In occasione del proprio raduno di marzo presso il Cosmopolitan Conference Center a Francoforte, in Germania, l’Epcia (European Passive Components Industry Association) ha discusso lo sviluppo del proprio mercato di riferimento nel corso del 2008 e del 2009. Secondo i risultati resi noti, si prevede per quest’anno una significativa riduzione del mercato europeo dei passivi, come conseguenza della crisi economica globale. Per i condensatori e le resistenze, che nel 2008 avevano già perso mediamente il 5%, il 2009 dovrebbe chiudersi con un calo del 20%. Il mercato combinato dei componenti elettromagnetici e dei filtri Rf dovrebbe perdere invece il 13%.
Le stime complessive per i passivi nel 2009, poi, indicano un calo del 17% rispetto all’anno scorso, per la maggior parte dell’Europa occidentale. Solo l’area dell’Europa centro-orientale e dei Paesi scandinavi mostra ancora un andamento positivo. Quanto ai settori applicativi, inoltre, l’automotive - per quanto attualmente condizionato dalla crisi - continuerà a lungo termine a crescere, a motivo delle sempre più diffuse specifiche relative al risparmio di carburante, alle normative in materia ambientale e di sicurezza, ma anche delle applicazioni per il comfort e l’intrattenimento in auto. Anche l’industriale dovrebbe col tempo riconfermarsi importante per i passivi, grazie alle applicazioni nel campo dell’energia rinnovabile. Nel segmento delle telecomunicazioni, egualmente sotto pressione per lo spostamento delle attività verso l’Est Europa, risulta trainante il business relativo alle base station. La produzione di elettronica consumer, poi, è migrata verso l’Europa orientale e la Turchia nell’ultimo decennio, e pertanto il declino di tale settore non influenza in modo rilevante il mercato europeo dei passivi.