Un 2012 difficile per la distribuzione europea

L'andamento del mercato europeo della distribuzione di semiconduttori chiude il 2012 con il segno negativo. Anche se nel quarto trimestre dell'anno il calo del settore è rallentato facendo segnare un -6,4%, l'intero anno ha chiuso con un bilancio negativo a doppia cifra (-11%). Il volume delle vendite non è andato oltre ai 5,7 miliardi di euro. I dati arrivano dal Dmass (Distributors' and Manufacturers' Association of Semiconductor Specialists), il cui chairman, Georg Steinberger, non rinuncia a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Dato che siamo in un mercato caratterizzato da un'alta pressione sui prezzi e da enormi oscillazioni della domanda e dell'offerta, il 2012 è stato certamente negativo, ma non imprevedibile. La maggior parte degli operatori di mercato, molto probabilmente, erano preparati”. La crisi del 2012 non risparmia neppure la Germania, come dimostra il calo del 16% e la quota di mercato che passa dal 34% al 31% (per un giro d'affari di 1,85 miliardi di euro). Prosegue invece la crescita dell'Europa dell'Est, che ha messo a segno un +8% (solo la Russia ha raggiunto il +16%) e ha accresciuto la propria quota di mercato raggiungendo il 16%. Tra gli altri maggiori mercati, note dolenti giungono anche dall'Italia, con un declino del 18% e un volume di affari che non va oltre i 518 milioni di euro. Entrando nel dettaglio si segnalano anche i seguenti dati: un calo dell'8,8% sia per il Regno Unito, il cui fatturato è stato di 486 milioni di euro, sia per la Francia, che ha fatturato 415 milloni di euro, e un decremento del 17,4% per i Paesi nordici, con un fatturato di 567 milioni di euro. Unica eccezione a questo scenario critico è Israele, che realizza una crescita dell'11%. “Mentre l'Italia certamente è vittima di fattori macro-economici e di una perdita enorme di produzione in favore dell'Oriente, la debolezza della Germania potrebbe essere più dipendente da tendenze settoriali relative ad esempio all'automotive”, ha spiegato Steinberger.

Analizzando invece le diverse aree di prodotto troviamo, tra le famiglie che hanno maggiormente sofferto, i componenti discreti, la potenza, i Micro Mos e le logiche standard, con una riduzione annua compresa tra il 15 e il 20%, mentre opto, analogici, memorie e logiche programmabili hanno mostrato un calo più limitato, compreso tra il 4,3 e il 9,9%. Le uniche aree di prodotto che nel corso dell'anno hanno riportato delle crescite dono quelle dei sensori, dei Led ad alta potenza, delle memorie Nand Flash e Dram. Le aree di prodotto i cui fatturati risultano ancora essere tra i più consistenti sono rimaste comunque la potenza, l'analogica, i micro Mos e le logiche programmabili. Come ha confermato Georg Steinberger: "A parte alcune aree a crescita elevata, il calo delle vendite si è verificato su tutta la linea ed è stato molto probabilmente dovuto all'unione di fattori diversi, come la generale debolezza del mercato, i magazzini ancora pieni e la continua pressione sui prezzi. Non rimane che vedere come questi indicatori si svilupperanno nel corso del 2013, quando le situazioni macro-economiche saranno migliorate e le scorte in buona parte esaurite".

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