Più chip per aumentare la sicurezza dei veicoli

Grazie ai nuovi standard richiesti dalle direttive
governative e alle iniziative per la sicurezza intraprese dai produttori, il
mercato globale dell'elettronica per l'automotive dovrebbe salire a 240 miliardi
di dollari entro il 2020, ampliandosi di oltre il 50% rispetto ai 157 miliardi
del 2010. Leggendo infatti una recente indagine di IMS Research, ormai parte di IHS, “il massiccio
sviluppo dell'elettronica per l'automotive, nell'arco di una decade, riflette
la crescente importanza di questo ambito nella più ampia industria dei veicoli,
e attesta specialmente come gli Oem ritengano oggi che l'elettronica interna ai
veicoli rappresenti una dotazione di vendita essenziale per un'automobile”
, ha
commentato Ben Scott, analista di IHS dedicato all'automotive. Le dimensioni
del mercato, d'altra parte, sono anche più impressionanti di quanto si direbbe
a una visione superficiale, perché le stime attuali escludono il segmento
dell'informazione e dell'intrattenimento, sempre più fiorente. Come anticipato,
comunque, il maggior contributo allo sviluppo di questo settore è fornito dalle
normative governative in materia di sicurezza, che impongono per esempio i sistemi
per l'Esc (Electronic Stability Control) ovvero il controllo elettronico della
stabilità, e i Tpms (Tyre Pressure Monitoring System) cioè i
sistemi per il monitoraggio della pressione degli pneumatici; un altro fattore
di incremento, inoltre, è costituito dallo sforzo per integrare nei veicoli gli
Adas (Advanced Driver Assistance System) cioè i sistemi di assistenza
avanzata alla guida, che alla fine di questa decade potrebbero risultare quasi
triplicati.

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