La storia di Fairchild Semiconductor risale a cinquanta anni fa. L'azienda, infatti, venne fondata nel 1957. In quel periodo Robert Noyce, un brillante ragazzo proveniente dallo Stato rurale dell'Iowa e figlio di un pastore protestante, si stava impegnando a fondo per cercare di rendere migliori le prestazioni dei transistor. Nel 1958, Noyce e alcuni suoi colleghi dei laboratori di Fairchild svilupparono il primo circuito integrato monolitico: una complessa (secondo i parametri di allora...) struttura elettronica assemblata su una piastrina di silicio delle dimensioni dell'unghia di un neonato. Da lì è nata la moderna microelettronica, il cui sviluppo esponenziale ha un impatto assolutamente indiscutibile sulla vita di tutti noi.
In questi cinquanta anni, Fairchild ha vissuto molte alterne vicende. È passata di mano alcune volte. Di recente, nel 1997, è tornata a essere indipendente e ha ridefinito la sua missione: essere un fornitore leader di soluzioni di potenza. Nel 2005 Mark Thompson è stato nominato al timone di Fairchild, diventandone presidente e Ceo. Con una lunga esperienza maturata nel mondo dell'elettronica, Thompson ha le idee molto chiare su cosa fare per ridare lustro a questa gloriosa società che in passato aveva dato segno di subire gli acciacchi del tempo.
Qual è il programma più importante e più urgente su cui sta lavorando, in Fairchild?
Credo che la cosa più importante, per noi, sia cambiare mentalità. Molti dei componenti che vendiamo sono dispositivi discreti di potenza, di valore unitario non particolarmente elevato. Non è facile creare del reale valore aggiunto proponendo al mercato solo dei Mosfet. Per questo ci stiamo orientando sempre più a proporre soluzioni complete. Partiamo dall'identificazione di un problema, lavorando con i nostri clienti. Le faccio un esempio: i ventilatori a pale rotanti che si installano sui soffitti per rinfrescare l'ambiente sono pilotati, normalmente, da motori in corrente alternata, anche se un motore in continua sarebbe più efficiente. Ma non viene usato perché è difficile da progettare. Servono tecnici esperti che realizzino i circuiti elettronici necessari per il suo controllo. Questo è il tipico caso in cui può intervenire un'azienda come la nostra. Realizziamo dei progetti di riferimento, che ovviamente comprendono i nostri dispositivi, per il pilotaggio del motore in continua per ventilatori da soffitto. I nostri clienti sono soddisfatti, perché possono proporre prodotti migliori e più efficienti. Noi siano soddisfatti, perché la nostra soluzione genera veramente del valore aggiunto e ci permette di ottenere margini più elevati.
Quindi la tecnologia passa in secondo piano?
Assolutamente no. È impossibile proporre soluzioni efficaci senza disporre di tecnologie all'avanguardia. E in Fairchild esiste un portafoglio di tecnologie realmente di prim'ordine. Certo, ci sono ancora alcune cose da fare per completare il lavoro che abbiamo iniziato e disfarci completamente di alcune vecchie abitudini e vecchie linee di produzione. Ma la strada è ormai chiaramente delineata. Una volta Fairchild era un'azienda che cercava di fare utili quasi esclusivamente tagliando i costi. Certo, bisogna stare attenti ai costi: ma non è sufficiente, anzi, questa può rivelarsi una vera e propria trappola. Per fare utili bisogna favorire la crescita del fatturato, non chiudersi su se stessi tagliando tutti i costi in modo indiscriminato. Ho dovuto fare un po' di pulizia, anche tra alcuni manager. Non tutti erano all'altezza delle nuove sfide del mercato. Ma ora la situazione è molto più stabile. E, per tornare alla sua domanda, disponiamo di tecnologie veramente eccellenti che ci danno la possibilità di proporre le soluzioni giuste per un grandissimo numero di applicazioni diverse, in mercati differenti.
Un esempio del nuovo stile di Fairchild è l'acquisizione di System General?
