Elettronica e salute

Che ci sia la crisi, è sotto gli occhi di tutti. Come uscirne non si sa. Le ricette sono molteplici e tutte con un denominatore comune: la crescita. Ma come attuare questa crescita è ancora un mistero. E per ora si taglia. Tenere d'occhio la spesa evitando gli sprechi è un dovere prioritario di ogni Paese civile, ma i tagli indiscriminati sono ben altro. In un settore come la sanità tutti gli interventi dovrebbero essere orientati a migliorare l'efficienza, nell'interesse di tutti: istituzioni e utenti. Ancora pochi mesi fa in una struttura ospedaliera si è verificato un decesso causato da una trasfusione di sangue del gruppo sbagliato al paziente sbagliato: sarebbe bastato un semplice braccialetto Rfid al polso del paziente con le informazioni relative a patologia e gruppo sanguigno e un tag Rfid sulla sacca di sangue per scongiurare il tragico evento. Le tecnologie ci sono, ma troppo spesso prevalgono logiche che con l'efficienza hanno poco a che vedere e che fanno precipitare alcune aree del nostro Paese in fondo alle classifiche.

Sanità ed elettromedicale
Lo scorso 29 giugno, in occasione del Consiglio Europeo di Bruxelles, il Cocir (European Coordination Commitee of the Radiological, Electromedical and Healthcare IT Industry) rivolge un accorato invito ai leader europei a non penalizzare la sanità in questo clima di drastici tagli alla spesa sociale. Pur riconoscendo necessaria l'austerità e i tagli alle spese degli stati membri, il Cocir non solo ribadisce l'importanza di una sanità efficiente come base per la ripresa economica, ma anche auspica che la cura della salute sia posta al centro delle strategie di crescita dell'Europa per i prossimi anni. In questo contesto, spicca l'importanza della prevenzione come strumento fondamentale per ridurre le spese nelle strutture sanitarie e il ruolo che in tale ottica possono svolgere la tecnologia, i dispositivi medicali, e i sistemi di informatizzazione clinica. Già da tempo l'industria elettronica si è resa conto che l'elettromedicale può rappresentare un settore trainante: prove di questo interesse sono gli innumerevoli sistemi di telemedicina, di chirurgia minimamente invasiva e, per quanto riguarda la componentistica, lo sviluppo di circuiti integrati appositamente progettati per l'impiego in apparecchiature medicali. Front-end per Ecg, Eeg ed Emg; sistemi per l'acquisizione e il trattamento di immagini in Mri, Tac e Pet; un ampio parco di sensori intelligenti wireless per il monitoraggio di parametri fisiologici e l'invio dei relativi dati tramite smartphone alla struttura sanitaria sono soltanto alcune delle implementazioni che possono rivestire un ruolo determinante nella riorganizzazione dei sistemi sanitari e nella crescita dell'intero settore. Già nel nostro Paese sono presenti aree di eccellenza in cui vengono studiati e prodotti dispositivi d'avanguardia esportati in tutto il mondo: basti pensare all'Emilia Romagna per quanto riguarda dialisi, plasmaferesi e terapie in-trasfusionali e le provincie di Milano e Firenze in cui sono particolarmente attive imprese elettromedicali diagnostiche e biomedicali.

Curare con l'informatica
Nell'attuale congiuntura, caratterizzata dalla soppressione di molte strutture ospedaliere giudicate, più o meno a ragione, superflue o antieconomiche, l'eHealth, secondo quanto affermato dal Consiglio d'Europa nel dicembre 2009, può essere “uno strumento determinante per incrementare la sicurezza dei pazienti, modernizzare e migliorare la qualità dei sistemi sanitari nazionali, rendendoli più rispondenti alle necessità di pazienti, operatori e alle sfide di una società la cui vita media è in continua ascesa”. L'eHealth in realtà è un termine relativamente recente utilizzato per indicare la pratica dell'healthcare attraverso il supporto di strumenti informatici, personale specializzato e tecniche di comunicazione medico-paziente. L'eHealth è quindi il complesso delle risorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete applicate alla salute e alla sanità. Il termine può quindi comprendere una vasta gamma di significati: quello di Electronical Medical Records, ovvero una comunicazione semplice dei dati del paziente tra le diverse figure professionali (medici di medicina generale, specialisti, care-team, farmacie); quello di telemedicina, che include tutti tipi di cure mediche che non richiedono al paziente una visita dal medico curante; quello di medicina basata su prove di efficacia, che comporta un sistema in grado di fornire informazioni circa l'appropriato trattamento delle condizioni cliniche di un paziente; fino a quello di Consumer Health Informatic, branca dell'informazione medica che si occupa di analizzare i bisogni dei consumatori e rendere accessibili gli studi e gli sviluppi nel campo della medicina.

