La distribuzione rientra in una fase di crescita

Il mercato tira il fiato. Dopo avere toccato il fondo nel secondo trimestre 2012, e dopo la leggera defaillance, del primo quarto 2013, finalmente si consolidano i primi segni d'inversione di tendenza. Dai numeri del Q2 arriva un segno "più" che sembra confermare l'avvio di un trend tutto sommato positivo. Secondo Assodel (Associazione nazionale fornitori di elettronica) che raggruppa i distributori di componentistica, macchine e sottosistemi elettronici, tutto farebbe pensare a una chiusura d'anno almeno in pareggio, risultato che di questi tempi non è da buttare.
Anche se il mercato si sta ancora muovendo in un contesto negativo rispetto agli anni precedenti, il lungo digiuno sembra essere agli sgoccioli, e questo riguarda sia l'Italia sia il resto dell'Europa: una continuità nei valori positivi "trimestre su trimestre" non si vedeva da qualche tempo e ciò rappresenta un evento che lascia ben sperare gli addetti ai lavori. Il 2013 non era cominciato bene: i dati del trimestre avevano delineato un'ipotesi tendenziale negativa, che secondo Assodel avrebbe portato a chiudere l'anno con un -6% sul mercato totale e un -8% sui semiconduttori.
Ma, grazie un ordinato trimestrale leggermente superiore al fatturato (circa 1,10 per semiconduttori e passivi), i numeri si sono rimessi sulla giusta strada, con un Q2 abbastanza robusto pur se con ordinativi praticamente piatti. Considerando i numeri sottolineati da Assodel, non bisogna però trascurare che l'industria dell'elettronica italiana - pur con le sue eccellenze - si muove in una situazione generale difficile, che non sembra essere destinata a cambiare nel breve-medio termine.

Crescite importanti
Tornando ai dati della distribuzione italiana, Assodel mette in evidenza per il secondo trimestre 2013 una crescita rispetto allo stesso trimestre 2012 del 7,3% e un incremento del +0,36% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2012.
Il settore ha chiuso il Q2 2013 con un valore molto vicino ai 250 milioni di euro, oltre venti in più rispetto ai 229 milioni del Q1 2013, con una crescita trimestrale sequenziale del +7,6%, e una crescita anno su anno del 7,3%. Al risultato positivo hanno contribuito tutte le famiglie. I semiconduttori hanno messo a segno una crescita trimestrale del 10,07% e una crescita anno su anno del 9,5%; il comparto passivi è cresciuto del 2,7% per entrambi gli indici mentre il settore Fpd (Flat Panel Display) si è attestato su crescite del 3,7% e del 5,8%. Considerando gli ultimi due anni sulla base dei dati Assodel, l'andamento del mercato è riportato in figura 1, dove sono tracciati i valori assoluti e le variazioni rispetto al trimestre dell'anno precedente. Quello che salta all'occhio è che finalmente - con il suo 7,3% - dopo sei trimestri l'indice tendenziale passa in campo positivo, introducendo (si spera) un nuovo ciclo da osservare con meno sospetto. I semiconduttori ovviamente rappresentano la parte più consistente del fatturato della distribuzione, con una quota intorno al 67% del totale. È interessante notare l'andamento per famiglie.
Assodel segnala lo stato di particolare salute delle categorie discreti (+14,6% sul trimestre precedente e +13% rispetto ai primi due trimestri 2012) e microcontroller (+14,4% sul trimestre precedente e +3,2% rispetto ai primi due trimestri 2012), mentre logiche e memorie segnano ancora il passo: rispettivamente -20% e -4,8% rispetto al primo semestre 2012. Ovviamente l'andamento di questi comparti riflette l'evoluzione dei mercati finali: per quanto riguarda le logiche Assodel sottolinea la perturbazione provocata dalle traversie di un grosso player del settore telecom mentre per le memorie mette in luce la variabilità del segmento Personal Computer e informatica, unico responsabile delle prestazioni negative di questa famiglia di prodotti. Gli analogici rappresentano il 29% del fatturato della distribuzione.
