Secondo i dati diffusi dall'Istat, l'industria delle tecnologie rappresentata da Confindustria Anie ha sperimentato a ottobre 2010 un nuovo indebolimento nei livelli di attività industriale.
L'Elettrotecnica ha registrato nel confronto con ottobre 2009 una variazione dei livelli di attività inferiore al punto percentuale (+0,9%); l'Elettronica ha mostrato una flessione del 4,4% (+3,3% la crescita registrata nella media del manifatturiero nazionale).
La variazione su base congiunturale, ossia elaborata nel confronto con il mese di settembre 2010, ha mantenuto un andamento negativo e allineato per le due macroaree dell'Elettrotecnica e dell'Elettronica (-0,7%). I dati negativi del mese di ottobre si sono riflessi sulla variazione cumulata annua. Guardando alla media dei primi dieci mesi del 2010, nel confronto col corrispondente periodo del 2009, i settori Anie hanno mostrato un nuovo ridimensionamento nel ritmo di crescita della produzione industriale (+10,7% la variazione cumulata annua per l'Elettrotecnica; +5,8% per l'Elettronica).
“I timori emersi dopo la prima metà dell'anno trovano purtroppo conferma anche nel dato di ottobre che vede un nuovo indebolimento dei livelli produttivi per i settori rappresentati da Confindustria Anie - ha commentato il Presidente di Confindustria Anie Guidalberto Guidi. “Il 2010, che era iniziato all'insegna di un recupero di fiducia dopo i mesi difficili dell'anno precedente, sta giungendo al termine in un clima di rinnovata incertezza. Anche le prospettive per il 2011 si mantengono estremamente caute. L'industria high-tech è chiamata ancora una volta a guardare oltre le incognite dell'oggi e a intensificare sacrifici e investimenti per costruire lo sviluppo di domani. Non va dimenticato che le tecnologie Anie rivestono un ruolo prioritario fra l'altro per il raggiungimento di quegli obiettivi di gestione energetica efficiente, adeguamento delle reti di trasporto e digitalizzazione dei servizi indispensabili per l'ammodernamento del Sistema Paese.
Senza un adeguato sostegno della domanda sarà difficile raccogliere le risorse e le energie necessarie per questo processo.” “Continua ad allarmare l'immobilità sul fronte domestico che ha poco beneficiato della ripresa dei primi mesi del 2010 e ora mostra nuovi preoccupanti segnali di debolezza - ha concluso Guidi. A questo si aggiungono ulteriori criticità, come le forti tensioni nel mercato delle materie prime e l'allungamento nei tempi di pagamento delle forniture, che comprimono margini e operatività delle imprese ”.