Chip in calo nel mondo, ma Europa e Asia resistono

Lo scorso agosto, lo sviluppo del mercato globale dei semiconduttori ha subito un rallentamento che, rispetto al mese di luglio, ha toccato tutte le zone studiate dalla Wsts (World Semiconductor Trade Statistics), eccetto quelle dell'Asia pacifica, nonostante il mercato europeo - secondo i numeri offerti dalla medesima organizzazione, riportati dall'Esia (European Semiconductor Industry Association) - abbia continuato a mostrare un considerevole aumento annuo, pari a circa il 10%. Se infatti la media a tre mesi delle vendite mondiali di chip è risultata, per agosto, di 28,435 miliardi di dollari, con un aumento del 9,4% rispetto alle cifre dell'agosto del 2013, lo sviluppo anno su anno ha invece registrato un leggero calo rispetto al 9,9% registrato nel mese precedente, e ancor più rispetto al 10,1% del mese ancora precedente. Stando così le cose, ci si deve aspettare che la crescita annua per il 2014 si arresterà sotto il 10%. Inoltre, l'area che ha dimostrato prestazioni migliori è stata quella dell'Asia pacifica, il cui aumento annuo del 12,3% ha superato quello europeo, pari al 10,9%. Il mercato delle aree dell'America, inoltre, si è ampliato del 7%, mentre quello nipponico si è contratto dell'1,7%; quello cinese, responsabile di circa un quarto delle vendite mondiali di chip, si è sviluppato del 6,2%, toccando i 7,866 miliardi.

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