Negli ultimi due trimestri tutti i comparti ad esclusione dei condensatori - che però costituiscono una delle fette più importanti - hanno segnato un recupero rispetto all'anno precedente e una buona performance trimestre su trimestre, con crescite anche importanti per quanto riguarda le resistenze e gli "altri" (induttanze e ferriti, filtri, quarzi e chokes). In lieve recupero anche gli elettromeccanici, con il secondo incremento di seguito a livello trimestrale. Sostanzialmente piatti i connettori, che riescono anche loro a mettere a segno il secondo trimestre in crescita. Infine l'area visualizzazione, un mercato tradizionalmente a sé stante dove è più difficile individuare la dinamica delle tendenze anche per il peso ridotto sul mercato totale. Anche qui però è possibile evidenziare un andamento positivo, con un aumento per il secondo trimestre consecutivo che sembrerebbe suggerire l'aggancio a un nuovo periodo di crescita. Secondo Assodel il fatturato del secondo trimestre 2013 ha raggiunto gli stessi livelli del 2012: se l'andamento sarà confermato, saremo ovviamente ancora distanti dai valori del 2011 (ben 140 milioni di euro in più rispetto al 2012) o - se vogliamo guardare ancora più indietro - rispetto ai valori del 2006 (oltre 270 milioni di euro in più) ma sicuramente il 2013 chiuderà meglio del 2009, l'anno più nero dell'ultimo periodo. Il divario rispetto al 2011 riguarda soprattutto i semiconduttori, mentre nei passivi è meno pronunciato, come del resto ci si può aspettare da un mercato con dinamiche abbastanza commodity. Un buon parametro per delineare il futuro a breve è il rapporto ordinato-fatturato ovvero il book-to-bill (B2B). Per i due comparti più pesanti - semiconduttori e passivi - l'indice del secondo trimestre vale rispettivamente uno e -0,98. Questo potrebbe indicare una domanda per il terzo trimestre sostanzialmente piatta, se non leggermente negativa. Assodel segnala che prevale una certa prudenza da parte dei clienti, con una propensione agli ordini stabile dovuta all'assenza di minacce di cambiamento nei termini di consegna e nei prezzi. Questi ultimi sono infatti due aspetti che - insieme alla necessità di ordinare per soddisfare le necessità produttive correnti - condizionano l'andamento del B2B. Ma forse anche l'Italia reagirà inaspettatamente al lento miglioramento generale del mercato, testimoniato dai numeri forniti recentemente da alcune associazioni di settore continentali.

Uno sguardo europeo
Come va in Europa? Ce lo dice Dmass (Distributors' and Manufacturers' Association of Semiconductor Specialists), organizzazione che raccoglie esclusivamente i dati dei semiconduttori, segnalando che il mercato continentale della distribuzione ritorna a crescere con un Q2 a +2.6% rispetto al medesimo trimestre del 2012. Dmass mette in evidenza le ottime performance in tutte le regioni ad eccezione di Germania e Regno Unito. Sul podio l'Italia, con un +10,3% rispetto allo stesso periodo, a fronte di un fatturato di 155 milioni di euro. Altrettanto interessanti gli sviluppi nei Paesi dell'Europa dell'Est: +11%, con un fatturato di 167 milioni di euro. A detta dei responsabili dell'associazione, questi risultati segano l'uscita da una crisi durata due anni. Secondo Dmass, le vendite del secondo trimestre hanno toccato 1,51 miliardi di euro, con un dato di chiusura semestrale di 3 miliardi di euro, cioè -1,4% rispetto al primo semestre 2012. Per Georg Steinberger, il chairman