Rohs 2: risvolti inaspettati

L'industria elettronica ha atteso a lungo che la Commissione europea pubblicasse le proposte di modifica alla direttiva RoHS del dicembre 2008. Come molti altri, siamo stati sollevati dalla notizia che molti dei cambiamenti previsti (nuove sostanze pericolose, nuove categorie di prodotto ed eliminazione delle esenzioni) non sono stati attuati o ne sono stati posticipati i termini per l'implementazione. Tuttavia molti sembrano non aver notato la proposta di introdurre il regime di marchiatura CE a RoHS, il che potrebbe avere delle conseguenze enormi sull'intera industria.

I punti chiave
Sono diversi i punti che devono essere presi in seria considerazione.

  • I produttori, compresi quelli che vendono o producono prodotti RoHS a proprio marchio, saranno obbligati a redarre dei documenti tecnici e realizzare controlli sulla propria produzione per garantire che non vengano immessi sul mercato prodotti contenenti sostanze pericolose.
  • I produttori dovranno fornire una dichiarazione di conformità attenendosi ai termini utilizzati dalla direttiva stessa. Si tratta di una dichiarazione di conformità assoluta, senza possibilità di avvertenze come "secondo i dati a nostra disposizione" o frasi simili.
  • I documenti tecnici e le dichiarazioni di conformità dovranno essere conservati per i 10 anni successivi all'introduzione del prodotto sul mercato.
  • I produttori dovranno applicare il marchio CE ai propri prodotti ed assicurarsi questi siano etichettati in modo da rendere visibile il costruttore, offrendo sempre un punto di contatto unico con il consumatore.
  • Gli importatori di prodotti nell'Unione europea devono garantire che il costruttore abbia rispettato il processo di valutazione della conformità, compresa la revisione dei documenti tecnici necessari e la marcatura del prodotto.
  • Gli importatori dovranno includere anche i propri dati sui prodotti e fornire un indirizzo per eventuali contatti.
  • In alcune circostanze, gli importatori dovranno anche essere in grado di fare dei semplici test sui prodotti importati e tenere un registro dei resi e dei reclami.
  • Gli importatori dovranno conservare le copie delle dichiarazioni di conformità per 10 anni.
  • I distributori (anche nel caso di prodotti il cui produttore si trovi nell'Unione europea) sono obbligati anche a verificare che al prodotto sia stata applicata la marcatura CE; che i documenti che accompagnano il prodotto siano in lingua locale e che il produttore e/o importatore di prodotti sia conforme a RoHS (anche per quanto riguarda la raccolta e l'archiviazione per 10 anni delle relative dichiarazioni di conformità).

Una conformità onerosa e complessa
Se verranno adottate queste proposte, è chiaro che la conformità diventerà per tutti coloro che lavorano nella catena di distribuzione un'attività molto più onerosa e complessa dal punto di vista delle risorse. I produttori e i distributori hanno stabilito i processi per il raggiungimento della conformità a RoHS in base alla legislazione attuale, ma lo hanno fatto soprattutto in modo individuale, ed ogni impresa ha controllato solo i processi a lei riferiti. In futuro, le prescrizioni per la conformità saranno molto più stringenti e uniformernno il modo in cui i produttori, importatori e distributori seguiranno le regole della nuova direttiva RoHS.

Il ruolo degli standard
Una caratteristica significativa di questo nuovo regime sarà la necessità di mettere a disposizione dichiarazioni di conformità in un formato standard. Questo rappresenta un grande cambiamento rispetto alla miriade di vari certificati, dichiarazioni e documenti di conformità che abbondano nell'attuale legislazione. Anche se questo renderà il tutto molto più facile, è anche vero che il nuovo standard richiede un livello più alto rispetto ad oggi. La frase chiave della dichiarazione di conformità è che "l'oggetto della dichiarazione di sopra descritto sia in conformità con la Direttiva...per quanto riguarda la restrizione all'utilizzo di alcune sostanze pericolose negli attrezzi elettrici ed elettronici" senza possibilità di frasi come "secondo i dati a nostra disposizione" , "secondo quello di cui siamo a conoscenza", "le parti fabbricate da noi e non dai terzisti" o frasi simili. I costruttori dovranno rivedere i propri processi di produzione e quelli di terzisti, per poter certificare la conformità e applicare il marchio CE ai propri prodotti; gli importatori e i distributori avranno il compito controllare quanto fatto dai produttori.

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