Kemet presenta il rapporto sull’utilizzo di minerali

Kemet ha presentato all'ente statunitense che regola gli scambi azionari in Borsa il suo rapporto per l'anno 2013 sull'utilizzo di minerali che non provengano da zone in conflitto (2013 Conflict Minerals Report) come previsto dalla legislazione americana. Il rapporto descrive dettagliatamente le iniziative intraprese da Kemet affinché il tantalio utilizzato nei suoi prodotti non sia legato a fenomeni di violazione dei diritti umani e sfruttamento (cioè conflict-free), provenendo o dalla sua catena di fornitura controllata verticalmente oppure da fornitori partner che adottano le stesse metodologie. Come sottolineato nel rapporto ufficiale, tutti i fornitori di tantalio utilizzati da Kemet sono stati sottoposti a controlli ed accreditati come conformi dalle organizzazioni GeSI (Global e-Sustainability Initiative) o CFSP (Conflict-Free Smelter Program).
Il documento Conflict Minerals Report è stato realizzato secondo quanto previsto della normativa “Sezione 1502” della riforma delle regolamentazione di Wall Street nota come Dodd-Frank Act. Il risultato di questi impegni è che
Kemet può descrivere i sui condensatori al tantalio MnO2 per montaggio superficiale e suoi condensatori polimerici al tantalio per montaggio superficiale come conflict-free. Kemet è anche impegnata in iniziative per garantire la provenienza conflict-free anche per oro, stagno e tungsteno.

Essendo uno dei maggiori utilizzatori di tantalio, Kemet ha colto l'opportunità di sviluppare una serie di iniziative mirate all'approvvigionamento di tantalio grezzo da fonti eticamente corrette nella Repubblica Democratica del Congo,” afferma Per Loof, Chief Executive Officer di Kemet. “Il nostro obiettivo era quello di costruire le fondamenta di un modello sostenibile, che includesse benessere e sicurezza duraturi per tutte le parti coinvolte nel progetto. La nostra iniziativa di cooperazione per la sostenibilità sociale ed economica sta proprio facendo questo e siamo lieti di poter contribuire a migliorare il tenore di vita all'interno del villaggio di Kisengo e nelle aree limitrofe nella provincia del Katanga, dimostrando che le soluzioni che uniscono sostenibilità sociale ed interessi economici non sono per forza mutuamente esclusive.”

L'iniziativa di cooperazione per la sostenibilità sociale ed economica di
Kemet ha effettuato investimenti, nei suoi primi due anni pari a 1,5 milioni di dollari in progetti di sostenibilità sociale, sia nella miniera, sia nel villaggio. Kemet ha anche contribuito a creare la “Fondazione Kisengo”: una Onlus nata con lo scopo di migliorare i servizi scolastici, i servizi sanitari, le infrastrutture e le opportunità ricreative a disposizione degli abitanti del villaggio di Kisengo.

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