Vincere la sfida di una crescita sostenibile

Dopo un anno molto impegnativo il settore dell’elettronica è chiamato a fronteggiare un’altra sfida: sembra che gli ordini non manchino, ma molti fornitori faticano a soddisfare la domanda. Questo perché pare non esistano concreti fattori di spinta per questo recente picco di crescita, e quindi la maggior parte dei produttori è molto prudente quando si tratta di aggiungere capacità. In un certo senso il settore è preoccupato per il motivo opposto a quanto si è verificato alla fine dello scorso anno, quando gli effetti della crisi economica generale si combinavano a un significativo alleggerimento delle scorte nella supply chain. Questa situazione ha creato una domanda artificialmente bassa, che ha provocato la chiusura o il blocco di molti impianti. Ora il livello di scorte del canale è molto limitato, quindi i distributori e i produttori stanno emettendo ordini, perché senza componenti non è possibile costruire nulla. Ma i produttori di connettori e di altri componenti sono riluttanti ad attivare le linee di produzione, in quanto non sono convinti che il trend sia sostenibile – alcuni ritengono che siamo solo a metà strada. Nelle fasi di recessione precedenti era sempre esistita un’applicazione killer che ha contribuito alla ripresa del mercato, ma finora questo stimolo è mancato. E mentre nuovi, emergenti mercati come quello dell’energia alternativa e dell’illuminazione a Led si rivelano molto promettenti, in Europa sono sempre esistiti settori quali telecomunicazioni, consumer e automobilistico che hanno prodotto i grandi numeri e guidato la crescita sostenibile.

Un approccio aggressivo
TTI ha adottato un approccio molto aggressivo durante questo complesso periodo, rimanendo concentrata sul mantenimento di livelli di stock elevati, estesi e profondi per tutte le tecnologie di prodotto. Da sempre TTI ritiene che sia compito del distributore avere scorte di prodotto e questo impegno viene mantenuto, a favore di clienti e fornitori. Questo principio è ancora più importante quando le condizioni di mercato sono come quelle odierne, dove si assiste a una rapida ripresa della domanda e parallelamente a un rallentamento dei tempi di risposta dei fornitori. In qualità di distributore, TTI chiederebbe ai clienti una previsione il più possibile anticipata del fabbisogno, e di specificare se la “visione” si basa su previsioni o su ordini reali dei clienti che devono essere evasi. Non si tratta di una richiesta semplice, ma se si considerano solo i numeri delle previsioni è facile creare livelli di domanda artificialmente elevati, che in generale peggiorano solo la disponibilità.

Indicatori positivi nella connessione
Ciò nonostante, per quanto riguarda i connettori, TTI ha registrato un consistente miglioramento del rapporto ordini/consegne negli ultimi 6 mesi, con forti e positivi indicatori in ottobre e novembre con l’avvicinarsi del primo trimestre 2010. Oggi è molto difficile dire se il peggio sia passato, ma al momento gli indicatori di base sono certamente positivi.Ora sono i tempi di risposta ad essere problematici. In molte tecnologie i componenti un tempo disponibili in 12 settimane ora sono pronti in 24 o più. La situazione non è così grave per i connettori e i tempi di approvvigionamento si sono spostati in media di quattro settimane, passando da 8 a 12. In termini di prezzo i connettori non hanno subito tagli durante il 2009. Ci si può invece aspettare che i prezzi aumentino per tutto il 2010. Quando TTI ha iniziato a registrare una ripresa degli ordini, a giugno, non ha aspettato né si è dedicata ad eccessive analisi della situazione di mercato, ma ha immediatamente emesso ordini e la disponibilità dei prodotti a magazzino ha certamente contribuito all’acquisizione di commesse. La condizione di circa il 68% dei connettori a magazzino è Ats (Available to sell), uno dei motivi che ha consentito di ottenere alte percentuali di consegne puntuali. I clienti hanno tratto grande vantaggio dalla capacità di TTI di far fronte ai picchi e di ridurre al minimo gli effetti diretti quando i tempi di risposta sono rallentati, come ora. Per quanto riguarda l’obsolescenza, la situazione è tornata normale. Tuttavia, all’inizio della crisi, alcuni produttori hanno scelto di rivalutare la propria gamma di connettori e di tagliare famiglie e linee di prodotti poco vendute – una decisione sensata, sostenuta nella maggior parte dei casi dall’offerta di componenti nuovi e più performanti.

Mancanza di visibilità
Ma il grave problema per clienti, produttori e distributori resta la mancanza di visibilità. Circa il 30% dell’attività di TTI in Europa viene ora trattata con qualche programma di gestione del magazzino, adattato in base alle esigenze di ogni singolo cliente; ma come conseguenza di questa recente ripresa si assiste a un numero crescente di ordini con consegna immediata. I modelli di acquisto sono stati adattati di conseguenza, e al momento non ci sono problemi con i fornitori di prodotti di interconnessione, certamente non si parla di allocazione dei connettori. Tuttavia se presto aumenterà la capacità, e i modelli degli ordini rimarranno quelli che sono stati, continueranno a verificarsi carenze di tutti i prodotti e in tutte le aree di mercato.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome