Informazione e intrattenimento in auto

I sistemi che offrono informazioni e intrattenimento al guidatore e ai passeggeri (“car infotainment”) rappresentano uno dei settori applicativi più importanti dell'elettronica nell'industria automobilistica. “Selezione di Elettronica” segue con regolarità le tendenze evolutive di questo interessante mercato; in questo articolo daremo uno sguardo alle previsioni di crescita, facendo riferimento ai dati pubblicati da alcune società di ricerche di mercato. Uno degli elementi che emergono con chiarezza è l'importanza crescente delle tecnologie di “smartphone replication”, che consentono di collegare un normale smartphone al sistema elettronico di bordo, di riprodurne i contenuti sul display dell'autoveicolo e di comandarlo in modalità compatibili con la guida. La tecnologia principale in questo campo è la MirrorLink, sviluppata da Nokia e sostenuta dal Car Connectivity Consortium; altre soluzioni di integrazione degli smartphone vengono offerte dalle società Airbiquity e Livio Connect, mentre Ford utilizza la propria tecnologia Sync Applink e Honda ha recentemente presentato la soluzione HondaLink, basata su tecnologie di Aha Mobile (ora facente parte di Harman).

L'auto “sempre connessa”
Sulla base dei dati forniti da Abi Research, iniziamo esaminando la diffusione delle soluzioni che consentono alle auto di connettersi a Internet e dei sistemi che sfruttano questa connessione. Nei prossimi anni ovviamente la percentuale di “connected car” sul totale delle auto nuove aumenterà sensibilmente: a livello mondiale il tasso di penetrazione di queste soluzioni salirà dall'11,4% del 2012 al 60,1% nel 2017. Considerando unicamente Usa ed Europa occidentale, la percentuale nel 2017 supererà l'80%. In crescita, quindi, anche il mercato mondiale dei sistemi di infointrattenimento capaci di sfruttare queste connessioni (“connected automotive infotainment system”): i volumi in gioco passeranno dai 5,7 milioni di unità del 2012 a 50,9 milioni nel 2017. Attualmente la fetta più grande di questa torta è rappresentata dagli Usa, che però entro il 2017 saranno superati sia dall'Europa sia dalla regione Asia-Pacifico. Le previsioni positive riguardano ovviamente anche la telematica per la sicurezza, l'altro filone applicativo che sfrutta la connessione del veicolo alle reti telecom. La percentuale di veicoli nuovi equipaggiati con queste funzioni salirà infatti dal 10,2% del 2012 al 49% nel 2017. La crescita sarà favorita dalle norme che impongono l'installazione dei dispositivi per la chiamata d'emergenza (eCall in Europa, Era-Glonass in Russia), dalle norme Contran 245 contro i furti d'auto in Brasile, e dall'interesse degli automobilisti per le funzioni di telediagnosi e manutenzione preventiva. Per evitare rischi dovuti a malfunzionamenti o ad attacchi di hacker, le funzionalità di sicurezza saranno sempre più separate da quelle di infointratteimento, se non a livello hardware almeno tramite tecniche di virtualizzazione. Abi Research ha anche posto a confronto le offerte dei diversi costruttori di auto nel campo delle “connected car”, assegnando il primato a Ford; al secondo e terzo posto si sono piazzate rispettivamente Bmw e Toyota. Il sistema Sync di Ford, basato su Windows Embedded, può contare su una grande diffusione geografica (viene installato sui veicoli venduti in Europa, nord America e Asia) e sul basso costo; a Bmw è stato invece riconosciuto il primato dell'innovazione, ma il suo sistema è tuttora costoso, sebbene sia basato sulla piattaforma open source Genivi. Tra le soluzioni di connected car recentemente messe in campo dai vari costruttori di auto, la società segnala anche il grande successo europeo del sistema Carminat Live di Renualt, basato su TomTom. Per quanto riguarda invece le soluzioni telematiche di sicurezza offerte dai vari costruttori di auto, Abi ritiene che attualmente il miglior sistema sul mercato sia OnStar di General Motors, che offre a 6,4 milioni di abbonati una gamma di servizi tra cui chiamata d'emergenza, assistenza stradale, localizzazione del veicolo rubato, immobilizzazione ecc. Al secondo e terzo posto, nel giudizio di ABI, si collocano rispettivamente Ford e Toyota. L'offerta di Ford, in particolare, è competitiva per quanto riguarda le funzionalità di chiamata d'emergenza, che condividono i punti di forza del citato sistema Sync. Secondo Abi Research, i costruttori di auto tendono oggi a vedere le applicazioni telematiche per la sicurezza come uno strumento di Crm (Customer Relationship Management) per migliorare i rapporti con i clienti.