di Dmass, si tratta di un risultato atteso in virtù della materializzazione del prenotato del quarto trimestre 2012. Steinberger suggerisce, però, di non sovrastimare la ripresa del mercato poiché a oggi il prenotato è solo leggermente superiore al fatturato. Un altro elemento di prudenza è rappresentato dalle condizioni economiche della Cina, le quali avranno sicuramente un impatto sui risultati del Vecchio Continente. Nonostante tutto, Dmass è cautamente ottimista e prevede per il 2013 un andamento positivo. A livello regionale, nel secondo trimestre, UK e Germania hanno visto nei semiconduttori dei decrementi del 4.9% e del 2.8%. La Germania pesa molto fatturato complessivo: le vendite totali sono state di 462 milioni di euro mentre nel Regno Unito hanno raggiunto i 122 milioni di euro. La Francia è cresciuta moderatamente (+4.4%, 117 milioni di euro), mentre i Paesi Nordici hanno fatto un balzo in avanti dell'11,2% (154 milioni di euro) a dispetto delle pesanti cadute produttive verificatesi nella regione. I paesi dell'Europa dell'Est hanno ulteriormente consolidato la loro massa critica, con un incremento del 11% che ha portato il fatturato a 167 milioni di euro. A livello di singola categoria di prodotto, nel secondo trimestre tutti i segmenti hanno visto un segno positivo, ad eccezione delle logiche programmabili e dei dispositivi discreti, declinati rispettivamente del 13,6% (a 125 milioni di euro) e del 5,5% (77 milioni di euro). Le logiche hanno beneficiato di un incremento del 14,4% portandosi a 85 milioni di euro mentre i sensori sono cresciuti del 10,7%, toccando la soglia dei 35 milioni di euro. Il resto dei comparti ha visto crescite comprese tra l'1,9% e il 6,1%. Analogici, micro Mos e Optoelettronici hanno avuto un recupero sopra la media, portandosi a valori rispettivamente di 428 (+3,6%), 315 (6,1%) e 142 milioni di euro (6,1%). Dmass ha sottolineato che i principali segmenti del mercato della distribuzione rimangono stabili e che le tecnologie chiave (Mcua 32 bit o Led ad alta luminosità) cominciano a mostrare vivaci tassi di crescita, a dimostrazione di come la distribuzione sia sempre più spesso coinvolta in progetti a elevata complessità.

Germania, si può fare di più
L'aspetto più sorprendente, data la situazione socio-economica che riportano i giornali, è che, secondo Dmass, la Germania ha incassato una perdita (ricordiamo che si parla solo di semiconduttori) mentre l'Italia ha riconfermato il ruolo di secondo mercato continentale, a dispetto dei segnali socioeconomici che provengono dal nostro Paese. A proposito di Germania, un quadro più confortante viene dalla Fbdi (associazione professionale tedesca che raccoglie una selezione di distributori di componenti), la quale segnala una situazione di mercato che continua a svilupparsi positivamente. Secondo Fbdi, i ricavi nel secondo trimestre sono aumentati del 2,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, portandosi a 712 milioni di euro. Il rapporto book-to-bill è stato pari a 1,02 (0,96 nel Q2/2012). Così, il primo semestre 2013 ha chiuso vicino al pareggio, con ricavi per 1,44 miliardi di euro, aprendo prospettive abbastanza positive anche per la seconda metà dell'anno. Un esame più attento dei gruppi di componenti conferma che nei semiconduttori ci sono ampi spazi di miglioramento. Al ridotto incremento del +0,7% (per un fatturato di 484 milioni di euro) fa da contraltare un aumento dell'8,5% degli ordinativi.
