La ZVEI ha reso noto che, contrariamente all'andamento dell'intero export tedesco - che è in fase di debole ripresa - le esportazioni dell'industria elettrica ed elettronica si sono contratte ad agosto, su base annua, del 24%. Nei primi otto mesi del '09 la riduzione complessiva è stata del 22% rispetto al '08. Questo fatto negativo pesa ancor di più se si considera che quello elettrico è, per volume d'affari, il secondo settore industriale tedesco dopo quello della meccanica. Nonostante vi sia stata una riduzione nell'esportazione riguardante tutti i paesi clienti della Germania, essa è stata meno grave nei confronti della Cina e dell'India (-5%). Consolante è il fatto che in agosto l'export verso la Cina sia addirittura aumentato del 5% su base mensile.
Secondo Andreas Gontermann, l'esperto di economia della ZVEI, questa crescita è la conseguenza delle misure anti-crisi varate dal governo cinese. Il calo delle esportazioni ha interessato quasi tutti i segmenti del settore. Così il segmento dei beni di investimento ha perso in agosto il 20% su base annua e nei primi otto mesi il 18%, il che mostra che non vi sono ancora segni di ripresa in questo importante settore. Ma anche l'import del campo elettrico si è contratto sensibilmente: nel periodo gennaio - agosto vi è stata una riduzione del 17%. Ad agosto il calo è stato del 15%. Uno dei pochissimi segmenti con importazione in crescita è quello dei sistemi medicali che, ad agosto, ha registrato un incremento del 7% annuo, mentre nei primi otto mesi dell'anno la crescita è stata dell'1% su base annua. Non indifferente è stata l'evoluzione del cambio dell'euro che, dato il suo rafforzamento nei confronti delle principali altre valute, ha influenzato negativamente l'export tedesco. L'andamento delle esportazioni dell'industria elettrica non si discosta molto da quello dell'export tedesco complessivo che, a settembre, ha perso il 19,5% in un anno. Questo dato è tuttavia sensibilmente migliore della riduzione massima (-28,8%) registrata in aprile. Per l'intero 2009 la contrazione dovrebbe aggirarsi sul 18%, il che porterebbe il valore complessivo delle esportazioni tedesche a circa 800 miliardi di euro.
