È l’Europa la chiave del futuro


Un nuovo quartier generale nei dintorni di Londra, un nuovo magazzino in Germania completamente automatizzato che gestirà la distribuzione dei prodotti in tutta Europa, nuove persone e nuovi uffici commerciali, sono le iniziative messe a punto negli ultimi mesi da Future Electronics a supporto di una strategia che punta ad accrescere ulteriormente la propria presenza in Europa. Ce lo ha spiegato Martin Bielesch, VP Deputy Managing Director Emea, che abbiamo incontrato a Monaco in occasione di electronica 2008.        

Recentemente Future ha festeggiato i primi 20 anni di attività nel Vecchio Continente. Può fare un bilancio?
Il bilancio dei nostri primi vent’anni di presenza sul mercato europeo è certamente positivo, e lo confermano le recenti iniziative che abbiamo portato avanti negli scorsi mesi. Tra queste il trasferimento della sede centrale europea in un edificio più ampio e moderno nei pressi di Londra. Abbiamo infatti da alcuni mesi concluso il trasferimento dalla vecchia sede di Colnbrook nel Berkshire, alla struttura più spaziosa di Egham, nel Surrey in un edificio che porta il nome di Future House. La nuova struttura ci permette di concentrare in un unico stabile il personale precedentemente dislocato nelle due sedi, e già oggi ospita 300 impiegati. La scelta di investire in una sede centrale europea più ampia e moderna rispecchia le nostre ambizioni di crescita in questa regione. Abbiamo infatti basato la nostra strategia di crescita futura proprio sull’area Emea, partendo anche dalla constatazione delle nostre ancora limitate dimensioni rispetto ai due maggiori competitor, come dimostra una market share che sul mercato europeo è ancora al di sotto del 10%. Proprio per questo motivo siamo convinti che arriveremo, nei prossimi due o tre anni, ad aumentare in modo importante la nostra presenza in Europa, arrivando a raggiungere un fatturato nell’ordine del miliardo di dollari.

Quali sono le altre iniziative a supporto di questa strategia?
Primo tra tutti la costruzione di un nuovo centro per la distribuzione dei prodotti elettronici in Europa, che sorgerà a Leipzig, nell’est della Germania. Stiamo costruendo quello che sarà il primo magazzino completamente automatizzato di Future in Europa, che sarà caratterizzato da una capacità nettamente superiore ripsetto al passato. Il progetto, che sarà completato entro la prima metà del 2010, comporta per Future un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro. La posizione strategica della città di Leipzig, ubicata proprio nel centro dell’Europa, ci permetterà di garantire una maggiore celerità di consegna in tutte le regioni dell’Europa occidentale e orientale. Nei prossimi anni prevediamo infatti tassi di crescita significativi e dobbiamo essere pronti ad affrontare un consistente incremento della domanda. Tra gli investimenti per il mercato europeo la nomina di Chris McAneny alla carica di business development director per l’area Emea, che avrà il compito di stimolare e cogliere le opportunità di business.

Qual è a suo avviso oggi il ruolo di un distributore che vuole supportare i clienti europei?
Ogni paese dell’Europa occidentale è stato impattato negli ultimi anni dallo spostamento delle produzioni di elettronica verso aree a più basso costo. Chi ha saputo resistere è chi ha agito rapidamente e radicalmente per migliorare la propria produttività aggiungendo valore attraverso la tecnologia. Per questo, i produttori di successo si stanno affidando a distributori di componenti in grado di sostenere una supply chain ultra efficiente e con un raggio d’azione globale, e di supportare una domanda di tecnologie sempre più complessa e integrata. In poche parole, i produttori europei hanno bisogno di distributori che non solo forniscano supporto tecnico per i componenti, ma che siano anche in grado di capire l’intera applicazione, aiutando i clienti ad andare sul mercato più rapidamente e con prodotti migliori.

