Un sito web per fronteggiare la contraffazione

Come parte dell'attuale sforzo per tener testa al sempre più pericoloso problema della contraffazione, la Sia (Semiconductor Industry Association) ha pubblicato una directory dei distributori di silicio autorizzati. Il sito web, unito a un manuale correlato, segna infatti un primo passo nell'educazione circa tale questione, che l'associazione sta cercando di combattere su diversi fronti, non ultimo quello cinese, dove grandi quantità di beni contraffatti circolano liberamente. I chip di questo tipo sono poi spesso componenti ri-marcati, e illudono di possedere performance migliori di quelle che realmente possono garantire. Nessuno, però, ha dati precisi sull'estensione del problema, sebbene alcuni membri dell'associazione abbiano rilevato casi significativi al riguardo: un'azienda ha trovato falsi di 100 diversi componenti, negli ultimi tre anni; un'altra ha riportato 19 casi di questo tipo, che riguardavano 97.000 chip; una terza, infine, ha scoperto per quattro volte, nell'ultimo biennio, propri clienti ufficiali approvvigionarsi di versioni contraffatte dei suoi chip, e ogni rifornimento comprendeva un numero di chip compreso tra i 6.000 e i 60.000. E dal momento che molti dei semiconduttori falsificati, come ha sottolineato il presidente della divisione dell'associazione dedicata all'anti-contraffazione, John Sullivan, sono stati utilizzati nelle applicazioni militari, questo problema è assai rilevante anche perché "sta arrivando a costituire un problema di sicurezza nazionale, salute e protezione pubblica”.

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