L’editoriale di Novembre 2012

Un segmento applicativo su cui puntare l'attenzione? La tecnologia elettronica "indossabile". Secondo gli esperti, entro il 2016 si dovrebbero vendere quasi 100 milioni di sistemi indossabili di ogni tipo. Si va dagli occhiali per la realtà aumentata alle fasce pettorali che misurano il battito cardiaco.
Le tecnologie indossabili non sono invasive e possono migliorare davvero la qualità della vita. È di questi giorni, per esempio, la notizia della "camicia elettronica" di Maxim. Monitora continuamente il funzionamento del cuore di chi la indossa. Si collega, tramite Bluetooth, con il cellulare del paziente e spedisce i dati in rete (o "sulle nuvole", cioè nel "cloud"), da dove un cardiologo li può prelevare per analizzarli tranquillamente da casa, magari sul suo iPad. I vantaggi? Meno costi per le strutture sanitarie e meno vincoli per il paziente che non deve sottoporsi a estenuanti controlli continui.

Un esempio analogo è il BodyGuardian che ha superato i rigidi test della Food & Drug Administration americana e quindi può essere venduto a cliniche ed ospedali. Anche in questo caso si tratta di un sistema remoto, minuscolo e indossabile, per pazienti affetti da aritmia cardiaca. Il sensore raccoglie i principali parametri vitali: tracciato dell'elettrocardiogramma, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, livello di attività fisica. Anche in questo caso le informazioni vengono immediatamente rimbalzate in rete, a disposizione del medico per il monitoraggio del paziente durante la sua normale attività quotidiana. Il fatto che il sistema, basato sui Mems della ST, abbia superato il vaglio della Fda la dice lunga sul suo livello di maturità. Non si tratta di giochi, o prototipi curiosi da presentare a una fiera. Siamo di fronte a prodotti industrialmente validi, affidabili e con ottime prospettive commerciali.

Il settore della sanità non è l'unico territorio di conquista dell'elettronica indossabile. Un altro possibile campo sono i sistemi di intrattenimento. Esistono già in commercio tute intelligenti, che rilevano i movimenti del corpo di chi le indossa per proiettarlo da protagonista in un ambiente virtuale, un videogioco ad altissima sofisticazione. In un futuro non troppo remoto una periferica indossabile sarà tutto ciò che serve per dialogare l'ambiente che ci circonda. Cambierà radicalmente il nostro modo di interfacciarci con le macchine. Niente più mouse o tastiere. Sarà sufficiente muoversi liberamente nello spazio e parlare la nostra lingua per attivare le funzioni che ci servono.

Insomma, gli sviluppi sono potenzialmente enormi. Quali le tecnologie abilitanti? I sensori di grandezze fisiche (accelerometri, giroscopi, ecc.), poi le tecnologie di comunicazione wireless. Infine le tecniche per ridurre al massimo i consumi e catturare tutta l'energia possibile dall'ambiente. Conviene essere pronti a padroneggiare bene queste tecnologie: possono aprire la strada a mercati promettenti. E, per inciso, in Italia esistono già esempi di eccellenza nella realizzazione di sistemi intelligenti indossabili.

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