Per l'industria elettrica tedesca il 2011 è stato un anno indubbiamente positivo, con un fatturato di 177,9 mld. di € (+8,6% rispetto al 2011) e 155,3 mld. di € ricavati dall'export (+4,9% annuo). Dall'autunno scorso, però, vi sono stati vari segnali preoccupanti che sono culminati, a gennaio, in una contrazione annualizzata degli ordini pari al 4,9%. Nello stesso mese, tuttavia, con 13,3 mld. di €, il turnover è risultato in crescita del 5,1% annuo, mentre la produzione reale netta ha addirittura superato del 10,2% il dato del gennaio 2011 ed è risultata in aumento del 3,5% rispetto al dicembre 2011. A febbraio, nove aziende su dieci stimavano che nei tre mesi seguenti il loro output sarebbe o cresciuto o rimasto invariato. Ciò implica che i fatturati dei mesi successivi saranno anch'essi in aumento tendenziale. Nonostante questi fatti contrastanti, nel settore prevale comunque l'ottimismo, come evidenzia il relativo indice Ifo che, da mesi, dà segnali di ripresa, dopo il minimo raggiunto a novembre. Infatti, in febbraio il 20% delle imprese pronostica, per i sei mesi seguenti, affari in aumento, il 66% non prevede alcuna variazione e solo il 14% è pessimista. E pure l'andamento della CeBit di quest'anno offre, grazie all'evoluzione degli affari conclusi, motivi di guardare al futuro con ottimismo. Anche per questo Friedhelm Loh, presidente della ZVEI, l'ha definita “un chiaro successo per l'industria elettrica tedesca”.
Questi sviluppi sono in linea con l'andamento dell'intera economia germanica che ha chiuso il 2011 con una riduzione trimestrale del Pil pari allo 0,2% (ma con una crescita reale annua del Pil del 3,0%) e che, stando alle previsioni dei principali istituti tedeschi di analisi economiche, dovrebbe far registrare una variazione nulla del Pil nel primo trimestre di quest'anno. Detti istituti concordano però sugli sviluppi attesi nella seconda metà del 2012 che sono visti in netta ripresa, sicché per quest'anno è atteso un aumento complessivo del Pil compreso fra lo 0,7% e lo 0,9%. Per il 2013 è previsto un rafforzamento della crescita, e alcuni esperti (IfW) parlano persino di un incremento del Pil dell'1,9%.