Una mano dall'eHealth
Sempre il Cocir, in un suo rapporto sull'eHealth, ne racchiude in una sorta di decalogo i benefici:
1 - Facilita l'accesso alle cure, in modo particolare alle popolazioni che vivono in località remote distanti da strutture ospedaliere, ad esempio con la telemedicina.
2 - Migliora la qualità dell'intervento, fornendo un accesso più veloce e sicuro ai dati dei pazienti, permettendo così un'immediata ed efficiente presa in carico, seguita da una diagnosi basata su dati certi.
3 - Migliora la qualità di vita dei pazienti: in particolare con la telemedicina, monitorandone le condizioni a casa propria, senza impegnare le strutture ospedaliere. Ciò è ancor più rilevante nel caso di pazienti con patologie croniche, ancor più se residenti in località remote o isolate, che necessitano di essere tenuti sotto costante controllo.
4 - Accresce la sicurezza dei pazienti: l'immediata disponibilità di dati, come storia clinica, patologie ed eventuali allergie a farmaci, registrati in forma elettronica, permette di definire un trattamento personalizzato, riducendo il rischio di complicanze e reazioni avverse.
5 - Fa risparmiare tempo agli operatori supplendo alla carenza di personale qualificato: l'accesso immediato ai dati del paziente evita perdite di tempo nel reperire informazioni da fonti diverse. Con l'aumento delle patologie croniche dovute al progressivo invecchiamento della popolazione, gli operatori devono seguire un numero crescente di pazienti: gli strumenti di eHealth permettono loro di lavorare con maggiore efficienza raccogliendo le informazioni in un unico punto e prendendo le decisioni del caso con il supporto di strumenti adeguati.
6 - Riduce i costi sia clinici che amministrativi: l'eHealth permette di risparmiare evitando ad esempio di ripetere inutilmente costosi esami clinici e visite mediche non necessarie.
7 - Modernizza e migliora l'efficienza del servizio sanitario: l'introduzione di concetti di eHealth nel servizio, velocizzando e razionalizzando il flusso di informazioni, consente di elevare il livello della prestazione da un approccio frammentario (prevenzione, presa in carico, trattamento, riabilitazione) a uno senza soluzione di continuità, in cui tutti i livelli sono strettamente connessi.
8 - Sostituisce la scrittura dei dati dei pazienti, attualmente su supporti cartacei maneggiati da infermieri, medici e personale amministrativo, con una memorizzazione su file elettronici centralizzati e protetti da adeguate procedure di identificazione e di autenticazione.
9 - Riduce l'impatto ambientale della prestazione sanitaria. Grazie alle tecnologie dell'informazione e al passaggio da file cartacei ad altri di tipo elettronico, l'eHealth permette di ridurre il bisogno di spostamenti di tutti gli attori sulla scena della sanità, da pazienti a operatori, contribuendo così alla riduzione di emissioni di CO2.
10 - Contribuisce alla competitività economica della UE. L'eHealth è, nell'ambito della cura della salute, il settore a più rapida crescita in Europa: ha tutte le carte in regola, quindi, per contribuire alla creazione di nuove opportunità e alla capacità di innovazione dell'economia Europea, come riconosciuto dalla strategia EU2020.

Il ruolo delle reti mobili
Proprio in quest'ottica va considerato l'intervento di Isabella De Michelis, Vice President for Public Policy di Qualcomm, leader della tecnologia mobile 3G e di prossima generazione, che ha sottolineato quale supporto determinante l'eHealth possa trovare nella diffusione delle reti di telefonia mobile. In occasione dell'ingresso di Qualcomm nel Cocir, infatti, la De Michelis disse: “Le reti mobili rappresentano la più grande piattaforma globale che consente ai milioni di utenti di tenere sotto controllo il proprio stato di salute tramite la connessione di piattaforme personalizzate. Grazie all'innovazione tecnologica i pazienti possono essere sempre in collegamento con i medici e gli operatori sanitari, contando su monitoraggio in tempo reale e risposte immediate”.

 

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