La reverse logistics nella distribuzione

I produttori Odm, Oem e Ems hanno da tempo compreso il valore che una solida supply chain può fornire al loro business. In effetti, negli ultimi anni, di fronte a una competizione sempre crescente e a una pressione esagerata sul prezzo del singolo pezzo, le aziende elettroniche hanno lavorato molto - spesso in collaborazione con i loro partner nella distribuzione - per ottimizzare le performance del processo di approvvigionamento. Il risultato è che oggi un numero considerevole di organizzazioni, può vantare solidi processi avanzati di supply chain in diverse aree: gestione dei forecast, strategie di rifornimento, gestione del magazzino, logistica e Edi. Tuttavia, un'azienda che vuole davvero una soluzione integrata, deve considerare anche un altro elemento della catena: “reverse logistic”.

La logistica inversa
Con reverse logistics si intendono i processi associati alla gestione dei prodotti dopo la produzione e la vendita finale. Tipicamente questi includono la riparazione, il recupero in garanzia, la ridistribuzione, il fine vita, lo smaltimento o una qualsiasi combinazione di queste attività. Storicamente, per molte organizzazioni nel comparto elettronico, la reverse logistic è sempre stata un “di più”, spesso trascurata in favore di altri investimenti strategici più tipici dei processi tradizionali di approvvigionamento. Questo atteggiamento è però destinato ad essere superato, poiché sempre più aziende si rendono conto che una gestione efficiente della reverse logistic offre opportunità per ridurre i costi e creare possibili ricavi precedentemente inesplorati, ciò grazie a una maggiore efficienza, riduzione degli sprechi e recupero del valore sottostante i prodotti e i materiali di recupero. È per questo motivo che Arrow Electronics ha allargato il suo portafoglio di servizi, aggiungendo servizi di reverse logistic per aziende elettroniche e tecnologicamente all'avanguardia.

I principali elementi della reverse supply chain
Così come nella catena di fornitura, anche nella catena inversa, il primo passo per l'ottimizzazione e la riduzione dei costi (o la creazione di ricavi) è l'identificazione e la soluzione delle inefficienze di processo. Una tipica inefficienza è la rottamazione dei materiali resi perché un'azienda non ha il tempo né le risorse per testarli ed eventualmente riutilizzarli. Alcune ricerche dimostrano che fino all'85% di alcuni tipi di resi di componenti elettronici non hanno alcun problema, il che significa che potrebbero essere utilizzati come pezzi di ricambio o, addirittura, per essere venduti.
Il problema di rottamare prodotti riutilizzabili può diventare paradossale nelle aziende che hanno una divisione che gestisce i resi e un'altra che gestisce i materiali di ricambio per riparazioni e queste due divisioni non si parlano tra loro. La gestione dei resi in garanzia può essere un'altro elemento di inefficienza. Tipicamente i resi che sono ancora sotto la garanzia del fornitore sono sottoposti all'Odm per il recupero crediti nel processo che solitamente viene denominato Rma (Return material authorisation). Tuttavia, il fatto che il prodotto sia in garanzia, non necessariamente dimostra che un Rma sia il modo più efficiente per gestirlo. Potrebbe, ad esempio, essere possibile ottenere un migliore risultato riutilizzando i componenti, che risultano idonei dal test Nff (No fault found) sia come parti di ricambio sia per la rivendita, specialmente se si considera che mediamente un Rma richiede dai tre ai sei mesi per essere completato.

Prm e Spm, nuove opportunità
Le due maggiori opportunità che possono scaturire dal controllo della reverse logistic sono note come Prm (Products return management) e Spm (Service parts management). La prima si occupa del ricevimento, della lavorazione e della gestione del materiale che rientra dai clienti, mentre la seconda si occupa di avere i prodotti giusti nel posto giusto per supportare il servizio di riparazione con i pezzi di ricambio. Sia Prm che Spm possono essere visti come le due facce della stessa soluzione: l'una riconduce all'altra. Un programma efficiente di Prm offre significative opportunità di recupero di valore e riduzione dei costi; può addirittura snellire il processo di approvvigionamento quando i resi vengono subito identificati come Nff e quindi riutilizzati nelle riparazioni. Quando questo non è possibile, può essere invece possibile reimmettere sul mercato i resi Nff. La massima efficienza si ha quando i resi sono ordinati, ispezionati e testati secondo le specifiche del produttore non appena arrivano, così da identificare subito se c'è del valore che può essere recuperato e, in caso positivo, qual è la migliore soluzione per recuperarlo. Il ricevimento dei materiali è una fase critica del processo, poiché i resi ritornano nelle condizioni più disparate; la corretta identificazione e selezione assicurano migliori risultati nel processo di reverse logistic. In un programma efficiente di Spm, i pezzi di ricambio, solitamente visti come costi fissi, possono diventare costi variabili destinati ad essere gestiti, abbassati e ridotti nel tempo. La chiave risiede nel trovare il giusto equilibrio tra ordinare un numero troppo basso di pezzi, che non copre le richieste dei clienti e avere un inventario elevato di componenti inutili che occupano spazio costoso nel magazzino. Utilizzando metodi quali la pianificazione, l'ottimizzazione dell'inventario e la collaborazione nella gestione delle scorte con il fornitore, una buona strategia di reverse logistics può ottimizzare il trade off sopra citato e assicurare che i prodotti giusti siano al posto giusto quando servono.

Come costruire una reverse supply chain efficace
Oggi la creazione di una reverse supply chain è ancora un miraggio per molti Odm, Oem e Ems; tuttavia alcuni di loro stanno cercando partner esterni per aiutarli a implementare processi di reverse logistic per intraprendere la strada della maggiore efficienza e, come nella logistica tradizionale, anche in questo caso, il canale distributivo può fornire un contributo importante. Arrow Electronics è in grado di fornire programmi e servizi di Prm o Spm, inclusi riuso, gestione delle Rma, recupero e rivendita, attività di smaltimento, che possono, in ultima analisi, aggiungere un valore significativo al loro bilancio di esercizio.

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