Passione per l’ambiente

I rifiuti elettronici contengono moltissime tipologie di materiali, dai metalli preziosi al vetro, dalla plastica all’alluminio, all’acciaio; molti di questi materiali hanno un valore che con il tempo tenderà sicuramente ad aumentare, considerando lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali da parte dell’uomo, in particolare nelle aree geografiche in via di sviluppo. Anche per questo è essenziale che i Raee non vengano dispersi nell’ambiente, ma cresca la cultura e il know how finalizzati al corretto e, per quanto possibile, integrale recupero. ReMedia è il principale sistema collettivo presente nel nostro Paese per la gestione di tutte le tipologie di Raee. Espressione diretta dell’Industria, nasce nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader nel settore dell’elettronica di consumo e dell’Ict e si avvale del patrocinio delle più importanti associazioni e federazioni di settore.
La sua costituzione è motivata dall’esigenza dei produttori, degli importatori e dei distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche di rispettare l’entrata in vigore del decreto legislativo 151 del 25 luglio 2005, che impone loro di gestire l’organizzazione e il finanziamento delle operazioni di ritiro e trattamento con finalità di riciclo dei Raee.
L’Unione Europea ha definito una normativa specifica per la gestione dei rifiuti derivanti da questa tipologia merceologica, che si armonizzasse al contesto normativo e ai principi ispiratori già stabiliti in tema di corretto smaltimento dei rifiuti. Le direttive di riferimento sono la 2002/95/CE e la 2002/96/CE, recepite in Italia congiuntamente dal Decreto Legislativo 151 del 25 luglio 2005. Il Decreto Raee è diventato attuativo nel novembre 2007, in seguito alla emanazione di alcuni decreti che hanno reso possibile l’avvio del sistema nel gennaio 2008.

Un punto di riferimento
ReMedia è diventato un punto di riferimento nella gestione dei Raee, perché è in grado di garantire non solo il corretto adempimento degli obblighi di legge, ma anche l’ottimizzazione delle risorse economiche, nel rispetto degli standard di eccellenza richiesti dal riciclo delle apparecchiature a fine vita. Questo grazie anche a un’accurata selezione dei fornitori che ha permesso di siglare importanti partnership con gli operatori più qualificati nei servizi di logistica e di trattamento. I centri di trattamento selezionati da ReMedia sono specializzati nel recupero sicuro ed efficiente dei materiali, dispongono di tecnologie in grado di separare le diverse materie, lavorarle e cederle ad operatori che le re-introducono nel ciclo produttivo sotto forma di materie prime secondarie. ReMedia ha raggiunto la quota di oltre 1000 soci, tra cui numerose aziende leader nei settori dell’elettronica, delle telecomunicazioni, degli elettrodomestici, degli strumenti musicali, degli orologi, dei giocattoli, dei dispositivi medici e della grande distribuzione. Tutte le attività del consorzio sono senza scopo di lucro, ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei soci, dei partner e dei consumatori. Il numero e le dimensioni dei produttori rappresentati da ReMedia comportano la gestione di elevati volumi di Raee, il che consente di ottimizzare le prestazioni e i costi operativi a beneficio di tutto il sistema. La tracciabilità dei flussi, la sicurezza del trattamento e la valorizzazione del materiale recuperato sono un ulteriore punto di forza. L’azienda ha un responsabilità importante perché garantisce servizi di gestione dei Raee ad oltre l’80% dei centri di raccolta pubblici a livello nazionale, anche per questa ragione è uno degli interlocutori più autorevoli e accreditati presso le istituzioni e le associazioni di categoria.

Quali categorie rientrano nei Raee?
Sono soggette alla normativa Raee tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici, comprese nell’allegato 1A del D.Lgs. 151, destinate ai consumatori finali o ad uso professionale, progettate per essere usate con una tensione inferiore a 1.000 volt per la corrente alternata e a 1.500 Volt per la corrente continua e per le quali la corrente rappresenta la fonte primaria di energia che consente all’apparecchiatura di svolgere le sue funzioni fondamentali. In particolare le apparecchiature raccolte da Remedia sono: grandi e piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, elettronica di consumo, apparecchiature d’illuminazione, utensili elettrici ed elettronici, dispositivi medici, giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport, strumenti di monitoraggio e controllo, distributori automatici. Sono considerati Raee anche tutti i componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto al momento in cui si decide di eliminarlo. La raccolta separata dei Raee di provenienza domestica avviene suddividendo i prodotti a fine vita secondo cinque distinti raggruppamenti:
R1 - Freddo e clima
R2 - Altri grandi bianchi
R3 - TV e monitor
R4 - Varie elettronica di consumo, informatica, piccoli elettrodomestici, giocattoli, apparecchi di illuminazione
R5 - Sorgenti Luminose

I Raee così raggruppati sono ritirati dai sistemi collettivi presso i centri di raccolta tramite mezzi di trasporto muniti delle necessarie autorizzazioni e poi trasportati presso gli impianti di trattamento selezionati. ReMedia garantisce che il sistema operi con la massima efficienza e in totale sicurezza dal punto di vista ambientale. Inizia a operare presso i punti di raccolta (ad esempio le isole ecologiche comunali) e completa il proprio ciclo di attività solo quando i prodotti da smaltire sono stati trattati nel rispetto di rigidi criteri di sicurezza e trasformati quindi in materie prime secondarie.

Remedia in Europa
Il Decreto Raee ha le seguenti finalità primarie:
•    prevenire la produzione di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
•    promuoverne il reimpiego, il riciclaggio e il recupero;
•    migliorare, sotto il profilo ambientale, l’intervento dei soggetti che partecipano al ciclo di vita delle apparecchiature in questione;
•    ridurre l’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

ReMedia ha fornito il proprio contributo in termini di proposte e suggerimenti a due delle istituzioni che hanno inviato le proprie osservazioni in merito al decreto, Anie e Weee Forum. ReMedia è infatti membro del Weee forum (http://www.weee-forum.org/), organizzazione no-profit che riunisce i più importanti Sistemi Collettivi per il recupero dei Raee a livello europeo. A testimoniare i progressi ottenuti in Europa è sufficiente segnalare che nel 2000 il 90% dei rifiuti elettronici generato finiva in discarica, veniva bruciato, esportato o recuperato senza un adeguato trattamento, mentre nel 2008 questa percentuale si è ridotta al 54%.
I
Raee prodotti in Europa nel 2009 ammontavano a 9 milioni di tonnellate di cui il 33% è attualmente intercettato e gestito dai Sistemi Collettivi dei produttori, il 13% viene smaltito in modo non conforme (discarica), mentre il 51% viene ancora gestito attraverso canali informali (riciclatori non qualificati, esportazione). In Europa operano circa un centinaio di Sistemi Collettivi, per una media nel riciclo che raggiunge i 6 kg di Raee pro-capite annui. Nei paesi membri in cui il sistema di gestione dei Raee affidato ai produttori è partito da alcuni anni i risultati sono decisamente rilevanti. In Svezia, ad esempio, i Raee gestiti per abitante superano i 16 kg/anno. La situazione in Italia è sfortunatamente molto diversa in quanto il sistema Raee è partito solo all’inizio del 2008; attualmente si stima una raccolta pro capite annua di poco superiore ai 2 kg. I sistemi collettivi sono però pronti a fare la propria parte e a raggiungere in tempi rapidi la media europea nel cui contesto ReMedia si posiziona tra i primi dieci Sistemi Collettivi per volume di Raee gestito.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome