Ristagna il mercato dei semiconduttori in Europa

Con un fatturato di 2.208 milioni di euro, il mercato europeo dei semiconduttori, nel novembre 2011, è rimasto quasi invariato rispetto a ottobre (-0,2%). Ciò, tuttavia, equivale a una contrazione del 12,8% su base annua, come rileva l'Esia (European Semiconductor Industry Association). Il fatturato cumulato nei primi 11 mesi dell'anno si è ridotto del 5,7% su base annua, evidenziando un rafforzamento della tendenza negativa rispetto al corrispondente dato di ottobre (-4,7%). Dopo un bimestre positivo, all'inizio del 2011, l'andamento del mercato europeo è stato negativo fino ad agosto, mentre nei tre mesi successivi vi è stata una stabilizzazione attorno al volume raggiunto in luglio. Ne consegue che, anche nel caso vi fosse stata la quasi periodica ripresa di fine d'anno in dicembre, il turnover del 2011 risulterà inferiore a quello del 2010. Per il futuro fa però sperare in una (sia pur debole) ripresa l'andamento dell'industria elettrica tedesca, il cui fatturato del settore semiconduttori equivale a circa il 40% di quello europeo che, secondo la Zvei, nel 2011 dovrebbe essere stato di 38 miliardi di dollari. Essa, infatti, almeno fino al novembre 2011, ha mostrato una discreta resistenza nei confronti della crisi dell'euro e, secondo i rilevamenti Zvei/Ifo di dicembre, guarda ora con rinnovato ottimismo ai sei mesi successivi. Questo ottimismo viene ulteriormente rafforzato dall'indagine Ifo di gennaio, riguardante 7.000 imprese tedesche attive in tutti i settori dell'economia, che ha evidenziato un rafforzamento delle già ottimistiche previsioni riguardanti l'andamento degli affari nel semestre successivo.

Meno consolanti sono però le previsioni degli esperti inerenti agli sviluppi di Eurolandia che, quasi all'unisono, ne prevedono una leggera contrazione del Pil per quest'anno. E ciò non mancherà di riflettersi sull'andamento del mercato dei semiconduttori. Nei primi undici mesi del 2011 il mercato mondiale è risultato in leggera crescita (0,8%) su base annua, ma i più recenti indicatori economici fanno supporre che quest'anno il suo andamento sarà piuttosto piatto o, al più, solo minimamente in crescita (per l'economia del Giappone si prevede infatti una nuova recessione, mentre la crescita di quella cinese è vista in leggero calo dagli economisti). La Cina e il Giappone originano assieme circa il 40% del fatturato mondiale nel settore semiconduttori. Con ciò siamo un po' meno ottimisti di Wsts che a dicembre, con 310 miliardi di dollari, per il 2012 prevedeva una crescita del fatturato mondiale del 3%.

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