Discreti e power trainano l’Europa nella lenta risalita

Il mercato europeo della distribuzione dei semiconduttori ha probabilmente ricominciato a rafforzare la propria posizione nell'industria dell'alta tecnologia. Secondo la Dmass (Distributors' and Manufacturers' Association of Semiconductor Specialists, associazione degli specialisti nei semiconduttori, distributori e produttori), le vendite di tale mercato appaiono infatti complessivamente aumentate, nel primo trimestre dell'anno in corso, del 7,7%, raggiungendo un valore di 1,6 miliardi di euro. Dal punto di vista delle regioni geografiche, il segnale più rilevante consiste nel fatto che il mercato tedesco, che ha registrato un incremento del 6,6% e ha fatturato 511 milioni di euro (attualmente il 32% del mercato totale), si sta riprendendo dalla critica situazione attraversata nell'ultimo biennio, e nel contempo anche quello italiano si sta risollevando dalla crisi macroeconomica in cui era immerso, tanto da poter esibire uno sviluppo del 12,7% e un fatturato da 157 milioni. Nel Regno Unito, in Francia e nell'Europa orientale (Russia esclusa), invece, le vendite sono aumentate rispettivamente del 10,6%, del 7,6% e del 12,5%, totalizzando nei diversi casi 136, 124 e 178 milioni; solo nelle aree del Nord, per ragioni strutturali, si è assistito a un calo del 4,6%, che ha ristretto il mercato a 146 milioni. Guardando poi alle categorie di prodotti, osserviamo che quelli commodity hanno seguito un andamento sorprendentemente positivo: i discreti sono cresciuti del 16,9% (90 milioni), i discreti di potenza del 14,5% (166 milioni), i logici di tipologia standard del 9,7% (30 milioni) e gli analogici standard del 7,1% (377 milioni). Il settore degli optoelettronici si è ampliato del 9,1% (158 milioni), soprattutto grazie ai Led, che hanno registrato un aumento a due cifre. Mentre la maggior parte delle memorie ha risentito del basso livello dei prezzi ed è rimasta quasi ferma, crescendo dell'1% (123 milioni), quelle a Mos di tipo micro hanno goduto di una crescita del 10,7% (334 milioni). Le logiche programmabili, infine, si sono dimostrate ancora deludenti, riducendosi del 3,8% (124 milioni).

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