Dal biennio 2001/2002, quella prevista per questo periodo sembra essere la più vertiginosa crisi nella distribuzione dei semiconduttori registrata dall’europea Dmass (Distributors and Manufacturers Association of Semiconductor Specialists). Nessuna regione o tecnologia è stata infatti risparmiata nel primo trimestre di quest’anno, che è terminato con vendite per distribuzione, consolidate dai membri dell’associazione, per un totale di 992 milioni di euro: il più basso risultato per trimestre apparso dall’ultimo trimestre del 2003; in confronto ai primi tre mesi dell’anno, poi, tali cifre rappresentano un calo del 26,3%.
Tutte le regioni, poi, sono state influenzate circa egualmente: tra i Paesi principali, solo la Francia - che ha registrato un -17,3% nelle vendite rispetto al primo trimestre del 2008 - ha perso meno del 20%, totalizzando 91 milioni di euro; il Regno Unito e la Germania hanno perso rispettivamente il 24,6% e il 27,2%, fatturando l’uno 86 e l’altra 329 milioni. Il più forte colpo è stato subito dal nostro Paese, in cui il mercato si è ridotto del 34,3%, calando a116 milioni. L’Europa dell’Est è andata incontro anch’essa a un periodo difficile, vedendo le proprie vendite scendere del 29%, fino a 93 milioni di euro, e posizionandosi dietro ai Paesi nordici, i quali hanno totalizzato 94 milioni, con un calo del 23,4%.
Quanto ai prodotti, tutti i più rilevanti segmenti hanno subito una riduzione nel trimestre considerato. Solo le memorie, oltre ai componenti logici e ai logici di tipologia programmabile, ne sono usciti con una perdita inferiore al 20%, mentre gli analogici e i Mos micrologici sono scesi rispettivamente del 25,2 e del 29,4%, totalizzando 275 e 221 milioni di euro. Tra i segmenti che hanno subito maggiore calo, i logici di tipo standard (-34,8%) e i discreti (-31,8%). Gli unici prodotti a mantenere le perdite su percentuali ancora a una cifra sono stati i Led, le memorie flash e i Dsp, nessuno dei quali, tuttavia, è riuscito a ottenere un andamento positivo.