L’ESD fa tappa a Monza

Dopo 18 anni di programmazione e in particolare dopo il successo dell’edizione 2011 tenutasi a Marostica, l’appuntamento annuale con i temi correlati ai fenomeni elettrostatici è riconosciuto dagli operatori e dagli esperti del settore come un evento fondamentale, che consente di essere aggiornati sui trend e sulle ultime novità tecnologiche e normative del settore. Per il team ESD, il Convegno rappresenta un’occasione importante di incontro con il mondo dell’elettrostatica, per recepire spunti e richieste utili a migliorare il proprio lavoro e per fornire un supporto sempre più efficace, nell’individuazione e nel superamento delle problematiche ESD. Oltre a porsi come obiettivo la divulgazione della cultura ESD, il convegno vuole stimolare e sensibilizzare i settori e le aziende coinvolte nella gestione di eventi legati ai fenomeni di scariche elettrostatiche, elemento questo subdolo e fonte di perdite consistenti. In occasione della prossima edizione verranno analizzati i criteri inerenti la protezione ESD (EPA-movimentazione) e gli elementi tecnici e amministrativi che caratterizzano un “programma ESD” in linea con la normativa CEI EN 61340-5-1, ciò attraverso l’intervento di utilizzatori che operano principalmente nel settore “automotive”. Non mancherà, inoltre, un attento sguardo alla normativa tecnica internazionale grazie alla partecipazione di Reiner Pfeifle, responsabile della delegazione tedesca in ambito IEC (International Electrotechnical Commission), che illustrerà i punti salienti della normativa relativa alla protezione attiva.
Durante il convegno verranno trattati i requisiti ESD delle apparecchiature automatiche, l’evoluzione dei sistemi di protezione ESD (ambiente elettronico e ATEX) e si potranno approfondire alcuni aspetti inerenti la gestione dei componenti Moisture-Sensitive Devices (MSDs), argomento questo di notevole interesse a causa dell’aumento dei processi conformi alle direttive RoHS. Sarà anche possibile condividere gli aspetti salienti dell’evoluzione tecnologica e della normativa ESD, inclusa la consolidata migrazione verso le nanotecnologie. Come ormai sperimentato nelle precedenti edizioni, è prevista in conclusione di giornata la consueta “tavola rotonda”, che vedrà la partecipazione di tutti i relatori, che verranno impegnati a focalizzare con i partecipanti gli aspetti più interessanti emersi nel convegno e a soddisfare eventuali quesiti sul tema.

Ecco gli interventi che si susseguiranno nell’arco della giornata:

ESD PROTECTION - EVOLUZIONE TECNOLOGICA

Nanotecnologie e alcuni prodotti meccanici "off-the -shelf"
G. Coletti – Università degli Studi di Genova

Viene presentato un breve excursus che partendo dalla struttura della materia (3-600 nanometri) conduce ad applicazioni di polimeri nanostrutturati recenti e "in produzione".

Dai tulipani ai fenomeni ESD: storie parallele d’insignificanze distruttive
R. Busetto – PCB Magazine

Elementi apparentemente insignificanti sono spesso causa di devastanti fenomeni distruttivi. È stato così per importanti bolle finanziarie della storia, lo è ancora - quasi quotidianamente - per i processi produttivi nei più disparati settori industriali, specialmente in quello elettronico.
I fenomeni ESD, sebbene quasi impalpabili e assai meno evidenti di molte altre manifestazioni distruttive, possono creare elementi di disturbo nel bilanci delle aziende di produzione elettronica. Quali sono le dimensioni economiche di tali disturbi? Come minimizzare le perdite e massimizzare i ricavi utilizzando le giuste misure preventive e le cure adatte a limitare i danni dei fenomeni ESD in una moderna azienda di produzione elettronica?

Ionizzazione
Dipl.-Ing. (FH) Rainer Pfeifle – Warmbier - iNARTE certified ESD Engineer (Reg. No. ESD-00384-NE)

Ionization systems used in ElectroStatic Protected Areas (EPA’s) in order to minimize Electrostatic Charges on process relevant insulators
- Introduction;
- Overview of different ionization technologies used in ESD areas
- Presentation of the requirements for ionization system according to IEC 61340-5-1 for qualification and verification of systems;
- Presentation of test methods according to IEC 61340-4-7;
- Optimal installation of ionization systems at Work stations and in machines;
- Typical problems with ionization system during long time operation.

EQUIPMENTS - ASSIEMATURA AUTOMATICA - APPLICAZIONI MSD

Opportunità per ridurre l’impatto ESD nella produzione SMD: l’impatto delle macchine di processo
L. Mancini - Assembléon

Vengono esaminate le problematiche ESD nella macchine di processo della linea di produzione SMD Tutta la linea ha un impatto sul ESD ed occorre attenzione a tutte le macchine di processo anche le più semplici come gli elementi di trasporto schede. Vengono analizzate le macchine di processo e Assembléon presenta le soluzioni possibili per ridurre l’impatto SMD.

