L’editoriale di Dicembre 2012

Era da tanto tempo che non mi capitava. Da anni. Durante l'ultima edizione di "electronica" (dal 13 al 16 novembre a Monaco di Baviera) si doveva sgomitare per farsi largo in alcuni dei corridoi. Tanta gente, interessata e attenta, ha partecipato alla più grande kermesse mondiale della microelettronica. Ben 72.000 visitatori da ogni parte del mondo, secondo gli organizzatori. Soprattutto italiani: i più numerosi dopo i tedeschi, che giocavano in casa. Gente disposta a pagare € 33,00 per un biglietto giornaliero di ingresso che dava accesso a 16 padiglioni con circa 2.700 espositori.  Ne ho ricavato la sensazione di una ripresa del settore. Cauta, lenta, modesta. Ma pur sempre una ripresa. E questa è già una buona notizia. Il settore guarda con moderato ottimismo al 2013, come ha dichiarato anche Christoph Stoppok, Direttore Generale delle associazioni di componentistica, sistemi elettronici e circuiti stampati all'interno della Zvei (la federazione tedesca dell'industria elettrotecnica ed elettronica): “Dopo una leggera contrazione, per il mercato mondiale dei componenti elettronici ci aspettiamo una crescita del quattro percento circa, che porterà il giro d'affari a 480 miliardi di dollari. E le previsioni indicano un aumento del fatturato anche per l'industria dei semiconduttori.”  Quali i settori trainanti? Innanzitutto l'automobile. Quasi ovunque facevano bella mostra di sè autovetture piene di chip: per consumare meno, per essere più sicure, per offrire maggiori informazioni e intrattenimento ai passeggeri. E quasi tutti quelli che ho intervistato mettevano l'automobile in cima alla loro lista di priorità. Altro settore in gran movimento, certamente quello delle applicazioni per la salute e il benessere. Con demo di strumenti portatili e indossabili per tenere sotto controllo i parametri biologici; t-shirt in grado di eseguire l'elettrocardiogramma di chi le indossa e di spedire i dati (wireless) al centro diagnostico; cerotti capaci di garantire con precisione la necessaria infusione d'insulina ai diabetici. Ultimo, ma non meno importante, segmento applicativo in grande fermento: la domotica. E poi l'argomento trasversale dell'efficienza energetica, della smart-grid, della smart-city.  Confesso che ero partito da Milano convinto che mi sarei sottoposto a un tour de force doveroso, ma poco fruttuoso, a contatto con interlocutori che non avrebbero fatto altro che descrivermi scenari a tinte fosche. Così non è stato, anzi! Moltissimo entusiasmo, ovunque. Anche se i più saggi, quelli che ormai di crisi settoriali ne hanno viste tante, mantenevano una buona dose di scetticismo: "Per ora stiamo vedendo tantissimi nuovi progetti, partono tante iniziative. Speriamo che si concretizzino e diventino realtà industriali!"

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