Direi proprio di sì. System General è una società di successo, con una profonda esperienza nella progettazione di sistemi di alimentazione. Inoltre opera a Taiwan, in una regione geografica per noi molto importante. Tom Yang, il responsabile dell'azienda, è un eccellente progettista di sistemi di alimentazione che era riuscito a far crescere la sua società fino a fatturare alcune decine di milioni di dollari. Il matrimonio con Fairchild è una grande opportunità per entrambi. Noi abbiamo la macchina produttiva, i componenti, le tecnologie di base, i canali per la vendita dei prodotti sui mercati globali. Loro hanno la capacità di aiutarci a proporre le soluzioni giuste. Abbiamo dimostrato che noi, a differenza di quanto capita in molti altri casi, siamo davvero impegnati a proporre soluzioni, non a vendere solo componenti!
Su quali settori applicativi volete concentrare la vostra attenzione?
I nostri prodotti si adattano praticamente a tutte le applicazioni. Non esiste un segmento di mercato in cui non sia necessaria una soluzione per la gestione dell'alimentazione o della potenza. Detto questo, però, ci sono alcuni ambiti in cui ovviamente concentriamo la nostra attenzione. Uno di questi, per esempio, è la telefonia cellulare. Abbiamo realizzato regolatori Dc-Dc, componenti per la gestione dei segnali, commutatori di segnali analogici o micro serializzatori/deserializzatori (µSerDes) ad alta velocità che permettono di distribuire il segnale analogico ai vari blocchi funzionali del telefono. Il nostro µSerDes permette di inviare segnali ad alta velocità, in un telefono cellulare, a un eventuale display secondario, alla fotocamera, all'unità centrale di calcolo. Utilizza una tecnologia proprietaria che permette di ridurre di un fattore cinque il numero di interconnessioni interne al telefono. Ovviamente dispositivi di questo tipo possono essere utilizzati anche in altre applicazioni. Si tratta, ancora una volta, di brillanti soluzioni analogiche basate su una tecnologia consolidata.
Uno dei vostri cavalli di battaglia sono le soluzioni per il risparmio energetico, vero?
Siamo molto attenti alle problematiche di risparmio energetico. Siamo convinti che la microelettronica debba essere uno dei principali strumenti per ridurre il consumo di energia delle apparecchiature elettriche di ogni tipo. Proponiamo soluzioni per ottimizzare l'efficienza, ridurre la potenza consumata in stand-by o aumentare il fattore di potenza. Abbiamo spinto il pedale dell'acceleratore sull'innovazione, stiamo sperimentando nuovi materiali e nuovi sistemi di packaging. Per noi si tratta di una grandissima opportunità di mercato: in tutto il mondo stanno rapidamente entrando in vigore leggi e normative che favoriscono l'adozione di sistemi per il risparmio energetico. Stiamo cavalcando questa situazione con prodotti, soluzioni e progetti di riferimento che possono essere facilmente utilizzati in molti settori diversi per ridurre i consumi. Siamo convinti che la giusta corsa verso l'utilizzo di sistemi sempre attenti all'ambiente, l'adozione di politiche ambientali e di normative "verdi" saranno fattori che favoriranno una nostra crescita percentuale a due cifre. Sappiamo di essere leader nella microelettronica per l'efficienza energetica, con prodotti sviluppati appositamente per gli apparati a basso consumo, alimentati a batteria, o per i grandi motori utilizzati in ambito industriale.
Quali sono i principali canali che utilizzate per la vendita dei nostri dispositivi?
La vendita di componenti tramite i principali distributori mondiali di microelettronica ha un peso molto importante sul nostro fatturato. I colossi globali, come Arrow, fanno un eccellente lavoro per noi, soprattutto presso i clienti di dimensioni più piccole. Ma i clienti più importanti, quelli più difficili, esigono di collaborare direttamente con noi per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni realizzate ad hoc. Noi non ci sottraiamo alla loro richiesta: anzi, l'assecondiamo perché siamo convinti che questo sia il modo migliore per fare innovazione, per creare maggior valore aggiunto e per migliorare i nostri margini.