L’editoriale di Dicembre 2010

Tutti concordi, i visitatori e gli espositori di Electronica 2010 (la più grande fiera mondiale della microelettronica). La crisi è ormai alle nostre spalle. Il 2010 è stato molto buono e anche l'anno prossimo non sarà poi così male. I più cauti parlano di una percentuale di crescita per i chip, a livello globale nel 2011, “compresa tra il 5 e il 10%”. Quasi tutti i segmenti applicativi danno segni di vitalità. Su tutti, spiccano i numeri dell'elettronica per l'automobile e delle applicazioni per il risparmio energetico o per le energie rinnovabili. Molto bene anche i chip nel settore della sanità o, più genericamente, del “benessere”. Bene anche l'illuminotecnica e l'elettronica di consumo. Quest'ultima, in particolare, risente positivamente del passaggio al digitale terrestre che sta avvenendo in tutto il mondo e dell'avvento di nuovi televisori 3D (qualcuno già parla di 4D, con trasmissioni televisive che coinvolgono tutti i cinque sensi).

La crescita generalizzata sembra essere solida e robusta. Dopo una prima improvvisa impennata nel secondo trimestre del 2010, con una conseguente grande penuria di materiale microelettronico e l'allungamento a dismisura dei tempi di consegna, la situazione è ormai tornata alla normalità. I prezzi sono relativamente stabili e oggi è possibile ottenere tempi di consegna, per le principali famiglie microelettroniche, abbastanza ragionevoli.

I produttori di dispositivi al silicio stanno investendo alla grande per cavalcare l'onda positiva e recuperare il tempo perduto. Dopo aver visto improvvisamente riempirsi le fabbriche per soddisfare un volume di ordini imprevisto, con un tasso di utilizzo degli stabilimenti insopportabile e superiore al 95%, hanno finalmente deciso di investire. Secondo Gartner, una società di ricerche che segue il mercato globale dei semiconduttori, nel 2010 le spese in apparecchiature e infrastrutture per fabbricare chip di silicio cresceranno del 120%, fino a raggiungere 51 miliardi di dollari.

Capofila degli “spendaccioni” è Samsung che sta ampliando la sua attività di fonderia e sta mettendo in pratica una strategia aggressiva per diventare leader indiscusso nel segmento delle memorie. Gli altri principali investitori sono Tsmc e Intel: entrambe le società spenderanno circa 5 miliardi di dollari nel 2010. Tutta questa nuova capacità produttiva porta grandi vantaggi al mercato e agli utenti. Favorisce la crescita, mantiene i prezzi calmierati e riduce i tempi di consegna.

Insomma, il barometro è tornato a segnare il bel tempo. Bel tempo stabile, almeno per un po'. In attesa della prossima flessione. Ma l'andamento tendenziale della microelettronica mondiale, nel lungo periodo, continua e continuerà a essere saldamente positivo.

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