Quattro chiacchiere con Dirk Wittorf di Nexperia a margine dell’evento che ha avuto luogo all’inizio di ottobre a Madrid, il Publitek Connect 2025
In occasione del Publitek Connect 2025, svoltosi a Madrid dal 6 all’8 ottobre, abbiamo incontrato Dirk Wittorf, vicepresidente per la strategia aziendale di Nexperia, per parlare delle strategie, delle tendenze e del futuro di uno dei più interessanti produttori europei di semiconduttori. Con sede nei Paesi Bassi, Nexperia è un’azienda con oltre 12.500 dipendenti distribuiti tra Europa, Asia e Stati Uniti, specializzata nello sviluppo di componentistica di base e presente ovunque ci siano dispositivi elettronici, spaziando dalle applicazioni automobilistiche e industriali a quelle mobili e di consumo.
Nexperia ha registrato una performance estremamente positiva nel 2024, superando i 2 miliardi di dollari di ricavi in uno scenario globale non certo semplice da gestire. Quali sono i segreti di questi risultati e come vede il posizionamento dell’azienda nei prossimi anni?
Il nostro successo nel 2024 si basa principalmente su due pilastri: la nostra presenza globale e la diversificazione dei prodotti. Abbiamo una presenza solida nelle principali regioni: Europa, America e Asia, con un ruolo particolarmente forte in Cina e in Europa. Questa presenza globale ci permette di bilanciare le diverse dinamiche di mercato a livello regionale. Ad esempio, se il mercato consumer in Europa rallenta, si può compensare con la crescita nel settore automotive o nella regione asiatica. Inoltre, il nostro portafoglio prodotti, composto principalmente da componenti discreti come diodi, transistor e MOSFET, è altamente generico e trova applicazione in un’infinità di settori, dall’elettronica consumer fino all’automotive. Al momento notiamo una tendenza di crescita nel segmento power, dove stiamo investendo fortemente con il lancio di nuovi prodotti mirati. Questo ci dà la flessibilità per affrontare variazioni di mercato e sfruttare le opportunità che emergono in ambiti strategici.
Gli investimenti nelle tecnologie avanzate come il carburo di silicio (SiC) e il nitruro di gallio (GaN) sono sempre più rilevanti. Quali sono le prospettive di queste soluzioni tecnologiche nel settore dell’automotive e della gestione energetica?
Il SiC sta assumendo un ruolo centrale nell’elettrificazione dei veicoli, soprattutto negli inverter che controllano la trazione e nella conversione DC-DC, che sono le applicazioni più critiche di questa tecnologia. La sua elevata efficienza e capacità di operare ad alte temperature lo rendono la scelta ideale per l’automotive, settore in cui prevediamo una rapida espansione. Parallelamente, il GaN trova applicazione in sistemi solari per rendere gli inverter più efficienti, aumentando la conversione dell’energia e riducendo le perdite. Anche nei data center, con l’esplosione dell’intelligenza artificiale negli ultimi due anni, la domanda di dispositivi ad alta efficienza energetica è aumentata drasticamente. Qui supportiamo il mercato con dispositivi discreti di nuova generazione, gate driver innovativi e soluzioni integrate che migliorano le performance energetiche e la gestione del calore, fondamentali per mantenere efficienza e affidabilità.
Recentemente Nexperia ha riorganizzato le sue business unit, puntando su circuiti integrati sempre più avanzati. Qual è la visione strategica e che risultati avete raggiunto?
Abbiamo tradizionalmente una forte posizione nel mercato della logica standard con gate, buffer, multiplex e GPIO. La nostra nuova unità, la Business Unit Integrated Circuit Solutions, intende espandere questo portafoglio includendo dispositivi analogici e soluzioni integrate, che rappresentano il futuro nelle applicazioni automotive e industriali. Questi dispositivi sono caratterizzati da alta efficienza energetica, bassi consumi e, spesso, sono utilizzati in conversioni di potenza e motorizzazioni intelligenti. La nostra strategia non si limita a fornire singoli componenti, ma soluzioni complete che migliorano l’efficienza energetica nei sistemi finali. Un altro elemento chiave è l’innovazione nel packaging, con tecnologie che consentono densità di potenza superiore e performance migliorate, rafforzando così il valore competitivo dei nostri prodotti.
