MRO: dal passato al futuro

Efficienza e strategia negli acquisti indiretti, ovvero la metamorfosi strategica degli acquisti MRO. Un tema importante trattato ieri 29 ottobre a Milano in occasione della presentazione di un rapporto sul procurement dei materiali indiretti in Italia.

Il 29 ottobre 2025 Milano è stata l’occasione per RS Italia, in partnership con ADACI (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management) e l’Università Europea di Roma, di illustrare alla stampa la quarta edizione del rapportoIl Procurement dei materiali indiretti in Italia 2025”, il più approfondito osservatorio nazionale sui processi di acquisto MRO (Maintenance, Repair and Operations). 

 

PER SCARICARE IL RAPPORTO CLICCA QUI 

 

L’importanza dell’evento è emersa non solo dalla partecipazione di figure chiave del mondo degli acquisti e dalla presentazione di dati inediti, ma anche dalla centralità crescente che il procurement di materiali indiretti ha assunto negli ultimi anni, complici le crisi globali e l’accelerazione tecnologica. 

In passato spesso relegato a una gestione marginale e frammentata, oggi il settore MRO è riconosciuto come leva cruciale di efficienza, resilienza e innovazione, una svolta che il nuovo rapporto fotografa in maniera puntuale, offrendo strumenti e visioni essenziali per dirigenti, buyer e stakeholder industriali.

 

Massimiliano Rottoli – Managing Director di RS Italia
Massimiliano Rottoli – Managing Director di RS Italia

RS, frontiera dell’innovazione nella distribuzione

Il dibattito è stato aperto da Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia.

Con più di trent’anni di attività nel nostro Paese, RS annovera oggi 200 collaboratori e una gamma di oltre 830.000 prodotti a catalogo, disponibili in consegna rapida su tutto il territorio nazionale partendo dall’hq di Sesto San Giovanni (MI) e appoggiandosi a un Centro di Distribuzione di oltre 7.000mq a Vimodrone. “Siamo il secondo mercato più rilevante in Europa dopo la Germania, con una clientela B2B di oltre 47.000 aziende – ha dichiarato Rottoli –. La vera innovazione nasce dalla digitalizzazione: oggi circa l’80% delle vendite avviene tramite piattaforma, in Italia e nel resto del gruppo, il che permette una gestione più veloce, ricca di contenuti e soluzioni a valore aggiunto. Abbiamo investito nella prossimità produttiva, nella consulenza e nei servizi evoluti come il vending, guardando oltre la semplice fornitura.” Proprio in base a questa esperienza, Rottoli ha sottolineato come la varietà e la complessità dell’offerta MRO richiedano nuovi modelli gestionali, capaci di abbinare rapidità, competenze e flessibilità alle esigenze sempre più differenziate della manifattura italiana. Motivi questi che hanno spinto RS a supportare una ricerca importante come quella presentata.

Emanuela Delbufalo, Università Europea di Roma

MRO: i dati della ricerca su un settore in metamorfosi

L’indagine, che analizza nel dettaglio le dinamiche d’acquisto di queste risorse all’interno delle imprese nazionali, mette in luce sia le best practice consolidate sia le principali criticità emerse in un mondo che, seguendo l’incessante evoluzione tecnologica, si trova in una situazione di costante cambiamento.

Emanuela Delbufalo dell’Università Europea di Roma, ha messo in luce la profondità di questo cambiamento, guidato dalla digitalizzazione, dalla revisione dei processi e dalla valorizzazione delle competenze. Secondo la quarta edizione dell’indagine, condotta tra aprile e agosto 2025 su centinaia di aziende, si evince un quadro molto particolare della situazione italiana: il 74% delle imprese indica la digitalizzazione del processo d’acquisto come priorità per il proprio procurement MRO, con una vasta adozione di sistemi informativi integrati (73%) e di piattaforme e-procurement (60%); l’81% delle aziende opta per accordi di lungo periodo con i fornitori, consolidando i rapporti verso strategie resilienti e collaborative. Il 67% delle aziende riconosce l’ufficio acquisti come referente principale per gli approvvigionamenti MRO, con il 40% che lo vede ora direttamente collegato alla governance.

Oltre il 55% degli intervistati destina dal 3% al 20% del proprio budget totale agli acquisti MRO, e il 6% supera il 35%, a conferma della rilevanza economica della categoria.

Questa evoluzione si accompagna a una razionalizzazione della base fornitori (64%), al rafforzamento delle competenze dei buyer (58%) e alla crescita dell'importanza della sostenibilità: il 64% preferisce fornitori con packaging ecologici e il 54% valorizza soluzioni a basse emissioni. La digitalizzazione, accelerata dal Covid, e la centralità delle competenze specializzate sono considerate ora fattori abilitanti per gestire complessità crescenti, numeri di codici elevatissimi (71%) e emergenze frequenti come rotture e fermi macchina (55%) – tradizionalmente tallone d’Achille del settore MRO.

 

MRO

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e le sfide future nel settore dell'MRO

Per la prima volta l’indagine dedica un focus specifico all’intelligenza artificiale, individuata come una delle leve cruciali da sviluppare nei prossimi anni. Il 19,4% delle imprese ha già una strategia di adozione AI, mentre il 60% ne intravede un alto potenziale per la previsione della domanda e la gestione delle scorte. Tuttavia, questa trasformazione non è esente da ostacoli: la difficile integrazione con i sistemi esistenti (71%), la resistenza culturale (64%), la necessità di nuove competenze interne (50%) e la paura di accentuare la dipendenza dai fornitori digitali e di aumentare gli switching costs sono ostacoli ancora sentiti. La maturazione della funzione acquisti si traduce in un ruolo più centrale e interfunzionale, con il 51% dei team che opera integrando supply chain, produzione e governance. Sostenibilità e qualità del servizio si affermano come nuovi criteri guida accanto al prezzo, con la disponibilità (88%), l’affidabilità (87%) e la puntualità (85%) come fattori decisivi nella scelta dei partner. Mentre il Vendor Managed Inventory risulta adottato solo dal 29,9% delle aziende, laddove implementato porta risultati tangibili in efficienza e aggregazione ordini.

PER SCARICARE IL RAPPORTO CLICCA QUI 

 

Fabrizio Santini, presidente ADACI
Fabrizio Santini, presidente ADACI

Conclusione

La conferenza milanese del 29 ottobre 2025 ha rappresentato molto più di una semplice presentazione di dati: è stata il punto di convergenza di una comunità industriale consapevole che il procurement MRO italiano sta vivendo una fase di profonda rinascita e revisione strategica. Il quadro che emerge dai dati mostra chiaramente come l’ufficio acquisti sia passato da ruolo periferico a protagonista di processi resilienti, efficienti e sostenibili, così come evidenziato da Fabrizio Santini di ADACI. La digitalizzazione e le nuove competenze, la razionalizzazione della supply chain e la costruzione di partnership di valore sono ora al centro delle strategie delle aziende più evolute, ben consapevoli della necessità di abbracciare l’innovazione tecnologica per restare competitive. Tuttavia, le sfide restano: pressione sui budget, integrazione di sistemi, crescita costante delle competenze, governance condivisa e gestione del rischio. "Solo investendo nella formazione, nelle tecnologie abilitanti e nella collaborazione tra imprese e fornitori, sarà possibile coniugare efficienza e innovazione, trasformando il procurement MRO da voce di spesa a motore dello sviluppo industriale nazionale”, ha dichiarato Santini.

Questo è l’impegno raccolto da RS Italia e dai protagonisti della filiera, per un procurement che guardi alle opportunità future con visione e responsabilità.

RS Italia MRO

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome