La Led Revolution riparte da Firenze

Leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di soluzioni nell'ambito dell'illuminazione a Led, Cree è fortemente convinta dell'importanza capitale rivestita dalla “Led Revolution”, tanto da aver fatto di questa espressione la propria bandiera. L'offerta aziendale di prodotti comprende apparecchi di illuminazione a Led per ambienti esterni e interni, Led per l'illuminazione e ad alta luminosità, chip per Led blu e verdi, dispositivi di alimentazione e sistemi a Rf/wireless, che trovano applicazione in settori quali l'illuminazione generale e la retroilluminazione, la segnaletica elettronica, i motori a velocità variabile e le comunicazioni wireless. Dopo l'acquisizione di Ruud Lighting, che storicamente aveva la propria sede europea a Firenze, Cree ha ampliato la propria offerta di prodotti dedicati all'illuminazione per esterni e rafforzato la propria presenza sul mercato europeo. L'unione fra Cree, azienda dedicata completamente allo sviluppo di tecnologie a Led e fra i principali player nell'ambito dell'illuminazione indoor, e Ruud, leader nella produzione di apparecchi per l'illuminazione outdoor, ha assicurato alla prima una piena integrazione di tipo verticale, oltre a un notevole aumento di fatturato. Cree Lighting Europe, poi, ha mantenuto la propria sede principale nel capoluogo toscano; è da qui dunque che, sotto la guida del Managing Director Massimo Targetti, si studiano le strategie e le soluzioni dedicate al mercato europeo.

Efficienza, tecnologia e tradizione
Ottenere il maggior risparmio energetico possibile e ricercare l'innovazione sono, da sempre, gli obiettivi-chiave perseguiti dall'azienda americana, per rispondere alle esigenze del pianeta, oltre - naturalmente - a quelle dei propri clienti. La diffusione massiccia dell'illuminazione a Led non possiede infatti soltanto una portata di novità, ma anche una particolare valenza ecologica: l'efficienza energetica si traduce direttamente in rispetto per il pianeta. Quella dell'attenzione all'ambiente, poi, sembra anche essere stata la linea-guida che - secondo quanto sottolineato in varie occasioni dallo stesso Targetti - ha orientato l'ideazione del progetto di illuminazione dell'Oltrarno fiorentino. L'installazione, realizzata da Cree in collaborazione con Silfi (Società Illuminazione Firenze), la società di gestione e manutenzione dell'illuminazione pubblica cittadina, rappresenta uno dei tredici progetti messi in opera per F-Light 2012, l'ultima edizione del Festival fiorentino dedicato all'illuminazione, organizzato lo scorso dicembre dall'assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze, in collaborazione con l'assessorato al Turismo. Come alcune delle altre, l'installazione di Cree è destinata a restare permanente, per riqualificare in maniera "intelligente" quell'area compresa tra due monumenti storici quali Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinità, grazie alla messa in opera di un sistema più funzionale sia dal punto di vista impiantistico che da quello illuminotecnico.

Una partnership consolidata
Non si tratta, d'altra parte, del primo intervento dell'azienda americana nella città toscana: già nel 2011, in uno dei quartieri più pittoreschi - quello di S. Spirito - era stato realizzata la sostituzione degli apparecchi Rectangular di Ruud, equipaggiati con lampade a scarica da 100W, con 184 apparecchi The Edge Wall di Cree, equipaggiati con 40 Led (così da assorbire effettivamente, in totale, 70W), con ottica stradale asimmetrica e taglio del retro flusso. Come allora, anche oggi la strategia perseguita è la medesima: garantire prodotti ad alto contenuto tecnologico e dal minimo impatto ambientale, per far risaltare e valorizzare al massimo l'eccezionale patrimonio artistico della città. Gli Square Led appena montati, infatti, sono ideati per ottimizzare l'adozione della tecnologia Led: il corpo, la copertura dei moduli Led e il vano di accesso al driver sono in pressofusione di alluminio, mentre la cornice montata intorno al dispositivo è in acciaio. Le light bar, da 20 o 30 Led ciascuna, sono tra di loro separate, e poste su una base progettata per garantire la massima dissipazione del calore, grazie alla tecnologia AirFlow di Cree, che permette all'aria di circolare liberamente all'interno dell'apparecchio e garantisce la massima dispersione del calore prodotto dalle sorgenti luminose durante il loro esercizio. Il sistema per la gestione del calore è quindi ideato per assicurare una lunga durata e la massima resa del prodotto, poiché ciascuna light bar risulta in grado di lavorare alla temperatura ottimale, senza interferenze con le altre o accumulo di calore.

Attenzione all'ambiente
Oltre a consentire una riduzione dei consumi di tutto rilievo (stimata fino al 45%) - anche grazie a un dispositivo per la regolazione automatica del flusso luminoso in base all'intensità del traffico presente nella strada - la sostituzione dell'impianto di illuminazione sta cercando di rispettare l'ambiente in tutti i sensi, considerando cioè anche l'impatto visivo dei corpi illuminanti, entro il contesto complessivo dell'arredo urbano. Montati a parete a circa sette metri di altezza in borgo San Jacopo, via de' Barbadori e via de' Bardi, i nuovi SquareLed appaiono infatti pienamente integrati con il tessuto di quelle vie, così caratteristiche, ricche di storia e di tradizione. Nella loro estrema semplicità, impreziosita dal “vezzo” del giglio fiorentino, non disturbano l'occhio dell'osservatore, concentrato sulla bellezza degli edifici, ma anzi rilasciano su questi ultimi una luce "neutra", non troppo fredda ma nemmeno giallastra, che discretamente mette in risalto le peculiarità delle facciate dei palazzi. Contemporaneamente, grazie alla tecnologia NanoOptic (che prevede l'applicazione, su ciascun diodo, di lenti di precisione ad alto rendimento), possono direzionare la propria luce in maniera assai precisa, in modo da evitare le dispersioni ed eliminare le zone d'ombra. In questo modo, come fatto notare da Simone Tani, coordinatore del progetto F-Light per il Comune di Firenze, il nuovo impianto contribuisce a mantenere alto il livello di sicurezza della zona e a rendere gradevole il passaggio per quelle strade; insieme ad altri elementi, intende anche essere un incentivo al turismo serale, un invito a non passare a Firenze semplicemente una giornata, per poi rientrare nelle metropoli di provenienza - rese ormai così vicine dall'alta velocità - ma a fermarsi un poco di più, per godersi l'indimenticabile spettacolo di un tramonto sul fiume.

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