I sensori magnetici si stanno diffondendo rapidamente nel settore commerciale delle auto, giungendo così nel 2012 al terzo anno consecutivo di crescita a due cifre. Utilizzati per esempio per il controllo della stabilità e per il monitoraggio della pressione dei pneumatici, questi prodotti a semiconduttore potrebbero fatturare quest'anno, secondo uno studio di IHS iSuppli, 812,2 milioni di dollari in relazione al solo ambito dell'automotive, ossia l'11% in più rispetto ai 731,3 milioni dell'anno scorso. L'anno prossimo, inoltre, lo sviluppo dovrebbe attestarsi su un livello del 9,5%, mentre in quelli a venire dovrebbe comunque persistere, sebbene in grado più moderato, così da risultare pari al 6-7% circa, e da portare tale mercato a totalizzare 1,1 miliardo entro il 2016. “L'ingente crescita a due cifre riportata per tre anni consecutivi, nell'ambito dell'automotive, dai sensori magnetici, risulta considerevolmente influenzata dall'importanza di questi dispositivi nei sistemi di sicurezza dei veicoli, sempre più richiesti dalle normative”, ha infatti sottolineato Richard Dixon, Ph.D., analista principale per i Mems e i sensori presso IHS. “Le normative hanno stimolato i sensori a un veloce sviluppo durante gli anni passati, specialmente perché imposte nei mercati - altamente sviluppati - degli Stati Uniti, del Canada, dell'Unione Europea, dell'Australia, della Corea del Sud e del Giappone. Tuttavia, l'uso dei sensori giungerà alla saturazione entro il 2014-2015, e ciò spiega il rallentarsi della crescita di questo mercato ipotizzato per gli anni seguenti”, ha concluso lo stesso Dixon.