Secondo i dati resi noti da Bbc Research, il mercato globale dei microsensori dovrebbe totalizzare quest'anno 3,2 miliardi di dollari, con una crescita del 18,5% rispetto ai 2,7 miliardi registrati nel 2007, e dovrebbe inoltre superare gli 8,4 miliardi entro il 2013, sviluppandosi dunque a un tasso di crescita del 21,3%. Lo studio citato ha suddiviso il mercato nelle applicazioni dei Mems, dei biochip e dei nanosensori. Di questi, il segmento dei Mems rappresenta quello che possiede la share di mercato più ampia: valutato 2,2 miliardi di dollari nel 2007, tale ambito dovrebbe toccare i 2,6 miliardi quest'anno, per raggiungere i 6,4 miliardi nel 2013, con un Cagr del 19,6%. L'anno scorso, i Mems hanno detenuto una quota di mercato pari all'82,8%, percentuale che tuttavia dovrebbe calare nel quinquennio al 76,5%. Il segmento dei biochip, del valore di 465 milioni di dollari nell'anno passato, dovrebbe nel 2008 totalizzare 581,5 milioni, per arrivare nel 2013 a 1,8 miliardi, crescendo a un Cagr del 25,6%. La share relativa a questo segmento produttivo dovrebbe subire un incremento, passando dal 17,2% del 2007 al 21,6% prospettato per quest'anno. I nanosensori, infine, dovrebbero registrare per la prima volta un numero significativo di vendite commerciali nei prossimi anni, arrivando a costituire almeno il 2% del mercato dei microsensori entro il 2013, per un valore di 159,9 milioni di dollari. Quanto ai mercati finali, poi, la ricerca ha evidenziato come, nel 2007, quello che ha contribuito maggiormente alla richiesta di microsensori è stato l'automotive, che ha contribuito per oltre il 38% del mercato, seguito dal segmento delle scienze della vita (32,3%) e da quello delle industrie di processo (11,7%); ma entro la deadline del 2013, il segmento delle scienze della vita dovrebbe attestarsi in prima posizione, detenendo il 32,4% del mercato, mentre l'automotive dovrebbe scendere al 24,8%; al terzo posto, infine, dovrebbe collocarsi il mercato consumer, con una share del 23,9%.