Bilanci positivi per l’industria elettrotecnica ed elettronica

Industria elettrotecnica ed elettronica occupazione

Nel 2025 l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana conferma la propria solidità, mantenendosi sopra la media manifatturiera nonostante un contesto complesso. Secondo Anie Confindustria, nel primo semestre dell’anno i volumi produttivi sono stabili (+0,1%) rispetto al 2024, mentre l’industria manifatturiera nazionale registra un calo del 2,1%. Un segnale di resilienza che sottolinea la capacità del comparto di adattarsi alle pressioni internazionali e ai rincari energetici.

I settori rappresentati da Anie, infatti, mantengono livelli di produzione e fatturato superiori al periodo pre-pandemia, con un incremento del 12% dei volumi e del 34% a valori correnti rispetto al 2019. Un risultato che riflette la solidità delle filiere tecnologiche italiane in un mercato globale caratterizzato da rallentamenti e tensioni geopolitiche.

Energia e costruzioni trainano l’elettrotecnica

Il comparto elettrotecnico mostra una sostanziale tenuta, con differenze significative tra i vari segmenti. Cresce l’elettromeccanica (+6,8% del fatturato Italia) e si espandono i comparti trasmissione energia (+34%) e soluzioni energia (+3%), grazie alla spinta della transizione energetica. In flessione, invece, la generazione da fonti tradizionali (-1,2%) e soprattutto le energie rinnovabili, penalizzate dal calo del fotovoltaico (-23%).

Anche le costruzioni contribuiscono al risultato positivo, con il materiale da installazione e il comparto ascensori e scale mobili sostenuti dagli investimenti nel settore non residenziale. Restano deboli illuminotecnica e accumulatori elettrici, comparti ancora in fase di assestamento dopo la frenata del 2024.

Elettronica e mercati esteri tra criticità e nuove opportunità

Nell’elettronica le difficoltà persistono, soprattutto per l’automazione industriale (-7%) e la componentistica elettronica (-5,1%). Fa eccezione il settore sicurezza e automazione edifici, che prosegue il trend positivo degli ultimi anni, trainato da videosorveglianza e antincendio.

Sul fronte internazionale, le esportazioni dei settori Anie calano del 3,3% nel primo semestre 2025. In controtendenza gli Stati Uniti, dove l’export cresce del +12% e risulta più che raddoppiato rispetto al 2019. L’elettrotecnica è oggi il quarto comparto per investimenti italiani diretti negli Usa, con un valore stimato di 4 miliardi di euro. Diversa la situazione nel Mercosur, dove le esportazioni italiane perdono l’8% dopo anni di espansione. Tuttavia, l’accordo UE–Mercosur potrebbe rilanciare il commercio europeo, con prospettive di crescita del 39% entro il 2040 e oltre 440.000 nuovi posti di lavoro.

Guardando al futuro, Anie Confindustria individua tre leve di sviluppo: la transizione digitale ed ecologica, gli investimenti del PNRR e la crescita delle filiere europee nei settori strategici dell’energia, della microelettronica, della mobilità elettrica e della difesa.

«Il bilancio del primo semestre conferma la solidità delle nostre imprese – dichiara Filippo Girardi, presidente di Anie Confindustria –. Le filiere dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica restano protagoniste della transizione tecnologica italiana. Il 2025 sarà un anno di sfide ma anche di opportunità: la capacità di innovare e investire sarà la chiave per trasformare la complessità globale in crescita sostenibile».

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