L’editoriale di maggio 2012

L'elettronica per il settore medicale rappresenta una delle eccellenze poco note del nostro Paese. Il team di biorobotica che ruota attorno al professore Paolo Dario, dell'Istituto Superiore Sant'Anna di Pisa, sta riscuotendo grande interesse nei circoli scientifici di tutto il mondo. Di cosa si tratta? Una vera e propria rivoluzione copernicana. Metodologie minimamente invasive che sfruttano gli orifizi corporei naturali, minuscole incisioni o addirittura tecniche di assorbimento cutaneo per introdurre nel corpo del paziente lo strumento terapeutico. In alcuni casi si tratta di piccoli robot, grandi quanto una normale pillolina, progettati per operare in ambienti angusti e molto critici, in presenza di fluidi biologici e su tessuti delicati. Macchine intelligenti che eseguono operazioni di microchirurgia o che effettuano medicazioni locali, esattamente là dove sono necessarie. Tutto questo con l'enorme vantaggio di creare il minimo disturbo possibile al paziente: quella che in inglese viene definita "scarless surgery", chirurgia che non crea ferite o danni al corpo umano. E non è fantascienza. E, soprattutto, è un settore in cui l'Italia eccelle.
Ma non è l'unico interessante sviluppo nell'ambito dell'elettronica applicata alla medicina o, più semplicemente, alla salute e al benessere. Di recente sono state presentate delle "tute elettroniche": indumenti particolari che si adeguano al corpo come una seconda pelle e contengono un gran numero di sensori. Analizzano la postura e i movimenti di chi li indossa: possono essere utili per migliorare le prestazioni atletiche dei campioni che si allenano per le prossime olimpiadi, oppure forniscono informazioni terapeutiche importanti nei casi di persone che stanno seguendo percorsi di riabilitazione motoria. Anche in questo caso, la "tuta elettronica intelligente" è un risultato made in Italy.
Intorno a Milano sta crescendo una forte competenza, nata dalla collaborazione tra università, grandi corporation e piccole aziende, sulle tecniche più avanzate per l'analisi del DNA a scopi diagnostici. Anche in questo caso, ovviamente, la microelettronica è la tecnologia abilitante. Di esempi se ne potrebbero fare molti altri ancora. La creatività italiana sta dando grandi frutti nel settore dell'elettronica applicata alla medicina. È il momento giusto per saperne di più. Tutti gli esperti di questo settore si ritroveranno a convegno, nel mese di giugno a Milano, nel corso di una giornata organizzata dalla nostra rivista. Un'occasione da non mancare, per condividere idee e opportunità di successo in un mercato in forte e rapida crescita.

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