Come confermato anche dal Ceo della società, Wolfgang Ziebart, Infineon sta trattando la vendita della sussidiaria Qimonda. Anche se non ha voluto rilasciare ulteriori informazioni sull'andamento dell'operazione, ha comunque escluso qualsiasi negoziazione con investitori di private equity; inoltre, ha sottolineato come già altre volte l'azienda si era dichiarata in cerca di un acquirente per il produttore di chip per memorie. Quel che è certo è che Infineon, che al momento detiene circa il 77,5% di quest'ultima, si è già impegnata a ridurre la propria quota in Qimonda a meno del 50% entro l'assemblea annuale del 2009; e Ziebert non ha escluso la possibilità che le quote di Qimonda siano distribuite ai propri azionisti. Il Ceo della società, inoltre ha aggiunto che il dollaro basso rende più favorevoli le delocalizzazioni della produzione, affermazione condivisa anche dal Cfo Marco Schroeter. Paesi come la Malesia rappresentano possibili candidati: alcuni tipi di produzione di elettronica power, in effetti, sono già stati rilocati dallo stabilimento di Villach, in Austria, a quello di Kulim, in Malesia. D'altra parte, Ziebart ha negato la possibilità che siano chiuse le fabbriche in Germania, sempre altamente efficienti benché sottoposte a una forte pressione competitiva.