Ciò comporta per i semiconduttori una quota sul totale Fbdi del 68%. Per quanto riguarda i passivi, l'incremento dei ricavi è stato del 6,9%, per un fatturato di 108 milioni di euro corrispondente al 15% del mercato totale. Gli elettromeccanici hanno beneficiato di un incremento del 3,4% portandosi a 75 milioni di euro, corrispondenti al 10% dei ricavi globali riportati dalla Fbdi. Al di là dei numeri, anche i portavoce Fbdi sottolineano l'ingresso in una curva di crescita, la quale, anche se lenta, sembra ormai essersi consolidata. Indipendentemente dal trend debole dei semiconduttori, in particolare delle logiche programmabili, il settore della distribuzione tedesca è ottimista e confida che il 2013 possa mantenere le promesse di crescita.

La parola i protagonisti
Nonostante le numerose differenze e incertezze a livello regionale dettate dalle condizioni macroeconomiche, anche per gli addetti ai lavori il panorama sembra rischiararsi. Sempre Georg Steinberger - ma questa volta in veste di Vice Presidente Comunicazioni Avnet EM Emea - sostiene l'anno chiuderà meglio rispetto al 2012. Per il 2013 Steinberger prevede una crescita del 5%, mentre per il 2014 già ipotizza una crescita moderata, con un indebolimento dell'export verso i paesi in via di sviluppo. Le possibili e principali opportunità segnalate da Steinberger per il mercato alla distribuzione in Europa sicuramente verranno dal settore industriale e da tutto ciò che ha a che fare con la gestione dell'alimentazione, con il mondo Arm e così via.
"La nostra azienda - spiega Steinberger a proposito della strategia generale di Avnet Electronics Marketing - mira a crescere attraverso la competenza tecnica, fornendo ai clienti consulenza sulle migliori scelte nel campo delle tecnologie 'cross' (Mcu, analogica, sensori, ecc.) e un approccio specialistico nei mercati verticali (illuminazione, energia, medicale, automotive)". A supporto di questa strategia, le varie business unit Avnet hanno avviato numerose azioni specifiche, per esempio l'iniziativa Power'n More di Silica nel campo dell'alimentazione o Lightspeed di Ebv.
"Con la strategia Power'n More
- spiega Franco Montanari, Strategic Marketing Director Europe - si mira a rafforzare la nostra posizione di distributore di soluzioni di potenza più competente a livello tecnico in Europa: siamo infatti in grado di supportare la parte di potenza a livello sia di sistema sia di componente, in qualsiasi fase del ciclo di progettazione". Secondo il portavoce Silica, il risparmio energetico è diventato - in tutto il mondo - un megatrend che costringerà i produttori di apparecchiature elettroniche a riprogettare i sistemi di conversione di potenza per allinearsi alle nuove direttive e ai nuovi regolamenti. "Questo - dice Montanari - si traduce direttamente nel grande bisogno di Silica di supportare i progettisti dei clienti". Secondo i dati di Market Research, in Europa il business legato agli IC analogici e discreti di potenza è destinato a crescere più del mercato totale dei semiconduttori ma, in contrasto, non sarebbero disponibili nel canale della distribuzione dei livelli di competenza ed esperienza sufficienti. "Con 15 risorse ingegneristiche dedicate e numerosi corsi di approfondimento - commenta in proposito Montanari - Silica investe molto a livello di supporto per la progettazione di potenza. Questo ambizioso programma permetterà a Silica di offrire ai clienti del settore power dei vantaggi senza pari nella nostra industria". Oltre ai Fae dedicati e alle solide competenze sulla progettazione di potenza, Silica mette a disposizione il supporto dei propri Power Labs, spazi completamenti attrezzati e dedicati allo sviluppo e alla simulazione dei progetti del cliente. Inoltre, Silica prevede di istituire una rete di design-house esterne dedicate ai sistemi di conversione dell'energia, mettendo a disposizione dei clienti la possibilità di sviluppare progetti realmente "chiavi in mano".
