Analogici ad alto valore aggiunto

La società che dirige ha compiuto trent'anni nel 2011, festeggiandoli con risultati record.  Il bilancio 2012, chiuso lo scorso primo luglio, ha segnato un rallentamento. Il fatturato netto è diminuito del 15%. Il margine operativo però è saldamente sopra il 45% e il ritorno netto sulle vendite è del 31,4%. Inoltre gli ultimi sei mesi dell'esercizio fiscale 2012 hanno visto una marcata inversione di tendenza rispetto alla precedente situazione di crisi, con una crescita del fatturato del 6% ogni trimestre. Per questo Lothar Maier, Chief Executive Officer di Linear Technology, è soddisfatto. Ed è ben disposto a spiegarne i motivi, in un'intervista concessa un po' fortunosamente tra un appuntamento e l'altro con i clienti, in uno stand superaffollato durante la recente electronica 2012 a Monaco di Baviera.

Qual è la vostra ricetta per il successo?
Quando siamo nati, trent'anni fa, abbiamo indicato una strategia che continua a essere valida. È basata su alcuni elementi, semplici ma che sono da sempre la nostra linea guida. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione solo sui circuiti integrati analogici; ci concentriamo sul segmento dei dispositivi più avanzati, ad alte prestazioni; offriamo innovazioni per accelerare le tendenze evolutive dei mercati a cui ci rivolgiamo; cerchiamo di fornire sempre più soluzioni complete. Infine manteniamo una solida competenza manifatturiera all'interno dell'azienda, convinti che sia un modo eccellente per offrire il miglior servizio, la massima qualità e affidabilità e lavoriamo per continuare a crescere. Una ricetta semplice. Se vuole, per essere ancora più sintetico le potrei dire che vogliamo essere sulla cresta dell'onda dell'innovazione, per offrire soluzioni sempre più complete e integrate a mercati esigenti e intrinsecamente ricchi, ad alto valore. È l'innovazione il vero motore della nostra crescita e dei nostri profitti. Un'innovazione che abbiamo deciso di utilizzare per puntare per esempio sul segmento industriale e sul mercato dell'elettronica nell'auto.

Perché una scelta di campo così precisa: settore industriale e automobile?
Si tratta di mercati che sanno valorizzare l'innovazione. Sono costantemente alla ricerca di componenti avanzati, ad alto valore aggiunto. Sono molto diversi, per esempio, dall'elettronica di consumo che non è necessariamente così attenta alla qualità dell'innovazione. Per questo abbiamo selezionato, concentrando i nostri sforzi. E i numeri dimostrano che abbiamo visto giusto. Siamo cresciuti più del mercato. Nell'industriale il nostro fatturato è aumentato di un tasso composto medio annuo del 16% negli ultimi tre anni, mentre il mercato cresceva solo del 12%. Abbiamo fatto ancora meglio nel campo dell'automobile, dove abbiamo raggiunto un incremento del + 40,6% annuo nei tre anni, mentre la media del settore si è fermata al + 11%. Nel 2005 l'automobile e le applicazioni industriali rappresentavano solo il 37% del nostro business. Oggi sono al 57%. Non è successo per caso. Abbiamo impostato bene una strategia chiara e abbiamo svolto bene i nostri compiti a casa.

Ci sono anche altri settori su cui puntate?
Siamo convinti di aver raggiunto una distribuzione molto buona del nostro fatturato. Le nostre vendite derivano per il 41% dal settore industriale; l'automobile rappresenta il 16%. Ma siamo molto presenti anche nel networking e nelle infrastrutture di comunicazione, dove fatturiamo circa il 22% del nostro volume d'affari. Il computer rappresenta il 12% e il militare il 6%. L'elettronica di consumo, per scelta, è ridotta al 3%: tra l'altro ne seguiamo solo le frange più avanzate e sofisticate.

Siete sicuri che una politica così focalizzata vi permetta di crescere, nel lungo periodo?
La nostra è una politica focalizzata, ma aperta comunque a uno spettro ampio di mercati in crescita. Non siamo un produttore di nicchia. Certo, scegliamo dove essere presenti, ma non ci rinchiudiamo in ambiti troppo ristretti. Sappiamo fare le scelte giuste. Il mercato dell'automobile è sempre più affamato di tecnologie analogiche di punta. I governi e i consumatori di tutto il mondo vogliono sempre maggiore sicurezza, emissioni ridotte al minimo, efficienza energetica. Tutto ciò si ottiene solo "imbottendo" le nuove macchine di circuiti integrati avanzati. La microelettronica ormai la fa da padrone, in auto. La microelettronica analogica, soprattutto. Gli spazi di crescita per noi ci sono, eccome. Lo stesso discorso si può fare per le applicazioni industriali, là dove c'è grande attenzione a una gestione efficiente della potenza. O nella comunicazione, dove le infrastrutture devono consumare sempre meno pur aumentando esponenzialmente le prestazioni. Sta prendendo sempre più piede la cosiddetta "internet delle cose": reti di sensori intelligenti, a consumi ultra-ridotti, che dialogano tra loro per facilitare la nostra vita di tutti i giorni o per automatizzare il funzionamento di ambienti industriali. E noi siamo pronti. Abbiamo fatto la scelta giusta. E continueremo a crescere più del mercato.

Ha citato le reti di sensori intelligenti. Nel corso di quest'anno avete completato un'acquisizione in quest'ambito.
L'acquisizione di Dust Networks è stata per noi molto importante. E non solo perché ci permette oggi di offrire una gamma completa di soluzioni di rete per sensori wireless ad alte prestazioni, ma soprattutto perché va ad estendere i  nostri punti di forza in aree di crescita chiave, come il controllo dei processi industriali, l'acquisizione dei dati e l'energy harvesting.

Di recente avete iniziato proporre anche moduli completi, non più solo singoli dispositivi.
I micromoduli rappresentano oggi circa 50 milioni di dollari di fatturato. Ma sono destinati a crescere molto velocemente. Sono soluzioni complete a problemi complessi. Perfettamente in linea con la strategia di offrire funzioni avanzate, che risolvono i problemi dei nostri clienti e garantiscono valore. È una famiglia di prodotti destinata a darci buone soddisfazioni. Credo che ci potrà aprire molte porte, perché semplifica la vita dei progettisti. E ci può garantire dei buoni margini.

Qual è la sua visione per il futuro?
Il mercato della microelettronica continuerà ad
essere difficile registrando alti e bassi. È per questo che servono scelte strategiche chiare, valide anche nel lungo periodo. Lo ripeto. Noi abbiamo fatto i nostri compiti a casa. La società è solida, con una posizione finanziaria invidiabile, una grande liquidità disponibile e una gestione attenta dei flussi di cassa. Per questo siamo convinti che continuerà a garantire buoni risultati!

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