Anche l’industriale risente della crisi

A causa dell'andamento economico globale, lo sviluppo del mercato dei semiconduttori per le applicazioni dell'elettronica industriale ha un poco deluso, nel 2012, le prime aspettative, stando a quanto riferisce un'indagine di IHS iSuppli. Il fatturato dei chip per l'industriale, utilizzati in una lunga serie di applicazioni finali - da quelle per l'automazione domestica a quelle dell'aeronautica e dei progetti di tipo militare - dovrebbe infatti aver chiuso il 2012 con 31,4 miliardi di dollari, ossia con un aumento del 3% rispetto ai 30,5 miliardi del 2011. Questi dati, in effetti, contrastano con la solida crescita del 9% registrata l'anno precedente, e ancor di più con il sorprendente sviluppo del 35% con cui si era terminato il 2010; inoltre, essi risultano notevolmente inferiori alle aspettative, che lo scorso luglio prevedevano un incremento di mercato pari al 7,7%. La crescita del 2012, pertanto, dovrebbe risultare la più ridotta del quinquennio, perché tra l'anno in corso e il 2016 il fatturato dovrebbe salire, invece, secondo percentuali variabili fra il 7 e il 12%, per raggiungere infine i 44,8 miliardi.

Tra le aziende coinvolte da questo cambio di orientamento abbiamo trovato Texas Instruments, Analog Devices, Infineon, Atmel, Fuji e Linear Technology; tra i fornitori che hanno dovuto ridimensionare le proprie previsioni per l'anno scorso, poi, possiamo citare Danaher, Siemens, Bombardier, Agilent, Vestas e Johnson Controls. Uno fra i pochissimi settori non toccati da questo scossone, invece, è stato quello dei Led, grazie al boom di questi prodotti, verificatosi nel 2012 in molte parti del mondo.

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