Come i negozi intelligenti ricchi di sensori renderanno lo shopping un gioco da ragazzi

È venerdì sera e avete deciso di cucinare un piatto particolare. Quindi fate un salto nel supermercato di fiducia mentre tornate dal lavoro. Ci mettete un sacco di tempo anche solo per trovare le spezie giuste. Anzi, più precisamente, per individuare lo scaffale, vuoto, dove speravate di trovarle. Dopo altri 10 minuti in coda all'unica cassa aperta, finalmente arrivate a casa e scoprite di aver dimenticato di comprare l'ingrediente principale. Ed è così che finite per passare il venerdì sera a mangiare gli avanzi riscaldati...

I dati si muovono quasi alla velocità della luce, ma i generi alimentari no. Mentre la diffusione di Internet ad alta velocità rende sempre più rapida la trasmissione delle informazioni, l'efficienza delle necessarie transazioni fisiche coinvolte nell'acquisto e nella vendita di beni è rimasta indietro. Ma tutto ciò sta per cambiare.

Leggete il nostro white paper «Come realizzare una moderna automazione della vendita al dettaglio e della logistica».

«Molte aziende, grandi e piccole, stanno lavorando sull'uso della tecnologia a sensori e sul machine learning per migliorare l'esperienza di acquisto», ha dichiarato Gustavo Martinez, ingegnere di sistema presso la nostra azienda. «Per i clienti è frustrante fare cose come stare in una lunga coda alla cassa o scoprire che un dato articolo non è disponibile, oppure che è più costoso che altrove».

Una borsa della spesa personalizzata e tascabile

La combinazione tra machine learning e tecnologia GPS consente già oggi ai rivenditori di offrire annunci pubblicitari personalizzati quando un potenziale cliente si avvicina al loro negozio. Il passo successivo è l'uso di sensori in negozio, come i beacon Bluetooth, per offrire promozioni iperlocalizzate a livello del singolo scaffale.

Questi sensori potrebbero attivare una notifica personalizzata su uno smartphone, ad esempio un'offerta a metà prezzo sui wafer alla vaniglia per un cliente che osserva la corsia dei biscotti da diversi minuti. In alternativa, la sostituzione dei cartellini dei prezzi in carta con display LCD permetterà di visualizzare offerte flessibili sullo scaffale stesso, cambiando a mano a mano che i diversi clienti si avvicinano.

Questi display intelligenti, inoltre, possono guidare un cliente all'interno del negozio, come spiega Gustavo. «L'app del negozio può tracciare il percorso più efficiente per prendere tutti gli articoli della lista della spesa: possiamo far sì che i display degli scaffali si accendano a mano a mano che il cliente si avvicina per facilitare l'individuazione dell'articolo cercato».

La coda alla cassa è giunta al capolinea

Tra i cambiamenti più significativi all'esperienza in negozio si riscontra la crescita delle casse automatiche. Non si tratta solo di risparmiare sui costi del personale nei negozi:
«Il punto principale è dire addio alla necessità di mettersi in coda per pagare», ha detto Gustavo. «Almeno nel mio caso, dover aspettare altri 10 o 15 minuti è la parte che mi piace meno nell'andare in un negozio».

Le casse automatiche, comunque, non sono perfette. È ancora piuttosto complicato inserire gli articoli privi di codice, come la frutta sfusa, ed è necessario che un commesso si fiondi da un terminale all'altro per aiutare in caso di problemi o di articoli vietati a certe fasce d'età.

«Alcune aziende stanno cercando di integrare nelle casse automatiche un tipo di telecamere che possa utilizzare la visione artificiale per identificare gli articoli che si stanno acquistando», ha affermato Aldwin Delcour, ingegnere di sistemi presso la nostra azienda. «Invece di dover cercare l'articolo su un menu è sufficiente mettere una mela davanti a una telecamera perché il sistema la identifichi automaticamente».

Sebbene il maggior numero di casse automatiche non le abbia eliminate del tutto, le code potrebbero essere al capolinea. Nei negozi all'avanguardia nell'automazione per le vendite al dettaglio, i clienti fanno una scansione sul telefono quando entrano e una combinazione di telecamere e sensori integrati negli scaffali acquisisce gli articoli inseriti nel carrello e li mette automaticamente sul conto all'uscita.

Attualmente, a tal fine è necessario inviare flussi di dati potenzialmente da centinaia di migliaia di negozi al cloud per la loro elaborazione con algoritmi di machine learning.
«Si tratta di un'enorme quantità di dati che vengono prelevati e che possono presentare problematiche notevoli», ha detto Gustavo. «Pertanto stiamo studiando come poter elaborare i dati nel negozio stesso per ridurre tale carico».

Gustavo Martinez (a sinistra) e Aldwin Delcour (a destra)

I sensori mmWave di TI, che fanno rimbalzare le onde radio ad alta frequenza su un oggetto per identificarne con precisione la forma, le dimensioni e la distanza, possono semplificare le operazioni di riconoscimento, consentendone potenzialmente l'esecuzione in negozio sui nostri processori Sitara™, progettati specificamente per applicazioni di machine learning a bassa potenza.

Negozi ricchi di sensori e sempre ben forniti

Agevolare il percorso di un cliente all'interno di un negozio comprende anche la garanzia che gli articoli desiderati siano là dove dovrebbero essere. Il rilevamento onnipresente consentirà ai negozi non soltanto di tracciare i clienti, ma anche le scorte, permettendo di rilevare all'istante se un articolo scarseggia e di ordinare le forniture.

«Ad esempio, il negozio potrebbe avere meccanismi a molla che, quando si prende un oggetto, ne spinge avanti uno nuovo», ha spiegato Aldwin. «È possibile inserire un sensore nella parte posteriore in modo da rilevare la distanza percorsa e, quindi, segnalare a un computer centralizzato che il prodotto è in esaurimento e che potrebbe essere ora di ordinare la prossima fornitura».

Una volta effettuato l'ordine per l'inventario, la stessa tecnologia che guida i clienti all'interno del negozio può essere utilizzata anche per guidare coloro che prelevano le scorte in magazzino, rendendo il processo di evasione degli ordini molto più rapido ed efficiente.

Un venerdì sera del futuro

Fare la spesa in futuro potrebbe funzionare così: è venerdì sera e l'app del supermercato di fiducia vi invia una ricetta per un piatto particolare. Sulla base del vostro precedente comportamento di acquisto, gli algoritmi di machine learning dell'azienda hanno creato un vostro profilo come appassionato di quella tipologia di cibo, che vi piace cucinare proprio il venerdì sera: il consiglio è quindi perfetto. Con qualche clic potete aggiungere gli ingredienti a una lista della spesa digitale per poi andare in negozio.

Mentre entrate dalla porta, compare una notifica che propone una mappa dei punti in cui si trovano tutti gli ingredienti. I cartellini sotto gli articoli interessati si accendono quando vi avvicinate e nulla è esaurito.

Dopo aver messo tutti gli articoli nel carrello, andate dritti verso l'uscita. Nessun addetto della sicurezza vi insegue; al contrario, il telefono vi manda una ricevuta e vi informa che tutti gli articoli sono stati addebitati sul vostro conto.

L'intero processo è durato pochi minuti e tornate a casa in anticipo con tutti gli ingredienti per il vostro piatto preferito. Ora tocca a voi!

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