La distribuzione in Europa archivia un pessimo 2009

Il 2009 sarà sicuramente ricordato dalla
distribuzione come un anno tra i peggiori tra gli ultimi venti. Nel
corso dei primi 9 mesi dell'anno la distribuzione ha perso oltre il 27%
rispetto allo stesso periodo del 2008. Tuttavia, il forte rallentamento
del primo semestre ha subito una riduzione nel corso del terzo
trimestre, che ha chiuso con un fatturato di 926 milioni di euro,
riportando un calo del 23,4% rispetto allo stesso trimestre del 2008.
Le speranze ora sono dunque tutte riposte nell'ultimo quarter, da cui
ci si attende un minimo recupero che potrebbe portare l'anno a
chiudersi con un calo compreso tra il 20% e il 25%. Georg Steinberger,
presidente della Dmass, l'associazione che in Europa riunisce i
distributori di semiconduttori, ha così commentato: “Sembra che la
situazione drammatica che ha colpito l'intero settore a partire
dall'autunno del 2008, sia terminata e che il mercato dell'elettronica
sia in fase di recupero. Attualmente possiamo con statere un
significativo aumento degli ordini, e in alcuni casi anche problemi di
consegne. Per il 2009 è ipotizzabile una diminuzione di oltre il 20%.
Ma la domanda ora è: si tratta di un recupero reale o di una modesta
correzione degli stock?“
.

Il quadro regionale non mostra né vincitori
né vinti. La regione più grande, la Germania, è diminuita nel terzo
trimestre del 24,9%; l'Italia è calata del 27,8%, il Regno Unito del
22,8% e la Francia del 22%. Paesi che sono calati meno della media sono
il Benelux (-10,2%), l'Austria (-11,5%) e la penisola iberica (-14,3%).
Georg Steinberger: “La crisi ha cancellato molte differenze che
esistevano tra le regioni, in particolare per quanto riguarda l'Europa
orientale. L'industria europea dell'elettronica è arrivata ovunque a
toccare il fondo (si spera) e sono convinto sia giunto il momento di
vedere come l'Europa possa nuovamente rafforzare la sua base
produttiva”
. Per quanto riguarda i prodotti, l'unica famiglia ad avere
registrato un calo limitato è stata quella delle memorie (-6,5%). Gli
analogici sono calati del 20,7%, i micro del 27,7% (trainati dagli
Mpu); meglio della media sono invece andati Dram, RF Discreti, micro e
analogici high-end.

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