L’editoriale di Febbraio 2011

La vera star del 2010 (e probabilmente del 2011)? Pochi dubbi: il solare. A livello mondiale le installazioni di impianti fotovoltaici sono aumentate del 120,5%, secondo le cifre pubblicate da iSuppli. Nel 2011 la crescita dovrebbe “rallentare” assestandosi sul 39,3%.
Per una volta, l'Italia gioca il ruolo di protagonista assoluta sul palcoscenico mondiale. E non solo perché il nostro è il Paese del Sole. Nel quarto trimestre del 2010 il numero di MW solari installati in Italia è addirittura raddoppiato rispetto ai tre mesi precedenti, fino a sfiorare il livello di 1000 MW: un forte segnale di vitalità. La corsa continua anche agli inizi del 2011, anche se a ritmi meno frenetici. iSuppli è convinta che si taglierà il traguardo di 1 GW installato al trimestre. Motivo? Condizioni ambientali favorevoli a parte, in Italia gli incentivi governativi sono più robusti e allettanti che altrove.
Un settore così florido può trainare una parte della crescita industriale e può creare buone opportunità di sviluppo. Il solare, per raggiungere un livello decente di efficienza, ha bisogno di un'elettronica di controllo piuttosto sofisticata. Servono sistemi capaci di massimizzare l'energia generata da ogni singolo pannello, in qualunque condizione di illuminazione. E la microelettronica ha un ruolo fondamentale nella realizzazione di applicazioni per sfruttare sempre meglio i doni del sole. Esistono moltissimi componenti progettati e studiati ad hoc dai leader del settore e che aspettano solo che qualche progettista intelligente li sappia usare bene.
Servono pannelli solari con rese sempre maggiori. Per questo sta scaldando i motori (pronto a partire entro il prossimo autunno) uno stabilimento capace di produrre inizialmente pannelli per 160 MW. Una fabbrica che nasce, a Catania, sulle ceneri di una linea di produzione per chip sofisticati. Un modo per sfruttare investimenti che non avevano mai dato frutti tangibili, stroncati sul nascere dalla crisi che ha attraversato il mondo dei circuiti integrati. E anche uno strumento per creare posti di lavoro hi-tech in Sicilia, sfruttando tecnologie e know-how già esistente.
Insomma, dal solare, se siamo furbi, potremo trarre grosse soddisfazioni. Non per nulla i tedeschi si stanno già muovendo proponendo applicazioni ad hoc e investendo al sud delle Alpi. Il mercato italiano, in questo campo, è molto più ricco e promettente di quello tedesco e non ha (quasi) paragoni in tutto il mondo: solo negli Usa il ritmo della domanda di installazioni fotovoltaiche tiene il passo con l'Italia.
Un'occasione da non lasciarsi scappare per non correre il rischio che, ancora una volta, il nostro Paese sia un forte consumatore di servizi e prodotti rigorosamente di provenienza estera.

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