I distributori broadline possono fornire il livello di design-in e di supporto tecnico offerto dai piccoli distributori specializzati?
Certamente sì, anche se dipende dalla volontà del broadliner di investire nella fornitura di servizi tecnici, e quindi in risorse umane e formazione. Quando si tratta di assistenza tecnica, i broadliner hanno un vantaggio. I piccoli distributori specializzati possono avere un profondo knowhow su specifici fornitori, ma spesso manca loro la capacità di sostenere l’intera scheda o di offrire delle alternative sui prodotti chiave. Un distributore broadline, può invece fornire una più ampia selezione di prodotti alternativi per qualsiasi domanda, e una migliore garanzia di fornitura ai clienti. Da parte sua Future si propone sul mercato europeo con un nutrito team di Fae e un programma di formazione molto ben supportato dai fornitori. Inoltre siamo in grado di offrire anche soluzioni progettuali avanzate; un esempio in questo senso è rappresentato dalla nostra proposta di schede di sviluppo di tipo “stackable” Future- Blox, che condividono un formato di interfaccia comune in modo da consentire alle schede che ospitano il microcontrollore di essere collegate velocemente alle diverse schede applicative e permettere la creazione di un prototipo completo.

Internet sta influenzando il vostro modo di operare sul mercato?
Certamente condiziona oggi tutti gli aspetti della nostra attività, dalla specifica del componente alla sua selezione, dalla gestione degli ordini on-line ai pagamenti. In quest’ottica vediamo Internet come uno strumento formidabile per differenziare la nostra offerta da altri distributori broadline. E sempre in quest’ottica rientra anche il nuovo sito web sviluppato nel corso dell’ultimo anno che comprende una delle più aggiornate banche dati di informazioni sul prodotti presenti a livello mondiale, è di uso intuitivo e visivo, e consente di accedere a immagini 3-D dei prodotti, a note tecniche, diagrammi a blocchi, suggerimenti di progettazione e molto altro ancora. 

Il mercato dei Led per l’illuminazione rappresenta per Future un settore di riferimento. Come sta crescendo questo mercato?
Sono convinto che il mercato dell’illuminazione allo stato solido sia al tempo stesso emozionante e ancora ben lontano dall’avere espresso il suo vero potenziale. Si tratta di un settore che negli ultimi anni ha registrato una rapida espansione, arrivando a mostrare tassi di crescita del 38%, e che le più recenti normative ambientali stanno ulteriormente stimolando. Per questo si stima che a breve il Led lighting possa arrivare a costituire un business da diversi miliardi di dollari. Noi siamo stati tra i primi in assoluto a credere in questo settore e ad investire in questo mercato, e oggi, con la nostra divisione Future Lighting Solutions, che sta mostrando i itassi di crescita più interessanti, ci proponiamo come partner di riferimento per tutti quei progettisti interessati a trarre vantaggio dalla tecnologia di illuminazione allo stato solido, offrendo loro non solo componenti per l’illuminazione, risorse, programmi, soluzioni e supporto logistico, attraverso un team mondiale di esperti di illuminazione a Led, ma soprattutto la nostra esperienza, maturata in tutti i principali segmenti applicativi dei Led, dalle luci di emergenza dei veicoli alla retroilluminazione degli Lcd, dai flash delle macchine fotografiche all’illuminazione portatile, a cui si unisce la specializzazione di un leader come Philips Lumileds, nostro partner in esclusiva a livello mondiale. Certo stiamo parlando di applicazioni ancora relativamente nuove, e che ancora presentano complessità di tipo tecnico, ma siamo certi che sia solo una questione di tempo e che a breve la tradizionale lampadina diventerà obsoleta.

L’ultima parte del 2008 ha mostrato forti segnali di preoccupazione. Qual è la visione di Future?
Difficile in questo momento fare previsioni di qualsisi tipo. Quel che è certo è che, anche in un momento critico come l’attuale, Future è stata capace di portare avanti una strategia di crescita aggressiva investendo sul proprio futuro. Siamo infatti assolutamente certi delle nostre capacità e abbiamo voluto per questo dotarci di una solida piattaforma e di un team particolarmente competitivo, in grado di sostenerci nelle crescite future. E già oggi ci troviamo nella posizione ottimale per sfruttare le future opportunità. 

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