In casa Ebv Elektronik è disponibile invece un ampio portafoglio di prodotti su misura per l'applicazione della tecnologia Led, che prevede tutti i componenti necessari. Un team dedicato di esperti - il team Lightspeed - fornisce completa assistenza nella scelta dei componenti giusti e il supporto durante l'intero processo di sviluppo. "Il team - spiega Fabio Sanguine, Lighting Manager Italy Ebv Elektronik - è composto da esperti di applicazioni incentrate esclusivamente sull'uso della tecnologia Led per l'illuminazione. Questo aiuta il cliente a sviluppare soluzioni che soddisfino non solo i requisiti tecnici delle varie applicazioni di illuminazione, ma anche a raggiungere la conformità con le norme e le direttive vigenti. Inoltre Ebv Elektronik è il primo distributore europeo di fornire ai propri clienti l'accesso a un laboratorio di illuminazione professionale. Con il LightLab Ebv offre misure di luce fotometriche e radiometriche in conformità con le specifiche CIE sull'intera catena della luce: dalle misure su Led singoli o moduli Led alle misurazioni comparative delle fonti di luce, fino alla misurazione di interi apparecchi".
Anche RS Components si dice fiduciosa. "Operando a livello regionale - commenta Maurizio Candura, country manager RS Italia - la nostra visione nel breve e nel lungo termine spazia in tutta Europa e non si limita più solo all'Italia. In questo senso, possiamo dire che vediamo già dei segni di ripresa del business, specialmente in quelle nazioni per noi 'nuove', come la Svizzera o i Paesi dell'Est europeo. Ne consegue che i nostri obbiettivi sono legati alla crescita: nel numero di clienti, nella frequenza d'acquisto e, ovviamente, anche in termini di quote di mercato".
Per quanto riguarda le opportunità, RS ritiene che saranno le nuove tecnologie a farla da padrone, segnalando un forte orientamento della clientela verso sistemi eCommerce potenti, semplici e interattivi nonché un crescente utilizzo di cellulari e smartphone: quindi, una vita sempre più “mobile”. Le principali opportunità da cogliere in questo momento riguardano, secondo RS, proprio la capacità di andare a soddisfare le richieste dei clienti su più fronti, o meglio, attraverso più canali: online, mobile, tradizionale. "Il marketing - spiega Candura - deve essere assolutamente integrato su tutti questi fronti, per comunicare in maniera efficace le strategie dell'azienda, al centro delle quali poniamo sempre la stessa cosa: la soddisfazione del cliente". "In termini più concreti - dice - stiamo assistendo a un crescente bisogno d'informazioni, a una continua richiesta di supporto e assistenza laddove la tecnologia da sola non basta. Insomma, un sistema eCommerce all'avanguardia va bene, ma le persone vogliono ancora 'un tocco umano'; vogliono trovare quel calore, quella capacità di assistere e aiutare il cliente in qualunque fase del suo lavoro, caratteristiche che hanno sempre fatto di RS il leader nel servizio".
Com'è noto, RS nasce nel settore della componentistica elettronica, ma negli anni l'offerta si è ampliata anche in altri settori, che oggi hanno lo stesso “peso” - in termini di fatturato - del comparto elettronico: automazione, controllo, manutenzione, e più recentemente anche costruzione macchine. "La nostra strategia - commenta Candura - prosegue fedelmente su questo doppio binario, con l'obiettivo comune di ampliare e aggiornare costantemente la nostra gamma di soluzioni con i prodotti più innovativi dei migliori brand mondiali. Ma soprattutto puntiamo a sviluppare ulteriormente i nostri servizi a elevato valore aggiunto, come il nuovo sistema eCommerce, da poco lanciato, che permette ai clienti di migliorare la loro esperienza d'acquisto. Migliorare la nostra efficienza è il punto di partenza per garantire la massima efficacia nel processo di ricerca, scelta e acquisto di un prodotto. Essere un partner nel loro lavoro, piuttosto che