Nuove norme per l’auto elettrica

Il CEI, Comitato elettrotecnico italiano, in collaborazione con gli esperti di ANIE Confindustria e di IMQ, ha messo a punto, tramite il suo Comitato tecnico 20, la prima norma CEI per cavi per alimentazione di veicoli elettrici, per disporre a livello nazionale di una specifica tecnica comune, in attesa che in sede europea (CENELEC) e mondiale (IEC) siano realizzate le norme “armonizzate”.
Federazione ANIE partecipa da anni, con un team di esperti, ai comitati tecnici dell'ente normatore e grazie alla elevata professionalità ed esperienza dei suoi specialisti, fornisce pareri e consulenze tecniche indispensabili al percorso normativo.

La Norma CEI 20-106, (Cavi elettrici con isolamento reticolato non propaganti la fiamma, con tensione nominale non superiore a 450/750V destinati alla ricarica dei veicoli elettrici) pubblicata nel mese di Febbraio, si applica ai cavi flessibili con isolamento elastomerico reticolato e guaina a base di materiale termoplastico o elastomerico, utilizzabili per la ricarica di veicoli elettrici, secondo Norma IEC 61851, in tre casi specifici: connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) permanentemente collegato al veicolo stesso; connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cordone prolungatore (cavo e relativi connettori) tra la sorgente di alimentazione e il veicolo elettrico; connessione del veicolo elettrico alla sorgente di alimentazione realizzata con un cavo (e relativo connettore) permanentemente collegato alla sorgente di alimentazione.

I cavi previsti dalla Norma sono particolarmente adatti al collegamento tra il veicolo elettrico e il dispositivo di erogazione dell'energia elettrica. Possono essere utilizzati all'interno e all'esterno di edifici, dove la temperatura ambiente è compresa tra -30°C e + 50 °C e con temperatura in servizio permanente del conduttore non superiore a 90 °C. Inoltre possono essere esposti alla luce solare a contatto con sostanze corrosive contaminanti o acqua durante il tempo necessario per la ricarica del veicolo. Tutte caratteristiche la cui idoneità è stata valutata nei laboratori di IMQ, che ne garantirà anche gli aspetti di sicurezza. In previsione dell'utilizzo “pubblico” che tali cavi avranno, questi saranno infatti sottoposti al regime del Marchio IMQ il che significa verifica del sistema produttivo dell'azienda, testing sul prodotto e sorveglianza periodica della produzione anche attraverso prelievi in azienda e sul mercato. Chi avrà ottenuto la concessione dovrà apporre, per tutta la lunghezza del cavo, il contrassegno dell'ente di certificazione secondo quanto stabilito dal Regolamento IMQ.

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