L’impatto dell’umidità nei processi conduttivi
M. Mattei – i-tronik

L’influenza dell’umidità nell’affidabilità dei componenti elettronici è generalmente sottovalutata o, spesso, semplicemente sconosciuta. I dispositivi sensibili all’umidità (MSD) sono componenti elettronici incapsulati con un composto plastico e altri materiali organici.
L’umidità proveniente dall’atmosfera entra in questo rivestimento permeabile per diffusione. Il processo Lead-Free incrementa il problema MSD (Moisture Sensitive Devices) e MSL (Moisture Sensitive Level) in maniera sostanziale. I guasti associati all’umidità possono essere molto dannosi e pertanto necessita che i produttori investano tempo ed energie nel trovare una soluzione efficace al problema. La protezione MSD e la tracciabilità MSL sono diventate le nuove sfide per l’industria elettronica. Totech, attraverso la gamma di prodotti Super dry, protegge i componenti sensibili all’umidità in accordo con la normativa IPC/JEDEC J STD 033 B.1, salvaguardando la produttività e integrando la protezione dei componenti MSD che viene gestita anche attraverso l’impiego di buste barriera.

FLOORING
Sistema “pavimentazione” negli ambienti controllati: gestione integrata degli aspetti tecnici, manutentivi e di sicurezza ambientale.
A. Bonafede - Nora
 
Come gestire il processo di scelta e installazione di una pavimentazione ESD resiliente per ottenere i massimi risultati in termini di prestazioni elettriche, abbattimento dei costi del ciclo di vita e sicurezza degli operatori, della produzione e dell'ambiente. Tramite esperienze concrete esploreranno gli aspetti critici della sicurezza di operatori, macchinari e produzione, le norme vigenti in termini di qualità ambientale e le possibilità offerte da certificazioni internazionali volontarie in tema di sostanze volatili organiche pericolose per l'uomo e l'ambiente, i metodi manutentivi adatti a mantenere inalterato il valore e le performance delle pavimentazioni installate, minimizzando il più possibile i costi di gestione lungo l'intero ciclo di vita del prodotto.

Test di controllo delle emissioni delle sostanze volatili nei pavimenti ESD
D. Carotenuto

Sono ormai diversi anni che chi produce pavimenti deve assicurare dei limiti sulle emissioni di sostanze organiche: i cosiddetti VOC, SVOC, TVOC. Oggi le norme della serie ISO 16000, le linee guida di DIBt e AgBB rappresentano lo stato dell’arte per la garanzia della salubrità dell’aria negli ambienti ove il pavimento è stato installato. A confermare che questo è un argomento ancora in evoluzione, è noto che a breve la normativa francese obbligherà a identificare mediante etichettatura sull’imballaggio la classe di emissione di ogni pavimento commercializzato nella nazione. Vi sono tuttavia applicazioni in ambienti EPA particolarmente segregati come per esempio nell’industria aerospaziale, nella produzione di microchip o di hard disk, che fin dagli anni ’90 hanno richiesto lo stesso tipo di assicurazioni con limiti molto più stretti e con test più severi giacché i prodotti manipolati in questi ambienti sono per loro natura estremamente più sensibili del corpo umano al contatto con le emissioni di sostanze organiche. Saranno sinteticamente illustrati questi metodi di misura alla luce dell’esperienza che è stata accumulata con la clientela.

Sistemi a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili per la progettazione e realizzazione di pavimentazioni ESD
P. Di Silvestro - Mapei

Una pavimentazione funzionale deve avere proprietà ben precise e durevoli per tutta la sua vita utile, o che possano essere facilmente ristabilite mediante una manutenzione non eccessivamente onerosa. Quanto sopra deve anche valere per le proprietà antistatiche richieste per pavimentazioni installate in EPA. Un pavimento, “conduttivo e/o statico dissipativo”, con il quale le persone e gli oggetti mobili sono in contatto, costituirà un’efficace protezione passiva utilizzata per garantire l’equipotenzialità in buona parte delle postazioni all’interno di EPA (Aree Protette da Scariche elettrostatiche). Ecco le regole e i punti fondamentali da rispettare per una buona progettazione ed esecuzione, prestando particolare attenzione al tema sempre più sentito dell’ecosostenibilità e della sicurezza negli ambienti di lavoro.

Pavimentazioni resinose in ambienti ESD tra presente e futuro: soluzioni tecniche su supporti difficili.
D. Dinoia - SIVIT

In ambienti ESD esistono soluzioni resinose specifiche, che permettono di scaricare, attraverso punti di messa a terra, le correnti elettrostatiche. Ambienti tipici che richiedono queste caratteristiche sono le sale operatorie, i laboratori di diagnostica, i Centri Elaborazione Dati, le linee di montaggio e i magazzini di prodotti elettronici e/o infiammabili, gli zuccherifici, i laboratori chimici, le aziende alimentari e metalmeccaniche, ecc. L’applicazione della resina consente inoltre di ottenere superfici e ambienti più puliti e meglio pulibili, colorati e accoglienti, sicuri, con bassi costi di manutenzione, con migliore definizione del lay-out aziendale (camminamenti, zone di produzione, strisce segnaletiche, attraversamenti pedonali), con la possibilità di operare senza smantellamento del pavimento esistente e con un ottimo impatto estetico. La memoria illustra la possibilità di applicazione delle pavimentazioni resinose su supporti difficili e in ambienti ESD sottoposti a carichi pesanti. Nello specifico è opportuno sottolineare che, mediante un'accurata analisi del supporto e delle sue caratteristiche, è possibile adottare soluzioni in grado di dissipare le cariche elettrostatiche, ottenendo nel contempo elevate prestazioni di tipo meccanico e chimico anche in presenza di risalita capillare di umidità dal terreno.