semplice fornitore, è il nostro obiettivo quotidiano". In termini di azioni specifiche RS può vantare delle iniziative davvero uniche nel loro genere: "grazie alla nostra community online DesignSpark, abbiamo ricevuto un numero impressionante di feedback e di suggerimenti, che ci hanno spinto a sviluppare nuove soluzioni e servizi a supporto del mondo della progettazione. L'apice di questo grande lavoro è stato il lancio di un rivoluzionario software per la modellazione solida e la progettazione di sistemi in 3D totalmente gratuito: DesignSpark Mechanical. Il lancio è avvenuto sull'onda del successo già ottenuto con DesignSpark e DesignSpark PCB. Disponibile da Settembre 2013, il tool è stato scaricato ben 50.000 volte in soli 15 giorni". A questa importante novità, si erano già aggiunte in precedenza Model Source, la libreria online di componenti composta da oltre 38.000 modelli 3D scaricabili gratuitamente in diversi formati, e Design Share, un'area di condivisione di progetti, idee, commenti ideata per favorire la collaborazione fra i progettisti di tutto il mondo. Infine, sempre a supporto del lavoro di progettazione e scelta dei prodotti più adatti per un determinato progetto, non si possono dimenticare il servizio di Live Chat - attivo in 28 Paesi - e i servizi offerti ai clienti di grandi dimensioni, come le soluzioni eProcurement o Purchasing Manager, che permettono di integrare il “catalogo” RS all'interno dell'azienda. "Ciò che muove RS ogni giorno - conclude Candura - è il desiderio di superare le aspettative dei nostri clienti, sorprenderli, fornendo loro ciò di cui hanno bisogno ancora prima che lo chiedano. Ad esempio, questo per noi significa anche permettere ai nostri clienti di diventare globali come noi, non solo nella capacità di sfruttare appieno le nuove tecnologie, ma anche visualizzando in tempo reale la disponibilità a magazzino non solo localmente, ma ovunque nel mondo, dando quindi la possibilità di ordinare componenti che si trovano in un magazzino RS dall'altra parte del globo. Attualmente, siamo già in grado di assicurare questa possibilità per il 75%-85% circa dei prodotti della nostra offerta globale".
Nel breve termine - commenta invece Marco Rizzo Sales Director & Technical Director Italy per Future Electronics - l'industria elettronica non sembra essere immune alla pressione cui è sottoposta tutta l'economia italiana. Nei prossimi trimestri, Future Electronics non nutre particolari speranze di crescita per l'industria locale. Ma l'elettronica rappresenta un settore resistente e innovativo, e i segni di recupero stanno già comparendo. "In particolare - segnala Rizzo - i tempi di consegna stanno iniziando ad allungarsi, segno che la capacità dei fornitori di componenti inizia a raggiungere i propri limiti. Nel lungo termine, potremmo vedere il problema opposto: in futuro, se Europa e Asia riacquisteranno salute, si potrebbe assistere a problemi di shortage, e i nostri clienti produttori guarderanno a quelle parti del canale di distribuzione che dispongono di scorte adeguate per le voci loro necessarie". Secondo Future Electronics le principali opportunità per la distribuzione sono rappresentate dalle aree applicative legate all'illuminazione, alla connettività (in particolare wireless/RF), all'alimentazione, all'energy management e al "medi-care". In tal senso Future ha investito molte risorse in un team composto da Fae e Bdm qualificati che possono aiutare i clienti nel trovare la soluzione adatta alle loro esigenze. Ciò che distingue Future Electronics dai concorrenti è il servizio: in Italia la società è in grado di garantire consegne JIT al 99,5% grazie a un programma speciale di magazzino unico in tutta l'industria. Future inoltre, dispone di un sistema IT globale che permette di gestire le esigenze dei clienti a livello internazionale, un aspetto particolarmente sentito da chi produce per i mercati mondiali.
