma anche in termini di ritorno dell'investimento nel lungo periodo. È importante sottolineare che la “Led Revolution” non vede coinvolti solo noi in prima persona, ma anche le istituzioni e tutti gli attori della filiera che stimolano questo processo di innovazione.
• Quali sono i punti di forza e di differenziazione di Cree in un mercato dove la competizione è sempre più agguerrita?
Un indiscutibile punto di forza di Cree è dato dall'integrazione verticale che ci consente - partendo da un semplice elemento primario come la sabbia - di offrire una gamma completa di soluzioni, dai chip Led, ai componenti, ai prodotti di illuminazione indoor e outdoor. Questa completa integrazione verticale, ci offre indiscutibili vantaggi dati dal controllo sui processi e dalla qualità senza pari. Un ulteriore elemento distintivo è l'utilizzo del carburo di silicio, che offre vantaggi qualitativi e quantitativi. Un altro importante punto di forza è l'attenzione allo sviluppo tecnologico, basti pensare che buona parte degli utili sono reinvestiti a questo scopo. Ad esempio, la piattaforma SC³ Technology, introdotta un anno fa come evoluzione della precedente, ha permesso di ridurre i costi con un significativo aumento delle performance dei prodotti. Lo scorso febbraio abbiamo annunciato di aver raggiunto performance pari a 276 lumen/W con un chip di laboratorio a 4400 K ed è possibile che presto questo si trasformi in concreta realtà commerciale. In materia di accuratezza cromatica abbiamo introdotto la tecnologia Cree TrueWhite, un modo rivoluzionario di generare luce bianca con i Led.
• Qualche anno fa avete acquisito Ruud Lighting. Quali sono state le motivazioni che vi hanno portato a questa acquisizione? Quali risultati avete oggi raggiunto?
In seguito all'acquisizione di Ruud Lighting, Cree è diventata un'azienda totalmente integrata, rafforzando la sua offerta dedicata all'illuminazione outdoor. Cree fonda il suo core business sull'avanguardia tecnologica e sullo sviluppo della tecnologia Led, dallo studio di sorgenti sempre più efficienti alla realizzazione di corpi illuminanti dalle prestazioni eccellenti. Oggi possiamo garantire ai nostri clienti una gamma di soluzioni che spazia a 360°, dai sistemi di illuminazione a Led per applicazioni da interno e da esterno, ai Led ad alta luminosità, ai chip Led, ai materiali a base di carburo di silicio. Materiali che non servono solo per la realizzazione di Led ma anche per lo sviluppo di componenti di potenza e per applicazioni a radiofrequenza.
• La scelta di produrre anche apparecchi illuminanti non vi mette in competizione diretta con i vostri clienti?
Tradizionalmente In Europa il mercato segue questo paradigma. Storicamente i principali produttori di sorgenti luminose sono a loro volta produttori di apparecchi di illuminazione. Questo è vero anche per Cree. Il vero cambiamento è dato dall'utilizzo delle sorgenti luminose. Se prima chi produceva apparecchi si appoggiava sui produttori di lampadine e costruiva i propri apparecchi intorno alle sorgenti luminose ora il Led diventa parte integrante e distintiva del prodotto, è, quindi, fondamentale tenere il passo con l'evoluzione della tecnologia e acquisire le competenze necessarie sotto il profilo progettuale.
• Rientra nei vostri piani anche la realizzazione di prodotti a Led destinati all'utente finale?
Cree sta lavorando anche in questa direzione. La nuova lampadina a Led da 110 V, disponibile negli Usa, è, in sintesi, una lampadina del tutto simile a una tradizionale lampada a incandescenza, fornisce luce omnidirezionale e di qualità superiore, consuma una frazione di energia rispetto a una lampadina tradizionale e abbatte una delle barriere che ostacolavano la diffusione dell'illuminazione nel mercato consumer, ovvero il prezzo. Grazie a questa proposta targata Cree, è ora possibile acquistare una lampadina alternativa alla tradizionale luce da 40 W a un prezzo inferiore ai 10 dollari e una alternativa alla 60 W a un prezzo poco superiore ai 12 dollari. La durata è pari a 25.000 ore, 25 volte superiore rispetto a quella di una lampadina tradizionale. Con questa nuova lampadina, attualmente disponibile solo nella versione a 110 V per il mercato Nord-Americano, abbiamo voluto proporre una soluzione che abbina eccellente qualità luminosa a un design semplice, il tutto a un prezzo abbordabile.