L’innovazione va di pari passo con la sostenibilità. Che progressi avete fatto verso la neutralità carbonica?
Per Nexperia la sostenibilità è fondamentale. A questo proposito ci impegniamo su due fronti principali: in primo luogo riducendo l’impatto ambientale delle nostre operazioni. Ad esempio, nella fabbrica di Amburgo abbiamo già adottato energia elettrica al 100% proveniente da fonti rinnovabili, nonostante un costo iniziale più elevato. Inoltre, pratichiamo un rigoroso riciclo dei materiali preziosi come l’oro utilizzato nella metallizzazione, minimizzando lo spreco e il consumo. Sul fronte ambientale, il vero beneficio si ottiene però attraverso i nostri clienti: i dispositivi più efficienti che offriamo permettono significativi risparmi energetici, ad esempio in inverter solari e veicoli elettrici, contribuendo a ridurre le emissioni indirette lungo l’intera catena del valore. Il nostro obiettivo è raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni dirette (Scope 1 e 2) entro il 2035, mentre stiamo lavorando anche sulle emissioni indirette (Scope 3). Parallelamente, abbiamo un team dedicato alla salute ambientale e sicurezza, specializzato nel processo complesso di produzione che coinvolge molte fasi.
A livello di ricerca, quali legami avete con il territorio italiano e quali motivazioni hanno guidato l’apertura a Catania?
Abbiamo scelto Catania per il suo forte polo ingegneristico presente nell’Università locale, che forma tecnici e ingegneri di livello eccellente. Il nostro centro di R&D, pur essendo piccolo, si integra in modo sinergico con altre strutture, come quella di Amburgo, favorendo la cooperazione internazionale. La Sicilia rappresenta un’opportunità di sviluppo tecnologico e sociale, e puntiamo a valorizzare il talento locale, contribuendo anche allo sviluppo del territorio.
Quali sono le vostre previsioni di crescita per i prossimi 3-5 anni, in particolare riguardo alle applicazioni analogiche, di potenza e alle opportunità legate all’automazione e all’intelligenza artificiale?
La crescita prevista riguarda in particolare i moduli di potenza analogici e discreti, un segmento dove abbiamo identificato grandi potenzialità. La nostra strategia consiste nell’intensificare l’interazione con i clienti industriali e automotive, sviluppando soluzioni integrate che vanno oltre il singolo componente, coinvolgendo anche consorzi pubblico-privati e collaborazioni con università e centri di ricerca. L’obiettivo è arrivare a moduli di potenza ottimizzati che possano essere parte di sistemi complessi come inverter ad alta efficienza e basso peso, cruciali per automotive ed energie rinnovabili. La sinergia tra università, partner industriali e clienti finali sarà la chiave per affrontare le sfide tecnologiche emergenti, soprattutto nell’era dell’AI applicata all’elettronica.
Come affrontate le complessità delle restrizioni di mercato, in particolare quelle derivanti dalle normative statunitensi sui semiconduttori?
La nostra presenza globale con stabilimenti in Malesia, Filippine, Cina, Europa (inclusa Amburgo) e un centro di design a Dallas ci pone in una posizione di vantaggio. Abbiamo sviluppato una strategia di dual sourcing e localizzazione produttiva, che ci consente di distribuire la produzione e ridurre i rischi associati alle restrizioni geopolitiche. Collaboriamo inoltre con partner industriali di fiducia in tutto il mondo per garantire continuità nella supply chain e rispondere rapidamente alle esigenze del mercato. La nostra ampia base produttiva e le capacità di progettazione, unite a questa flessibilità globale, ci assicurano una forte resilienza anche in contesti complessi.
