Il futuro attraverso processi di design thinking

Futuro?Futuri!

Quali opportunità nascono quando si incontrano imprese, accademia, acceleratori e centri di ricerca? Nuovi scenari per affrontare le sfide di oggi e di domani saranno al centro dell’evento Futuro?Futuri! in programma mercoledì 26 marzo a Milano (10.30, sala conferenze Museo Diocesano, via san Calimero 13).

L’evento, anticipazione della Milano Design Week, è un’idea di MM Design, da oltre 30 anni uno dei più importanti studi di industrial design a livello internazionale, con sedi a Milano, Bolzano, San Paolo e Singapore.

 

Schede elettroniche, "super app" e agricoltura

Il design rappresenta il collante tra questi diversi modi di intendere il futuro attraverso processi di design thinking che permettono a MM Design di dialogare con ognuno di essi e di trovare spunti di innovazione per futuri prodotti e servizi. L’innovazione è quindi frutto di ricerca, di dialogo, di pensiero, di creatività e di osservazione: solo così è possibile progettare prodotti di senso e che migliorano la vita delle persone. Nel corso della mattinata saranno presentati, fra i vari temi, la partnership di MM Design con EAS, da anni punto di riferimento nella fornitura elettronica e specializzata nella progettazione e produzione di schede elettroniche, e il progetto della «super app» con Tafe Tractors, una nuova applicazione nata per migliorare efficienza e sostenibilità nel campo dell’agricoltura.

 

Presenze importanti a Futuro?Futuri!

All’evento interverranno e dialogheranno fra loro: Francesco Zurlo, presidente scuola Design Politecnico Milano, Ivan Barcellona, managing director Le Village, Marco Astuti, referente scientifico missioni Confindustria Varese, Massimo Ribaldone, Cto e president of business development Tafe Tractors, Matteo Vanotti, Ceo e Cdo xFarm, Francesco Meroni, Sales manager Eas Elettronica Italy, Alessandro Garofalo, fondatore e titolare di Garofalo & Idee Associate.

«È un periodo complesso, denso di tensioni, di mancanza di prospettive e timore nell’affrontare scelte che determinano percorsi audaci. Di continuo siamo bombardati da messaggi apocalittici: guerre, cambiamenti climatici, costo dell’energia, tassi d’interesse, dazi, crisi delle imprese – ricordano Alex Terzariol e Maria Elisabetta Ripamonti, founder di MM Design – Perché non creare occasioni per un confronto tra chi ogni giorno è impegnato nel guardare avanti, al futuro appunto? Anzi, non a un futuro astratto, ma ai futuri possibili. E auspicabili. Per contrastare l’incertezza abbiamo bisogno di nuovi punti di riferimento: servono tavoli di confronto e di idee che accendano il faro su scenari futuri e sulle opportunità che nascono dall’intreccio tra il mondo delle imprese, università, acceleratori e centri di ricerca, dove il design, con la sua visione sistemica, costituisce l’anello di congiunzione per gestire progetti e processi sempre più complessi».

 

Tecnologie umanizzate e scelte oculate dei materiali

«Come designer facciamo la nostra parte e lavoriamo per immaginare e costruire un mondo migliore – concludono Terzariol e Ripamonti – Lo facciamo mettendo l’individuo al centro, pensando e progettando il suo benessere e la sua salute, spazi di vita, di lavoro e di relazione. Il design non è puro stile, propone oggetti capaci di comunicare attraverso la loro forma, le loro funzioni, grazie ad una tecnologia umanizzata e alla scelta oculata dei materiali. E sul design lavoriamo in tanti: all'interno della Ue il settore genera un fatturato di 28,6 miliardi di euro, con 270mila imprese e 330mila addetti. E l'Italia conferma il suo ruolo leader, con oltre un quinto del fatturato complessivo, il 19,7% degli addetti e 3,1 miliardi di euro di valore aggiunto. C’è poi il valore etico del design: pensare a come migliorare la vita delle persone, proponendo oggetti e servizi per esperienze nuove, in cui l’estetica è il risultato di una somma di fattori. E su questo bello innestiamo la nostra visione del domani, perché, come diceva Eleanor Anne Roosevelt, «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni».

 

 

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