Il mercato delle “app” per il settore automobilistico
Uno dei temi più dibattuti nel campo dell'infointrattenimento in auto è la possibilità di estendere al settore automobilistico il business model delle “app”, che tanto successo sta riscuotendo nel mondo degli smartphone. In uno studio risalente a circa un anno fa, Frost & Sullivan rileva come la maggior parte delle case automobilistiche in Europa e nord America abbia deciso di offrire al mercato “app” gratuite specializzate in aree quali la gestione delle relazioni con i clienti e l'assistenza in caso di guasti, mentre alcune case hanno creato applicazioni a valore aggiunto come ad esempio l'avvio/arresto da remoto. Le già citate tecnologie di smartphone replication potrebbero aprire nuove opportunità di profitto per le case automobilistiche, che infatti mostrano notevole interesse per questo tema. Più recentemente Frost & Sullivan ha previsto che la diffusione delle tecnologie di smartphone replication determinerà probabilmente una divisione del mercato: gli “app store” creati e gestiti dai costruttori di automobili si concentreranno sulle app direttamente legate al veicolo, come la diagnostica, la navigazione, il monitoraggio della pressione dei pneumatici, i servizi location-based; mentre le app riguardanti l'infointrattenimento - come le Internet radio, i social network, i contenuti multimediali - continueranno a risiedere negli smartphone. Secondo Ims Research, invece, i costruttori di auto non riusciranno a fare profitti con le app. La società ha infatti condotto un sondaggio tra gli automobilisti negli Usa e in Europa rilevando che solo il 28% di loro è disponibile a pagare per acquistare una app dalla propria auto; il 60% degli interpellati, inoltre, ha affermato che anche per l'acquisto di app riguardanti l'automobile preferirebbe utilizzare l'app store del proprio smartphone, anziché quello del costruttore automobilistico. Ims Research ritiene quindi che le app possano servire all'industria automobilistica solo per rafforzare la “lealtà” nei confronti del marchio. Ciononostante, la stessa società prevede che entro cinque anni sul mercato nordamericano il 50% delle auto nuove sarà dotato della possibilità di scaricare app. Ims Research ritiene che il business model delle app in auto potrà essere sostenibile economicamente solo per i produttori di smartphone, tramite le già citate tecnologie di smartphone replication.

Display in crescita
La maggiore diffusione dei sistemi di infointrattenimento a bordo dei veicoli comporta ovviamente una crescita del mercato dei display destinati alle applicazioni automotive. Questo segmento di mercato è stato analizzato da diverse società. Secondo iSuppli, il numero dei display Tft Lcd venduti nel 2016 ammonterà a116,8 milioni, con un aumento dell'89% rispetto ai 61,7 milioni di unità vendute nel 2012. Nel periodo considerato, la crescita anno su anno sarà compresa tra il 14,9% e il 23,1%. I display utilizzati in queste applicazioni saranno prevalentemente da sette pollici circa. Negli Usa la crescita del mercato sarà stimolata anche dalle nuove disposizioni che prevedono l'obbligo della telecamera di retrovisione a partire dal 2014. Stando a iSuppli, attualmente i fornitori leader in questo campo sono società giapponesi come Sharp e JDI. Anche Npd DisplaySearch concorda nel prevedere un forte sviluppo per i display nel settore automobilistico: i dati di questa società parlano di una crescita di quasi il 50% dal 2011 (42 milioni di unità) al 2015 (62 milioni di unità). Secondo Npd DisplaySearch la classifica dei produttori di Tft Lcd per applicazioni automobilistiche è guidata da Sharp con una quota del 24,5%, seguita da Sony con il 18,9%. Frost e Sullivan, dal canto suo, ha preso in considerazione tre categorie di display utilizzati in campo automotive: display centrali, schermi tattili e “head up display”. I volumi di vendita che la società prevede per il mercato europeo nel 2017 ammontano rispettivamente a 9,5 milioni, 2 milioni e 0,5 milioni di unità. Per quanto riguarda specificamente gli schermi tattili (touchscreen) installati negli autoveicoli, Ims Research si attende una rapida crescita del mercato mondiale, che nel 2019 dovrebbe raggiungere 35,7 milioni di unità. Secondo la stessa società, il crescente uso dei display comporterà anche una crescita del mercato dei processori grafici per applicazioni automobilistiche.

Navigatori Gps
Novità sono attese anche sul fronte dei navigatori satellitari installati a bordo dei veicoli, un mercato che negli ultimi anni si è ridotto sensibilmente scendendo nel 2012 fino a 22 miliardi di dollari (fonte: Abi Research). Secondo Strategy Analytics, infatti, questo settore inizia oggi ad attirare l'interesse di colossi come Apple, Google e Microsoft, che potrebbero mettere in difficoltà i leader storici come Garmin e TomTom. Frost & Sullivan, invece, ritiene che gli assetti del mercato - soprattutto nella fascia bassa - cambieranno a causa della diffusione delle tecnologie di smartphone replication, che consentono di usare anche in auto il navigatore incorporato nello smartphone. Secondo quest'ultima società, il mercato europeo dei diversi tipi di navigatori utilizzabili in auto (embedded di primo impianto, aftermarket e portable navigation devices) ammonterà a 19,3 milioni di unità nel 2016.

Sistemi audio
Un cenno, infine, ai sistemi audio installati di serie a bordo dei veicoli. Un sondaggio condotto da Ims Research negli Usa e in Europa ha individuato le cinque marche che possono maggiormente influenzare le decisioni d'acquisto di una nuova auto: si tratta (in ordine alfabetico) di Bang & Olufsen, Blaupunkt, Bose, Pioneer e Sony. La stessa Ims Research rileva come il mercato delle tradizionali autoradio da installare dopo l'acquisto dell'auto (aftermarket) stia crollando: il giro d'affari a livello mondiale scenderà infatti dai 6,1 miliardi di dollari del 2011 a 3,2 miliardi nel 2018. Il motivo di questo calo è il miglioramento dei sistemi audio forniti di serie sugli autoveicoli e, in prospettiva, la maggiore integrazione delle funzioni audio con il resto dell'elettronica di bordo, che renderà sempre più difficile sostituire gli apparati di serie con altri acquistati successivamente.

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