Tecnologie fotoniche per l’industria

Si chiama Tecnologie Fotoniche la nuova manifestazione dedicata agli operatori nel campo della fotonica e delle sue applicazioni, che si è svolta a Torino il 17 e il 18 aprile, nella sede di Lingotto Fiere, in concomitanza con l'evento annuale Affidabilità & Tecnologie.
L'evento, che ha avuto il patrocinio di importanti associazioni italiane nel campo della fotonica, dell'ottica e delle misure, si è proposto come la più ampia manifestazione italiana dedicata alle tecnologie fotoniche industriali non di potenza, a disposizione di Imprese operanti nel settore e di centri di ricerca e laboratori universitari impegnati in operazioni di trasferimento tecnologico. Per misurare, in termini concreti, l'attuale realtà delle applicazioni industriali delle tecnologie fotoniche e ipotizzarne la possibile futura evoluzione, nel breve e medio periodo abbaimo incontrato Roberta Ramponi del Politecnico di Milano, Chairperson di TecFo e una della anime che hanno contribuito allo sviluppo di questo progetto divulgativo.

Professoressa Ramponi, l'offerta nell'ambito delle tecnologie fotoniche appare in forte crescita: conferma tale sensazione e, in caso affermativo, quali sono i motivi di tale positiva evoluzione?
La fotonica è una delle cinque tecnologie chiave abilitanti riconosciute dalla Commissione Europea come essenziali per rispondere alle grandi sfide del ventunesimo secolo in termini di sviluppo sostenibile e miglioramento della qualità della vita. Negli ultimi anni c'è stata effettivamente una forte crescita del settore, in termini sia di offerta sia di domanda. Una manifestazione come TecFo si propone di ampliare lo scopo di un'esposizione tecnica di tipo tradizionale, prevalentemente rivolta agli operatori del settore e ai potenziali clienti/utenti, affiancando iniziative che coinvolgono il mondo accademico e della ricerca più avanzata. Inoltre TecFo si svolge nell'ambito di una mostra di più ampia portata e può quindi dare visibilità alle tecnologie fotoniche nell'ambito di settori applicativi che sono tradizionalmente meno legati alla fotonica, ma possono sicuramente beneficiare delle nuove tecnologie che la fotonica ha sviluppato e sta continuamente ampliando. La formula scelta da TecFo, che prevede l'inserimento di un convegno di mezza giornata di valenza scientifica, consente di creare una base comune di discussione fra mondo accademico e industrie e può avere importanti ricadute.

Quali sono, oggi, le imprese che possono maggiormente beneficiare delle tecnologie fotoniche e quali sono le loro principali esigenze?
Nell'ambito della fotonica il mondo industriale, se si escludono poche grandi imprese, è principalmente costituito da un vasto tessuto di Pmi, la cui sopravvivenza dipende fortemente dalla loro capacità d'innovazione; d'altra parte le loro dimensioni non sono tali da rendere in generale sostenibile una ricerca e sviluppo del tutto autonoma e di ampio respiro. Questo rende essenziale per la vitalità e la competitività del settore un meccanismo virtuoso di trasferimento tecnologico, che avvicini università e enti di ricerca al mondo industriale. Molto è stato fatto negli ultimi anni e la situazione è sicuramente migliorata rispetto al passato, ma molto resta ancora da fare. Creare un forum comune e avvicinare i due mondi attraverso manifestazioni dedicate può sicuramente dare un buon contributo. Un'altra iniziativa interessante nell'ambito di TecFo riguarda le presentazioni, da parte di aziende utilizzatrici, di soluzioni di successo proposte da alcuni degli espositori. Il coinvolgimento degli end-user nel porre problemi reali è un altro aspetto essenziale per creare vera innovazione e quindi competitività e per orientare il trasferimento tecnologico verso i settori applicativi di maggiore impatto.

Dal suo punto di vista, quali saranno gli scenari futuri in termini di evoluzione delle tecnologie, di nuovi ambiti di applicazione e di nuovi mercati?
Dal punto di vista dell'evoluzione delle tecnologie fotoniche, tre sono gli scenari dai quali ci si possono aspettare le novità di maggiore impatto sul medio-lungo termine: materiali, nuovi processi e condizioni “estreme” di utilizzo della luce. Entrando un po' più nel dettaglio, per quanto riguarda i materiali le maggiori novità potranno arrivare dai materiali organici, che consentiranno la realizzazione di dispositivi e sistemi fotonici a costi estremamente competitivi; da materiali innovativi, quali il grafene, il silicene, i nanomateriali e i cosiddetti metamateriali che già oggi consentono di “inventare” funzionalità ottiche e raggiungere prestazioni in precedenza inimmaginabili. Dal punto di vista dei processi grandi speranze vengono dalla progettazione e futura realizzazione di dispositivi e sistemi ottici quantistici. Infatti l'implementazione di processi quantistici consente un approccio completamente innovativo al mondo della trasmissione e del trattamento dei dati (informazione quantistica) che può portare, da un lato, a capacità di calcolo inimmaginabili con tecniche tradizionali, dall'altro, alla trasmissione sicura delle informazioni.
Per quanto riguarda le condizioni di utilizzo della luce, il progresso tecnologico mette oggi a disposizione range di frequenze molto più ampie rispetto al passato, potenze estremamente elevate e caratteristiche temporali della radiazione prima non disponibili (impulsi di luce sempre più brevi). Tutto questo fa della luce sia uno strumento di indagine scientifica di incredibili potenzialità sia un “utensile” estremamente versatile e potente in molti settori applicativi. Dal punto di vista degli ambiti applicativi, è difficile immaginare settori nei quali le tecnologie fotoniche non possano dare un importante contributo: basti pensare che molti dei progetti nell'ambito delle cosiddette “smart cities, smart communities” prevedono l'impiego di tecnologie fotoniche nei sistemi di monitoraggio. Fra i settori di maggiore impatto: comunicazioni ottiche; applicazioni biomediche; applicazioni al settore agroalimentare; produzione industriale e lavorazioni meccaniche con il laser; efficienza energetica, sia in termini di produzione di energia (fotovoltaico), sia in termini di risparmio energetico (per es. nel settore dell'illuminazione); monitoraggio ambientale; conservazione del patrimonio culturale; sicurezza; sensoristica in generale. Per quanto riguarda i mercati, quello della fotonica è fra i primi per quanto concerne la rapidità di crescita a livello mondiale. Si tratta di un mercato di notevole importanza nel mondo altamente industrializzato, ma con una buona presenza e ottimo trend di crescita anche nei paesi in via di sviluppo.

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