Previsioni al ribasso per i chip nel 2015

A soli due mesi da quando aveva stimato che il mercato dei chip nelle regioni dell’America sarebbe giunto a totalizzare 79,7 miliardi di dollari, con uno sviluppo nel 2015 del 15% rispetto all’anno passato, Wsts (World Semiconductor Trade Statistics) ha ora prodotto nuove ipotesi, che prevedono per queste aree uno sviluppo molto inferiore, pari al 3,7%. Altri considerevoli cambiamenti verificatisi nel 2015, che hanno indotto a modificare le ipotesi precedenti, riguardano inoltre l’Europa e il Giappone, i quali pure - soprattutto a causa delle variazioni nel tasso di cambio delle valute - riporteranno probabilmente risultati inferiori al previsto: il mercato europeo, che si pensava si sarebbe ridotto del 2%, sembra infatti risulterà contratto del 3,6%, mentre quello nipponico pare destinato a perdere il 9,5% e non il mero 3,7%, come invece stimato tempo prima. Ciononostante, la regione dell’Asia e del Pacifico, che dovrebbe quest’anno rappresentare il 60% del mercato totale, sembra destinata ad ampliarsi più rapidamente del previsto, a un tasso del 7%. Quanto alle tipologie di prodotto, poi, possiamo notare come nel 2015 tutte le principali categorie dovrebbero registrare una crescita in senso positivo; i maggiori picchi dovrebbero essere riportati dagli optoelettronici (+8,3%) e dagli analogici (+5,6%), che tuttavia subiranno un incremento più limitato rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Inoltre si può aggiungere che durante l’anno in corso lo sviluppo del mercato dei semiconduttori è trainato soprattutto dalle vendite di chip per smartphone e per il settore dell’automotive; guardando alle applicazioni finali, sembra dunque che l’automotive e le comunicazioni wireless otterranno risultati di crescita più soddisfacenti rispetto al mercato totale, mentre il mercato consumer e quello dei computer dovrebbe restare pressappoco piatto.

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