"La crescita Future in passato
- ha commentato Rizzo - è stata organica, mentre i nostri principali concorrenti sono cresciuti attraverso acquisizioni. In un mercato come quello italiano, in cui molti clienti hanno bisogno di esportare o produrre le loro merci altrove, è fondamentale avere come partner un distributore in grado di supportare le loro esigenze internazionali senza gli errori causati da differenti sistemi IT. A tale proposito, Future è un caso unico". "I clienti - continua - sono la nostra la nostra risorse fondamentale. Il nostro obiettivo è di rimaner loro il più vicino possibile, per soddisfare qualsiasi esigenze e necessità. I nostri servizi logistici e i nostri Fae, insieme al focus sui nostri fornitori, sono strumentali a questo proposito".
Future Electronics in Italia ha visto un grande cambiamento negli ultimi 12 mesi. La società si presenta con una nuova gestione, una struttura migliore per sostenere i clienti Cem, investimenti nel team di FAE e molti fornitori nuovi e importanti. In virtù di tutto questo - e grazie a una strategia ben strutturata - nei prossimi trimestri l'azienda si aspetta in Italia di guadagnare una quota di mercato consistente.
Anche Mouser sembra immune dai morsi della crisi. Questo distributore a catalogo è cresciuto molto quest'anno e - secondo Graham Maggs, Direttore Marketing Emea - prevede di continuare a farlo anche in futuro. "Nel 2013 in Europa abbiamo visto un incremento di vendite del 25% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sull'onda di una performance simile rispetto all'anno precedente. Quest'anno abbiamo messo a segno le migliori prestazioni trimestrali di sempre e a settembre abbiamo chiuso il mese record di tutti i tempi". La strategia Mouser è di fornire ai clienti i prodotti e le tecnologie più innovative già durante la fase di progettazione e di sviluppo, in modo da offrire un vantaggio competitivo differenziando sulla base di componenti più all'avanguardia e performanti possibile. Due dati confermano questo: i semiconduttori oggi rappresentano il 40% delle vendite Mouser; e, cosa più importante, si è verificato un incremento dell'11% nelle vendite di parti introdotte dai costruttori negli ultimi 12 mesi (vendite NPI). "Questi aspetti portano alla conclusione che siamo ormai accettati come distributore privilegiato da coinvolgere in fase di progetto e sviluppo", dice Maggs."Noi serviamo molti segmenti di mercato, e questo contribuisce a consolidare una già solida posizione di business. Cerchiamo di legarci a grossi e solidi partner ma anche a nuove start-up, in modo da poter indirizzare qualsiasi applicazione". Lo sforzo per entrare nella fase di progettazione, che accomuna anche altri distributori, è l'importante banca dati Mouser di risorse di progetto, comprendente white paper, articoli e tutorial nonché informazioni tecnologiche e applicative che possono essere consultate gratuitamente sul sito. Le informazioni sono organizzate in base all'applicazione o alla tecnologia, per esempio, illuminazione Led, energia solare, sensori, energy harvesting, reti elettriche intelligenti, ambienti ostili, broadcast, industria, medicale e Rfid. "Sono tutti settori - spiega Maggs - che giocano un ruolo chiave in Europa. Mouser è stata anche tra le prime a offrire una vasta gamma di kit di sviluppo, progetti di riferimento e tool di progettazione".

Al cuore del cliente

Nonostante l'esposizione alle difficili condizioni economiche mondiali, l'industria elettronica sembra reagire come sua abitudine in modo vivace ed efficace. In vista di una possibile ripresa, su cui tutti gli analisti concordano, la distribuzione sta rapidamente riconfigurando il proprio mix, cercando di arrivare al cuore del cliente, sia attraverso dei prodotti innovativi sia attraverso dei nuovi servizi che esulano dal puro rapporto commerciale e che cercano di risalire la catena dal valore spingendosi direttamente al coinvolgimento nella fase di progettazione e sviluppo. L'obiettivo è di creare legami sempre più stretti con i clienti, proponendosi come risorsa dotata dell'esperienza e delle competenze tecniche necessarie per affrontare senza passi falsi i nuovi mercati
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