Come noto, nell'ambito del Settimo Programma Quadro dell'Unione Europa, un ruolo importante è svolto dalle cosiddette JTI (Joint Technology Initiatives), ovvero le Iniziative Tecnologiche Congiunte, che rappresentano i progetti nei quali nei prossimi anni dovranno confluire le risorse economiche e professionali della Commissione, delle imprese dei diversi Paesi e dei governi nazionali. In pratica una nuova forma di collaborazione tra pubblico e privato, nonché uno strumento attraverso cui si mobilitano le ingenti risorse necessarie alla realizzazione dei progetti.
Nel settore elettronico rientrano due Iniziative Tecnologiche Congiunte: Eniac, rivolta alle nanotecnologie ed Artemis dedicata ai sistemi embedded. Per favorire un momento di confronto tra i vari interlocutori su un tema di particolare interesse per le imprese elettroniche italiane, ANIE ha organizzato lo scorso autunno un “Information Day", a cui ha preso parte anche il Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais. Si è trattato di un momento importante, in cui imprese e istituzioni si sono potute confrontare sulle condizioni legislative, politiche ed economiche necessarie per favorire una partecipazione di successo dell'industria italiana ad Artemis ed Eniac.
L'impegno del Governo
Sistemi integrati intelligenti costituiti da hardware e software, capaci di controllare e comandare apparecchiature per uso domestico e industriale, e tecnologia nanoelettronica per progettare e realizzare dispositivi di dimensioni inferiori al micrometro; sono queste le due tecnologie identificate che aprono
incredibili prospettive in una vasta serie di settori, dalla medicina alla diagnosi biochimica, dalla mobilità alla sicurezza, dalla produzione al risparmio di energia e che per questo saranno oggetto di investimenti.
Ma che ruolo può avere l'Italia in questo panorama?
Un ruolo sicuramente importante, sempre che le nostre imprese vengano adeguatamente supportate e sia pertanto loro facilitato la partecipazione ai programmi. In questo senso è positivo il fatto
che, con una recente dichiarazione congiunta, i tre Ministri della Ricerca, dello Sviluppo Economico e dell'Innovazione, abbiano garantito l'impegno del Governo italiano a sostenere le iniziative Artemis ed Eniac.
"Questo importante risultato” ha commentato nell'occasione il Presidente di ANIE Guidalberto Guidi, “dovrà essere accompagnato dalla scelta di adeguati strumenti di finanziamento entro l'anno in corso, in modo da permettere alle imprese italiane di competere a livello europeo già dal 2008. È importante la partecipazione dell'industria italiana: piccola, media e grande, insieme al mondo accademico e della ricerca. In particolare le Pmi devono essere informate e agevolate ad accedere a questi grossi progetti europei, per non vanificare la grande creatività tipica dei nostri imprenditori e ancora una volta dimostrata dall'altissima percentuale di partecipazione delle Pmi (più del 50% sul totale delle imprese) ai progetti di innovazione industriale (Industria 2015) sull'efficienza energetica e la mobilità sostenibile."
"L'impegno dell'industria, della ricerca e delle istituzioni italiane” come ha proseguito Guidi, “non deve limitarsi al concorrere ai bandi promossi a livello europeo, ma estendersi anche alla governance del sistema che avviene a livello internazionale nei vari comitati che costituiscono le Imprese Comuni."
I soggetti giuridici preposti a svolgere le attività di governance del sistema, infatti, sono le Imprese Comuni o Joint Undertaking e sono costituiti dalle principali industrie riunite nelle Piattaforme Tecnologiche Europee: Artemis (dedicata ai sistemi integrati o embedded) e Eniac (dedicata alla nanoelettronica), dalla Commissione europea e dagli Stati Membri interessati.
Artemis ed Eniac
I sistemi integrati o embedded, oggetto di Artemis, sono sottosistemi intelligenti costituiti da hardware e software in grado di controllare e comandare un grande numero di apparecchiature a uso domestico ed industriale. La crescita del mercato dei sistemi integrati dal 1999 ad oggi è stata superiore al 10% all'anno e si stima che nel 2010 vi saranno sul pianeta 16 miliardi di microcomponenti programmabili, pari a tre sistemi integrati per ciascuna persona sulla terra.
La nanoelettronica, oggetto di Eniac, è invece un ramo della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro e della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala. L'industria della microelettronica a livello mondiale è in continua espansione e negli ultimi trent'anni è cresciuta con un tasso annuo medio del 15%. Si stima che nel 2015 l'industria della microelettronica dovrà essere in grado di produrre 10 milioni di transistor per persona al giorno.
Le sfide delle tecnologie
In futuro, le applicazioni della nanoelettronica e dei sistemi integrati saranno in grado di migliorare la qualità della vita in più ambiti. Queste tecnologie trovano infatti impiego nel campo della medicina, per esempio negli innovativi sistemi per le diagnosi biochimiche (lab-on-chip) che permetteranno l'analisi del Dna, consentendo diagnosi più rapide e semplificando i programmi di screening e prevenzione; o nei sistemi di sensori indossabili (biosensori), che permetteranno di tenere sotto controllo i pazienti senza necessità di ricovero ospedaliero assicurando, ad esempio, una migliore qualità della vita agli anziani.
Ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali sulle strade è una delle sfide più significative delle tecnologie dei sistemi integrati e della nanoelettronica applicate alla mobilità. La sicurezza riguarderà sia il funzionamento dell'automobile, con sistemi più sofisticati di assistenza alla guida e di controllo di stabilità, sia l'interazione con l'ambiente circostante, con sistemi anti-collisione in grado di intervenire anche in caso di ritardata risposta del guidatore. Inoltre un sistema integrato di gestione del traffico permetterà di snellire il traffico e ridurre le occasioni di rischio. Si stanno anche progettando sistemi avanzati di controllo dei consumi e delle emissioni dei motori che permetteranno di risparmiare carburante con un maggiore rispetto per l'ambiente.
L'impatto delle tecnologie di Artemis ed Eniac è sensibile anche in materia di produzione e risparmio di energia e di rispetto dell'ambiente attraverso i sempre più sofisticati dispositivi per il risparmio energetico in ambito domestico e industriale e nelle reti di sensori ambientali per il monitoraggio e la prevenzione dei fenomeni meteorologici e geofisici.
Un discorso a parte merita infine la creazione dell'ambiente nomadico che consente alle persone di interagire senza fili con i servizi, le risorse e le informazioni locali e remote. Questo ambiente offrirà benessere e sicurezza e potrà essere applicato a qualsiasi forma di attività umana, e alla base della creazione di questa infrastruttura sono le applicazioni di Artemis ed Eniac.