• Tra le installazione realizzate da Cree sul mercato italiano ce ne è una a cui è più legato? C'è invece un prodotto che ritiene particolarmente innovativo?
Cree ha recentemente collaborato con il Comune di Firenze e Silfi, azienda municipalizzata del Comune, per l'installazione di corpi illuminanti a Led nel centro storico di Firenze. L'obiettivo era di integrare un contenitore ad alta tecnologia e a basso impatto ambientale con la storia e la tradizione della città, introducendo qualcosa che si fondesse con il contesto urbano. Sono stati donati da Cree 31 apparecchi Square Led, appositamente progettati e realizzati per l'occasione, con un design lineare e pulito, che si sono integrati coerentemente con le facciate degli edifici senza creare “disturbi” visivi per i passanti. A sottolineare quanto Cree creda in questo progetto, la realizzazione sulle tre facce degli apparecchi di una personalizzazione che raffigura il giglio, simbolo della città di Firenze.
Il prodotto che ritengo più innovativo è senza dubbi l'Aeroblades, l'armatura stradale realizzata in collaborazione con lo studio di lighting design londinese Speirs + Major. Il nostro obiettivo era di progettare un'illuminazione stradale che non fosse necessariamente destinata a una collocazione usuale quale il palo o la parete, ma piuttosto qualcosa di più inconsueto, attraverso l'utilizzo della tecnologia Led.
• La supply chain dei Led è abbastanza particolare. Che ruolo riveste la distribuzione per Cree? Quali sono i suoi compiti?
Devo fare una premessa. Storicamente il ruolo della distribuzione per la commercializzazione di impianti di illuminazione per esterni ha un ruolo piuttosto limitato, mentre è decisivo nella vendita dei componenti. In ottica aziendale, vista l'importanza e la crescita attesa nell'ambito delle soluzioni di illuminazione per interni, la distribuzione avrà sempre più un ruolo chiave anche in ambito lighting.
• A che punto si trova l'evoluzione dei Led dal punto di vista delle tecnologie produttive e delle apparecchiature?
È piuttosto complesso fare previsioni sull'evoluzione dei Led, anche se credo ci siano ulteriori spazi di crescita, visto che in pochi anni abbiamo assistito al passaggio da Led a 60 lumen watt a Led 276 lumen watt. Per le apparecchiature i tempi sono leggermente più dilatati. La vera sfida ora è data dalla capacità di ridurre i costi degli apparecchi a Led per poterne accelerare l'adozione anche in mercati come il terziario e il residenziale, dove i Led sono ancora poco utilizzati. Noi stiamo lavorando in questa direzione.
• Quali sono le applicazioni in cui i Led stanno oggi riscuotendo maggiore successo?
Per Cree al momento sono le applicazioni stradali quelle più richieste. Faccio riferimento a installazioni nelle zone urbane e sub-urbane, grandi aree parcheggio, stazioni di rifornimento e altro ancora. Bisogna comunque sottolineare che si sta superando anche lo scetticismo iniziale per applicazioni indoor come il retail e l'industriale.
• Quali sono i fattori che limitano lo sviluppo del mercato dell'illuminazione a Led?
Il fattore principale che ha limitato la rapida diffusione dei Led è senza dubbio il prezzo. Oggi però, grazie alla rapida evoluzione di questa tecnologia, siamo arrivati a calcolare un ritorno di investimento per un apparecchio a Led che arriva al massimo ai 4/5 anni, anche in situazione di upgrade di impianti esistenti.
• Gli analisti prospettano per il 2016 una quota dei Led nell'illuminazione del 45%. Quali sono i dati in suo possesso? Come vede la tendenza Cree?
Dal punto di vista dei volumi di utilizzo, la crescita del mercato per i prodotti a Led è in forte ascesa. La previsione di raggiungere una quota del 45% di Led sul totale nei prossimi 2 anni e mezzo è concretamente realizzabile ma si basa, a mio giudizio, sul presupposto di rendere disponibili prodotti acquistabili a prezzi accessibili anche al consumatore finale. Cree è impegnata per rendere tutto ciò concretamente realizzabile in tempi relativamente brevi e intende essere protagonista di questa nuova fase. Nel lungo termine il nostro obiettivo è di favorire l'adozione di soluzioni innovative, grazie alle nostre solide competenze a livello di tecnologia, materiali e sistemi e crediamo ci siano ottime opportunità per far evolvere in modo più rapido il mercato.