PROGRAMMI ESD
Campiglione Plant evolution
R. Teppa – C. Merlo Magna

Lo stabilimento Magna di Campiglione Fenile ha avuto una trasformazione radicale, da realtà di assemblaggio prettamente meccanico a realtà di assemblaggio elettromeccanico. Ciò ha comportato un completo rifacimento del layout di stabilimento e l’implementazione di reparti adatti a recepire la movimentazione e l’utilizzo di assemblati/componenti elettronici. Si sono create aree EPA opportune e si è attivato un programma ESD con i relativi piani di controllo e mantenimento. L’operazione più onerosa è stata la diffusione della materia ESD a tutto il personale tramite training diffuso al 100% dell’impianto.
È stato inserito nel programma di formazione ai neo-assunti dall’HR office il training di base, le regole ESD inserite nel regolamento aziendale. Le motivazioni che hanno portato all’attivazione del programma sono essenzialmente tre: la richiesta del cliente, la richiesta del fornitore e le garanzie di qualità del prodotto.

SICUREZZA ESD

Introduzione all’USI
A. Panico - Tiger-Vac Europa Srl

Gli incidenti dovuti a cariche elettrostatiche in ambienti a rischio esplosione quantificano il 9% delle cause d’innesco verificatesi in tali aree. Le attività di studio e ricerca, promosse da Unione Sicurezza Informazione, coinvolgono il Team ESD per un supporto nell'analisi di quei parametri che determinano tali eventi accidentali, al fine di identificare soluzioni concrete di buona prassi che aiutino gli addetti ai lavori nel arduo "obbligo" di definire le attrezzature, i rivestimenti, i dispositivi di protezione individuali e le procedure comportamentali adeguate all'interno di luoghi e aree di produzione classificate ATEX (ATmosphere EXplosives). I risultati di questa collaborazione e condivisione di competenze verranno posti al vaglio dei gruppi di lavoro del progetto ATEX ITALIA a cui partecipano autorevoli rappresentanti di differenti enti di controllo nazionale. L'obiettivo è quello di promuovere l'allineamento e l'applicazione delle "best practics" che verranno individuate, al fine di ridurre e monitorare gli incidenti e gli oneri a essi correlati.

NORMATIVA ESD

ESD Standard trend
G. Reina - Elbo Service

La protezione ESD viene normalmente garantita attraverso sistemi attivi e passivi all’interno di aree EPA e, a tal proposito, la normativa CEI EN 61340-5-1 è in continua evoluzione. Il meeting IEC 101 (Wg5), tenutosi a New York lo scorso giugno, ha posto le basi, attraverso l’analisi e la discussione del documento IEC 101/333/CD, per una nuova emissione del normativa ES in linea con l’evoluzione tecnologica. I commenti al documento IEC 101/333/CD, come prassi, erano stati inviati precedentemente dai Comitati Tecnici Nazionali incluso il CEI: Comitato Elettrotecnico Italiano. La memoria focalizza “high light” e orientamenti in sede di valutazione oltre all’aggiornamento di elementi tecnici e amministrativi del programma ESD.

La normativa tecnica: come e perché si origina
G. Vittori - CEI

L’intervento si propone di far luce brevemente sul processo di creazione della normativa tecnica e sulle motivazioni che stanno alla base dell’origine delle norme stesse: in pratica l’obiettivo è quello di far comprendere “come e perché” si origina la normativa tecnica. Nell’intervento verranno presentate le modalità organizzative, le risorse, le regole e i meccanismi che stanno alla base dello studio, della preparazione, della diffusione e della manutenzione della normativa, sottolineando quali sono le possibilità di intervento e gli obblighi dei Comitati Nazionali.
Particolare attenzione verrà dedicata alle ragioni e alle motivazioni che innescano i progetti normativi, evidenziando che le norme tecniche si originano da motivi tecnici e prestazionali e da cause sociali e politiche. Queste ultime, in particolar modo, stanno diventando sempre più importanti, con notevoli ripercussioni sul mercato e sugli operatori coinvolti.

PACKAGING

Imballaggi conduttivi in cartone ondulato
L. Crippa – Scatolificio Crippa

Protezione ESD, ma anche protezione meccanica e quindi attenzione a spessori, peso e prestazioni, per poi scegliere correttamente il tipo di cartone. Non solo scatole, ma anche interni dedicati: l’imballo ottimale va infatti progettato in relazione al prodotto da proteggere. L’impiego del cartone ondulato rappresenta da sempre una scelta ecosostenibile.

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