TI al traino dell’analogico

Nell'anno scorso, l'intero mercato dei dispositivi analogici ha totalizzato 35,6 miliardi di dollari, imponendosi come uno dei più ampi segmenti del settore dei semiconduttori. Tuttavia, questo risultato rappresenta un calo del 2% rispetto ai dati dell'anno precedente, quando tale mercato ha fatturato globalmente 36,5 miliardi. Osservando poi la distribuzione geografica delle vendite, si può notare come l'Asia Pacifica si sia confermata l'area che più contribuisce a questo mercato, con 19,2 miliardi, equivalenti al 54% del Tam degli analogici, mentre il Giappone è si è rivelato l'unico Paese a sperimentare una crescita positiva dal 2007, con un incremento del 3%, da 5,7 a 5,9 miliardi. Quanto ai settori applicativi, poi, l'anno passato quello più imponente è risultato il segmento degli Assp per la comunicazione, con un mercato da 8,1 miliardi di dollari, mentre quello degli analogici per il power si è attestato al secondo posto, con 7,6 miliardi e uno sviluppo del 7% rispetto al 2007.

In termini di fornitori, infine, Texas Instruments ha trainato questo segmento industriale nel 2008, registrando vendite per 5 miliardi di dollari; tale risultato, equivalente al 14% del mercato mondiale degli analogici, costituisce però per TI una perdita del 5% rispetto all'anno precedente. STMicroelectronics, seconda in classifica, ha totalizzato 3,9 miliardi, l'11% del valore del settore; Infineon, al terzo posto, ha venduto analogici per 2,8 miliardi, contribuendo al settore per l'8%; Analog Devices ha sorpassato NXP, raggiungendo un fatturato da 2,3 miliardi, mentre quest'ultima ha visto le proprie vendite calare del 20%, da 2,7 a 2,2 miliardi di dollari.

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